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DOV' È DAVVERO LA GUERRA?

 

Ricevo questa mattina la graditissima mail dall'amico Claudio:

 

"Mi ricordo che quando andavo alle medie ti facevano leggere e capire il testo de la guerra di piero di de andre. Bellissima canzone. Però  quando ascolto fuoco sulla collina di graziani a me viene la pelle d'oca ...stessa tematica ma su di me con due risultati differenti".

 

La guerra di Piero ... il pezzo si trova in uno dei tre dischi della mia infanzia • [vedi il post quiz del 4 novembre], dunque non ne posso parlare con sufficiente obiettività. MA l'antimilitarismo di de Andrè è in fondo quello molto semplice di un umanista, di uno che ha in mente il Vangelo (la parte migliore e non moralista del cristianesimo, intendiamoci !)

Tutt'altra cosa è Graziani. 

Molto più disilluso, duro e onirico è Ivan il terribile! Lui non ha la guerra come scenario esterno, ma come teatro interno (vecchia cara violenza che mi bruci come il fuoco la legna... cito a memoria un pezzo suo di cui non ricordo neppure il titolo).

Capire Graziani richiede una maturità superiore.

Sì.

Ecco perché  ti comprendo benissimo quando parli di pelle d' oca, mon chèr...

PS. Aggiungo che la voce profonda, quieta e bassa di Fabrizio possiede un effetto balsamico, lenitivo, curativo.

La voce incredibile e strabiliante di Graziani (da putto angelico incattivito) è al contrario tutta gialla, acida e corrosiva come il vetriolo, dolorosa come il sale sulle ferite!

 

 

 

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MADE IN FRANCE

 

Quando ero piccino, nelle pasticcerie francesi, vendevano dei graziosi sacchettini trasparenti in cellophane, chiusi con un nastro dorato e riempiti di deliziose sfere di cioccolato fondente dai cento psichedelici colori ( di cui la UE avrà vietato la produzione ).

Ecco: una raccolta di tutti i pezzi di France Gall negli anni '60 somiglierebbe ad uno di quei meravigliosi, irresistibili e fatati oggetti.

 

 

 

 

 

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Stanotte ho sognato che...
Post n°99 pubblicato il 12 Luglio 2009 da Rosecestlavie

 

Stanotte ho sognato che Rino Gaetano ed io viaggiavamo veloci sull’alfètta, diretti a Stoccolma.
E’ buio, e lui guida perché io non ho la patente. 
Ogni trenta secondi fa un sonoro sbadiglio, così, all’improvviso, gli urlo: “Ehi, Rino, sveglia!”
Eddai, chiacchièramo un po’, così non m’abbiòcco 
“Buona idea… ma di cosa?”
Mah, di musica per esèmpio 
L’argomento mi entusiasma.
Ti piace Ròssini? ” mi domanda a bruciapelo, con la o bella aperta.
“Certo. Mi piace la musica orchestrale… perché, lo sai, la lirica…”
Sì, lo sò ” mi interrompe annoiato “pènsa chè ho scoperto quèsti pèzzi per pianoforte… hò qui la cassetta. Tè li faccio sèntire 
Traffica un po’, guidando con una mano sola. Sono agitato. 
“Dai Rino, rallenta…” mi lamento.
Fortunatamente la musica invade l’abitacolo ed è eccezionale.
“Ehi, che interpretazione magnifica… chi sarà il pianista?"
Lui sorride: “E’ il leggendario Dino Ciani… pènsa che fama avrebbe ottenuto sè scampava al brutto incidènte che… Rose? Non stai bène?.. òk… mi fèrmo all’autogrill, d’accordo… èhi, ma chè c’avrai da sbraitare come una zia istèrica?… mi fèrmo… Ròse… nun tè reggaè più 

 

 

 

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STAY TUNED 1 

(le chicche di Rose)♡

 

Inauguro una nuova rubrica grazie al mio fiuto sopraffino per l'anomalia, e le mie disposizioni pedagogiche. 

