Mi alzo ogni mattina con una missione: deludere le aspettative dell’universo, un errore alla volta.
Mi alzo ogni mattina con una missione: deludere le aspettative dell’universo, un errore alla volta.
Giove è nel segno della Bilancia.
Un pianeta gassoso, e forse è per questo che sento quel gonfiore addominale... e la flatulenza che ne segue? Un’inevitabile necessità di espellere il gioviale influsso celeste.
Credo all'influenza degli astri quanto <<Forer>> e <<Barnum>>, e infatti, se mi metto nudo al chiaro di luna, posso davvero sentire l’energia che arriva... in modi decisamente... concreti.
" Non fa male credere, fa molto male credere male"
Gaber
È incredibile come si usi l'intelligenza per sembrare stupidi.
Io direi come si fa a non essere incazzati
Che in ospedale si fa morir la gente
Accatastata tra gli sputi.
E intanto nel palazzo comunale
C'è una bella mostra sui costumi dei sanniti
In modo tale che in questa messa in scena
Tutto si addolcisca, tutto si confonda
In modo tale che se io fossi Dio direi che il sociale
È una schifosa facciata immonda."
«Tutti abbiamo udito la donnetta che dice: “Oh è terribile quel che fanno questi giovani a se stessi, secondo me la droga è una cosa tremenda”. Poi la guardi, la donna che parla in questo modo: è senza occhi, senza denti, senza cervello, senz’anima, senza culo, né bocca, né calore umano, né spirito, niente, solo un bastone, e ti chiedi come avranno fatto a ridurla in quello stato i tè con i pasticcini e la chiesa»
Charles Bukowski
Terreni aridi
dove la morte coltiva il suo frutto,
(u)mani avidi,
sotto bandiere impenitenti coprono il lutto.
Colpevoli seduti a tavole imbandite,
per accordi stonati nelle orecchie di innocenti,
la cui voce tace,
perquisite da occhi nascosti in un mirino.
Traiettoria della pace,
spezzata da mani e dal "cane" del destino...
(Il cane, meccanismo che innesca la morte, come un colpo che non ha mai pietà.)
Mi ricordo la mia meraviglia e forse l’allegria
di guardare a quei pochi che rifiutavano tutto
mi ricordo certi atteggiamenti e certe facce giuste
che si univano come un’ondata che rifiuta e che resiste
Ora il mondo è pieno di queste facce
è veramente troppo pieno
e questo scambio di emozioni
di barbe di baffi e di chimoni
non fa più male a nessuno.
Quando è moda è moda quando è moda è moda
quando è moda è moda quando è moda è moda
Non so cos’è successo
a queste facce a questa gente
se sia solo un fatto estetico
o qualche cosa di più importante
Se sia un mio ripensamento
o la mia mancanza di entusiasmo
ma mi sembrano già facce
da rotocalchi o da ente del Turismo.
Quando è moda è moda quando è moda è moda
quando è moda è moda quando è moda è moda
E visti alla distanza
non siete poi tanto diversi
dai piccolo borghesi
che offrono champagne e fanno i generosi
Che sanno divertirsi
e fanno la fortuna e la vergogna
dei litorali più sperduti e delle grandi spiagge
della Sardegna.
Quando è moda è moda quando è moda è moda
E anche se è diverso
il vostro grado di coscienza
quando è moda è moda
non c’è nessuna differenza
Tra quella del playboy
più sorpassato e più reazionario
a quella sublimata
di fare una comune o un consultorio.
Quando è moda è moda quando è moda è moda
quando è moda è moda quando è moda è moda
Io per me se ci avessi
la forza e l’arroganza
direi che sono diverso
e quasi certamente solo
Direi che non riesco a sopportare
le vecchie assurde istituzioni
e le vostre manie creative
le vostre innovazioni.
Io sono diverso
io cambio poco
cambio molto lentamente
non riesco a digerire
i corsi accelerati da Lenin all’Oriente
E anche nell’amore
non riesco a conquistare la vostra leggerezza
non riesco neanche a improvvisare
o a fare un po’ l’omosessuale
tanto per cambiare.
Quando è moda è moda quando è moda è moda.
E siete anche originali
basta ascoltare qualche vostra frase
piena di nuove parole
sempre più acculturate sempre più disgustose
Che per uno normale
per uno di onesti sentimenti
quando ve le sente in bocca
avrebbe una gran voglia
che vi saltassero i denti.
Quando è moda è moda quando è moda è moda
quando è moda è moda quando è moda è moda
Io per me se ci avessi
la forza e l’arroganza
direi che non è più tempo
di fare mischiamenti
Che è il momento di prender le distanze
che non voglio inventarmi più amori
che non voglio più avervi come amici
come interlocutori
Sono diverso e certamente solo
sono diverso perché non sopporto
il buon senso comune
ma neanche la retorica del pazzo
Non ho nessuna voglia
di assurde compressioni
ma nemmeno di liberarmi a cazzo
Non voglio velleitarie mescolanze con nessuno
nemmeno più con voi
ma non sopporto neanche
la legge dilagante del fatti i cazzi tuoi
Sono diverso sono polemico e violento
non ho nessun rispetto per la democrazia
e parlo molto male di prostitute e detenuti
da quanto mi fa schifo chi ne fa dei miti
Di quelli che diranno
che sono qualunquista
non me ne frega niente
non sono più compagno
né femministaiolo militante
Mi fanno schifo le vostre animazioni
le ricerche popolari e le altre cazzate
e finalmente non sopporto le vostre donne liberate
con cui voi discutete democraticamente
Sono diverso perché quando è merda è merda
non ha importanza la specificazione
autisti di piazza studenti barbieri santoni artisti operai
gramsciani cattolici nani datori di luci baristi
troie ruffiani paracadutisti ufologi
Quando è moda è moda quando è moda è moda
Quando è moda è moda quando è moda è moda
Quando è moda è moda quando è moda è moda
Quando è moda è moda quando è moda è moda
Abbiamo perso la nostra idedentità a causa di un'imitazione acritica ...
La società, purtroppo, a volte sembra perdere il suo vero senso di civiltà. In questa canzone, Gaber canta dei barbari che invadono senza pietà. Ma oggi, i barbari non arrivano da fuori: sono spesso proprio tra noi, nelle nostre case, nelle nostre famiglie. E ogni volta che un bambino soffre, è come se la nostra civiltà stessa venisse messa in discussione.
La vita è un dono il cui valore si stima dall'anima, non in ciò che possediamo, ma nella purezza con cui viviamo ogni istante ...