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Mi descrivo

e

Su di me

Situazione sentimentale

-

Lingue conosciute

-

I miei pregi

-

I miei difetti

-

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. sole
  2. mare
  3. caldo

Tre cose che odio

  1. non
  2. odio
  3. niente

COMPORTAMENTO ETICO

Lo specchio del comportamento etico non è la propria coscienza, ma il volto di coloro che vivono con me. Quando questo volto esprime pace, speranza, gioia e felicità,perchè il mio comportamento genera tutto questo, allora è evidente che il mio comportamento è eticamente corretto...  (J.M.Castillo).

CI IMPEGNAMO

·         CI IMPEGNIAMO Don Mazzolari

Ci impegniamo noi e non gli altri unicamente noi e non gli altri, né chi sta in alto né chi sta in basso, né chi crede né chi non crede. Ci impegniamo senza pretendere che altri s'impegnino, con noi o per suo conto, come noi o in altro modo. Ci impegniamo senza giudicare chi non s'impegna, senza accusare chi non s'impegna, senza condannare chi non s'impegna, senza disimpegnarci perché altri non s'impegna. Ci impegniamo perché non potremmo non impegnarci. C'è qualcuno o qualche cosa in noi, un istinto, una ragione, una vocazione, una grazia, più forte di noi stessi. Ci impegniamo per trovare un senso alla vita, a questa vita, alla nostra vita, una ragione che non sia una delle tante ragioni, che ben conosciamo e che non ci prendono il cuore. Si vive una sola volta e non vogliamo essere "giocati". in nome di nessun piccolo interesse.

CI IMPEGNIAMO

Non ci interessa la carriera, non ci interessa il denaro, non ci interessa la donna o l'uomo se presentati come sesso soltanto, non ci interessa il successo né di noi né delle nostre idee, non ci interessa passare alla storia. Ci interessa di perderci per qualche cosa o per qualcuno che rimarrà anche dopo che noi saremo passati e che costituisce la ragione del nostro ritrovarci. Ci impegniamo a portare un destino eterno nel tempo, a sentirci responsabili di tutto e di tutti, ad avviarci, sia pure attraverso un lungo errare, verso l'amore. Ci impegniamo non per riordinare il mondo, non per rifarlo su misura, ma per amarlo; per amare anche quello che non possiamo accettare, anche quello che non è amabile, anche quello che pare rifiutarsi all'amore, poiché dietro ogni volto e sotto ogni cuore c'è, insieme a una grande sete d'amore, il volto e il cuore dell'amore. Ci impegniamo perché noi crediamo all'amore, la sola certezza che non teme confronti, la sola che basta per impegnarci perpetuamente. (don Primo Mazzolari)

 

La Nonviolenza

 «La non violenza non va confusa con la non resistenza. Non violenza è come dire no alla violenza. È un rifiuto attivo del male, non un'accettazione passiva. La pigrizia, l'indifferenza, la neutralità non trovano posto nella non violenza, dato che alla violenza non dicono né sì, né no. ( ... ) Il non violento, invece, nel suo rifiuto a difendersi, è sempre un coraggioso».    DON MAZZOLARI

"Ogni giorno la paura bussa alla porta.

Quando il coraggio va ad aprire, quasi

sempre non c'è nessuno"

Quale spazio avrà il Cristianesimo nel futuro?

Le verità garantite non interessano più,le deleghe di coscienza hanno fatto il loro tempo e l’autoritarismo ha le armi spuntate.

Immerso nell’inquietudine del nostro  tempo ,chi vuole somigliare a Gesù cerca umilmente di gestire la perplessità . Orfano ormai d’ogni religiosa certezza , ma ben consapevole di essere parte della famiglia divina, lavora con perseveranza e senza affanno per creare armonia e pace.

Il cristianesimo sarà finalmente maturo quando i cristiani sapranno mostrare concretamente, nei gesti,il volto di Cristo senza neppure bisogno di nominarlo.

IDEA DI PERFEZIONE

Quando le persone si centrano su sè stesse, sui propri difetti, sui propri limiti, spendono, o meglio disperdono, le energie che andrebbero poste verso gli altri. Gesù manda a farsi benedire l’idea della perfezione spirituale,  quel piedistallo al proprio io, al quale non riesce mai ad arrivare. Metti via l’idea della perfezione spirituale, che è tanto lontana e irraggiungibile quanto grande è la tua ambizione spirituale. Mettiti invece a servizio degli altri e il servizio è immediato e concreto.

 

 

“Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo Signore; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l’ho fatto conoscere a voi” (Gv 15,15). Il rapporto che Gesù vuole che noi abbiamo con lui e con il Padre, è un rapporto di amicizia. L’amicizia presuppone l’assenza di timore, presuppone piena confidenza e piena intimità.

pensate a tutte le cerimonie, a tutti quegli atteggiamenti che abbiamo nei confronti di Gesu: non sono atteggiamenti che si hanno nei confronti di un amico, ma sono atteggiamenti che si hanno nei confronti di una divinita’ che e’ meglio tenersela buona oppure che si teme

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