Qui ho trovato questa maliarda passata dal doo wop nostrano al psichedelico casereccio. A parte il ridicolo "Ricorda" del sottofondo, l'insieme non è affatto male (non penso ci sia Ian Anderson al piffero), la voce è di buona soffa e vi invito ad approfondire la biografia di questa conturbante leccese. La musica quindi non è affatto tossica come il cognome farebbe prevedere.😂

Buon ascolto, e restate sintonizzati per la prossima chicca!

DJ ROSE

 

 

 

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NEMO PROPHETA IN PATRIA

 

Compositore anticonformista, cuore aspro e vellutato di rocker, fine​ chitarrista in ginocchio per una svista, paroliere sensibile e ispirato, luce svanita troppo presto... tutto questo, e molto di più, era il tuo bel disegno Ivan. La tua eco lupina ieri è scesa come una nebbia sottile sulla collina dei ricordi, domani sarà una rugiada di diamanti che troveremo, appena svegli, una mattina. 

 

 

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A COME ANNA

 

 

1967! Non ero neppure nato. Però... diamine... io mi sarei fatto travolgere da quest' onda. Vecchia o nuova che fosse😍

 

 

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CHI È IL DISEGNATORE SATIRICO? 

“E se la Cina diventasse capitalista ? 800 milioni di piccoli robot disciplinati, avidi di lavoro, mai in sciopero, che accettano salari da miseria, quale paese capitalista potrebbe sostenere la concorrenza?"

                                                   Jean Marc Reiser 1976

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco. Marc Reiser era colto, brutale, feroce, crudele, spassoso, intelligentissimo... ed è morto prematuramente.

Reiser era un disegnatore satirico.

Ha lasciato questo mondo due anni dopo il fallimento finanziario e la conseguente chiusura (che sarebbe dovuta essere definitiva, visto che il '68 era sepolto da un pezzo) del settimanale Charlie Hebdo nel 1981.

Reiser era nella brillantissima squadra dell'antenato di Charlie e cioè: il mitico mensile Hara-Kiri nato nel 1960, per opera del geniale Professeur Choron (nella foto in basso al centro).
Durante gli anni novanta i vecchi disegnatori di Charlie mostrarono una penosa caduta di stile, ma questa si è trasformata in una vergognosa esibizione di oscenità gratuite durante gli anni 2000. Più il giornale si legava a doppio filo con il potere (Philippe Val in primis), più la redazione si riempiva di mediocri e peggio era.

Oggi Charlie Hebdo è una banda di vili dementi, di imboscati nascosti dal potere e finanziati dallo Stato Francese, senza il quale sarebbero falliti da decenni.

Chiamano "satira" la loro merda irritante che spargono dal loro bunker aspettando di piangere come filistei i futuri massacrati dal fanatico islamico di turno. Quando ad essere brutalmente assassinati furono i nonni sessantottini del giornalaccio, gli unici a saper tenere una penna in mano, invece di riconoscere la loro insipienza e di cambiare mestiere hanno perseverato. Ma non sanno disegnare, non sono divertenti, non hanno cultura, non hanno alcuna sensibilità e sono TUTTI dei volgari imbrattacessi.

Reiser era un disegnatore satirico.

Charlie oggi è SPAZZATURA.

 

 

 

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COSA NON È UN FILOSOFO.

 

Una volta letto (e capito) cosa sia fare filosofia per Deleuze, ad esempio, e cosa sia per lui un concetto... ovvero l'oggetto peculiare, ma non certo straordinario, della "produzione" filosofica... allora si capisce perfettamente che chiamare filosofo un Michel Onfray è semplicemente ridicolo. Onfray è al meglio un opinionista e un abile conversatore. Al peggio: un bulimico lettore, un grafomane, un tuttologo, un egocentrico, un narcisista, un banale  professore di storia del pensiero altrui, una preda ingenua del sistema mediatico, un logorroico psicopatologico, un presenzialista, un utile idiota, un divulgatore, un semplificatore, una caricatura di Voltaire, un gradasso, un arrogante sputasentenze, un invidioso, un figlio degno di tempi indegni... e così ad infinitum... MA in tutta la sua vita NON ha creato un SOLO concetto che fosse SUO. 

Dunque non ha mai fatto filosofia.

