Ci chiamano sapiens, ma siamo locuste.
Divoriamo ogni cosa che sfugge al nostro controllo: terra, senso, amore, silenzio.
Un gatto si ritira in un angolo nascosto per morire, con pudore.
Noi, invece, ne facciamo spettacoli: allestiamo palcoscenici per le nostre paure, travestite da progresso.
E mentre l’anima rumina memorie curiose, balliamo sull’orlo dell’estinzione… convinti di evolverci.
(per chi ancora ascolta, invece di consumare)
Rifletti.... Uomo?