Aveva umorismo da vendere.
Rideva e scherzava spensierata come se i problemi al mondo non esistessero.
Riusciva a farti piangere dalle risate con una delle sue battute... Ridevi con lei - non di lei - perché aveva quel modo di dirti le cose, anche le più serie, che ti faceva sentire leggero.
Era una di quelle che all'inizio stanno nel suo, senza intervenire nei discorsi ma che poi si sprigionavo, sfoggiando la sua opinione senza vergognarsene.
Era energia allo stato puro e con lei non potevi fare a meno di vivere, di ridere, di sentirti bene.
Anche quando stavi male, lei riusciva a dirti quelle parole, ad abbracciarti in quel modo, che risolveva ogni problema.
Era alle volte anche una scassa cazzi se ci teneva... ma sulla quale non potevi azzardarti a giudicare il carattere. Insomma, con lei non ti annoiavi mai.
Era la maggior parte del tempo nel suo mondo.
Non rimangiava mai le parole dette.
Schietta e diretta, aveva anche un lato delicato e rispettoso.
Ti trovava le soluzioni più semplici ai problemi più grossi, e se non funzionava, metteva l'anima e il corpo per aiutarti.
Ammirevole per la personalità forte: non chiedeva aiuto se cadeva, ma si rialzava e rideva come se non fosse accaduto niente.
Determinata per coraggio di restare indifferente davanti ai giudizi.
Se ne sbatteva di tutto e tutti, tranne di chi l'adorava per quel che era.
Ti dava l'anima se tu riuscivi ad apprezzare la sua e ti mandava a fanculo se non gli andavi a genio.
Non se ne faceva di problemi: lei ammetteva tranquillamente che le stavi sulle palle, come se stesse dando il buongiorno.
Si impiantava nella sua visione delle cose e si irritava per tutto e niente se le giravano.
Eppure, mentre queste parole scorrono una dopo l'altra, non posso far a meno di pensare a cosa può nascondere tutto questo.
Chissà quanti pianti si è fatta prima di dormire, chissà quante volte pensava a se stessa quando diceva che si commuoveva per qualcosa.
Chissà cosa deve aver pensato di se quando si guardava allo specchio, chissà quante volte avrebbe voluto fuggire via, chissà quante volte avrebbe voluto essere diversa.
Chissà quante volte avrebbe voluto essere abbracciata, chissà quante volte pensava di essere sbagliata .
Chissà quante persone hanno pensato di conoscerla bene quanto in realtà conoscevano solo una parte di lei.
Quella parte allegra, dinamica, divertente e sognatrice che nascondeva dietro di se quella insicura, triste, sola, insoddisfatta.
Quella parte fragile.
Perchè dietro a una Vera donna con le palle c'è sempre una donna fragile con le proprie paure e le sue insicurezze.
(DarkSkulls)