 

 

 

 

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Stanotte ho sognato che...
Post n°220 pubblicato il 04 Maggio 2010 da Rosecestlavie [modificato]


Stanotte ho sognato che scrivevo a macchina uno dei miei infuocati articoli contro la deriva dittatoriale che sta prendendo il governo. Accanto a me, la mia deliziosa moglie legge tranquilla un libro. Circondati dagli oggetti cari che riempiono la nostra bella casa, siamo immersi in quella concentrazione che sola permette il silenzio notturno di una dimora di campagna.
Improvvisamente, suonano alla porta.
Din din din doong.
Din din din doong.
-“Chissà chi può essere?” dico sorpreso, guardando la mia compagna.
Din din din doong.
-“Vado a vedere” risponde lei sollecita.
Din din din doong.
Din din din doong.
-“Sìì, chi è?” la sento dire dalla mia stanza.
Mmm mmm mmm mm
Mia moglie deve aver socchiuso la porta perché riesco a percepire una voce maschile, allarmata.
…amico… pozza… ferito… ambulanza... ospedale saturo... ospitarlo una notte...
-“Mi dispiace, noi non possiamo ospitarlo. Siamo anche in quarantena per il Covid. Dovrete andare da un’altra parte”.
Ma Signora… è questione di umanità.
-“Chi è, cara?” chiedo intrigato.
-“Un giovanotto. Dice che c’è stato un incidente, vorrebbe che ospitassimo il ferito per questa notte, perché non ha un domicilio fisso, e al pronto soccorso del nostro piccolo ospedale accettano solo casi gravi o gente con i sintomi del coronavirus ” mi risponde lei.
-“Beh, forse è meglio farlo entrare”
-“Bene, un minuto le dispiace? Vedo che avete tutti la mascherina, bravi” la sento dire allo sconosciuto un po’ a malincuore mentre toglie il catenaccio, e poi di seguito “mi scusi, ma in genere non apriamo ad estranei nel pieno...”
... 
Al mio risveglio, pioveva.
C’era un tizio che canticchiava sotto alle mie finestre… tre piani più in basso.
Ho spostato con il gomito il vaso di gerani che gli è precipitato dritto sulla testa.
C’è stato un rumore sordo e, quando mi sono riaffacciato, una sagoma scomposta sul marciapiedi giaceva di sbieco, il volto sepolto in un mucchio di terra e sangue impastati.
Non so perché l’ho fatto. Non capisco…
Comunque, detesto chi canta sotto la pioggia…

 

 

 

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Stanotte ho sognato che...
Post n°221 pubblicato il 05 Maggio 2010 da Rosecestlavie

 

Stanotte ho sognato che andavo a trovare il maestro Leonardo da Vinci nel suo studiolo, sito in Firenze vicino a Piazza della Signoria. Veramente lui è un nomade (oggi qui, domani là) ma in questo maggio 1503 ha da fare nella magnifica città dei Medici.
Lo trovo intento a dipingere il volto serio e malinconico della sua nuova modella. Una certa Lisa del Giocondo. Di giocondo questa qui ha solo il nome: una faccia da funerale…
Anche Leo mi sembra giù di tono, e così penso bene di mettere un po’ di allegria in un simile mortorio.
“Posso raccontarvi una freddura, ragazzi ?”
Leonardo mi guarda in tralice e non risponde.
Insisto.
-“Posso raccontare, maestro?”
-“Certo Rose, basta 'he non sia troppo sconcia…” dice esasperato, lanciando una furtiva occhiata alla triste signora in posa “e 'he non mi fai sbavare mentre ripasso la bocca con il pennello”.
-“Ok. Vado. All'alba un gobbo cammina costeggiando un muro. Un ragazzaccio gli urla: - O gobbo o che tu hai la gobba pure sulla fava? E il gobbo voltandosi: - La tu' mamma l'è na chiacchierona!!!”
Nessuna reazione.
Però, mi pare che la malinconica modella abbia leggermente cambiato espressione.
Sono pronto a giurare che, in cuor suo, se la sta ridendo sotto ai baffi…

 

 

 

 

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