Profilo di black.whale su Digiland

Auguri G.
Donna dal cuore pieno di amore, così abituata a non chiedere nulla, a non aspettarti nulla… convinta ormai che la tua vita, il tuo scopo, fosse solo quello di donare.

Buon compleanno G.
in grado di disegnare arcobaleni bellissimi e colorati, capace di consolare l’anima di chi ti ascolta, con quella tua voce stupenda e sussurrata.

Ti sei fatta respiro quando rischiavo di soffocare, guardiana dei miei pensieri quando i miei fantasmi si avvicinavano e tu, con un semplice gesto della mano, li dissolvevi.

Ti sei fatta presenza insostituibile tutte le notti, sia quando il sonno mi era nemico e la mia mente si rifiutava di riposare, che ora che le aspetto per poterti parlare.

Tu per me, ti sei fatta acqua.

Lo sai, qualsiasi cosa io possa mai fare, sarò sempre in debito con te.
F.

Fuori canta la primavera
aria leggera, che accarezza.

Un nastro di seta rosa antico
sta in balia del vento.

Trova la luce dell'alba
ora e per sempre.

Fleurie - Love has no limits

7

LA BOCCIA D'ACQUA

Lui la vide.
Era una boccia trasparente, colma d'acqua. Vide la creatura che vi si dibatteva, che cercava di restare a galla. - Strano, - pensò. - Non ho mai visto un pesciolino comportarsi così. -

Si avvicinò.

Vide la creatura volteggiare in modo buffo, muovere la bocca senza riuscire a spiaccicare un suono.
Lui le sorrise. Curioso avvicinò il viso al vaso e finalmente la vide. Non era un pesciolino, ma una farfalla dalle ali di seta.

Immerse le mani e la raccolse delicatamente, attento a non sgualcirla. Lei si posò senza fiato su un suo dito e si lasciò scivolare sulla sua mano sospirando, senza forze.

- In realtà non ho mai visto nemmeno una farfalla comportarsi così – le sussurrò mentre con dolcezza l’asciugava con il proprio fiato.

Non sapeva perché lo facesse, ma ne percepiva l’urgenza. Il pensiero corse alle farfalle del suo parco.

- Tu non sei una di loro – disse più a sé stesso che alla piccola farfalla che intanto si stava riprendendo. -Tu sei speciale, si vede. – Sorrise. Sentiva che respirava libero anche lui. La guardò mentre lei si aggrappava al suo dito. – Vieni – le disse – andiamo.

Si girò a guardare la boccia d’acqua e la domanda gli restò inespressa. La farfalla ormai guardava già oltre.

Sorridendo.

Evelyn Stein – Quiet resource

5

E' tanto che non ti scrivo più. Me lo ha fatto notare un'amica che ti sarebbe piaciuta tantissimo. E' trasparente come te e nulla, nulla che separi la pelle dall'anima.

E' che mi manchi. C'è chi invidia la mia memoria e noi sappiamo che non sempre è un dono. Il dolore è ancora quello.

Tu sapevi sempre cosa fare, ma io non ho mai imparato, non sono mai stato così bravo.

Se tu leggessi ancora cosa ti scrivo ora mi sgrideresti. Lo so. Sorrido mentre alzo lo sguardo al cielo.

Trema. La luna trema.

Ajeet Kaur - Re man lullaby

11

Quando finalmente guardai il pettirosso, il suo sguardo si era fatto spazientito.

- Cosa dovevo fare per attirare la tua attenzione? - trillò - atterrare sul tuo naso? -

- Cosa avrei dovuto fare - lo corressi (il pettirosso alzò gli occhi al cielo, sbuffando) - No, no scusami, hai tutta la mia attenzione - gli dissi mentre sfilavo di tasca il cellulare per scattargli delle foto.

- Avrei un piacere da chiederti - mi disse fissandomi con quei suoi occhi incredibilmente neri. - Ho sentito il parco parlare di una persona speciale - sussurrò - ho bisogno che tu le faccia avere un messaggio da parte mia. -

Mi avvicinai e mi piegai verso di lui che nel frattempo era sceso sui rami più bassi, all'altezza dei miei occhi.

Lo ascoltai - Ho capito, ho capito - gli dissi senza riuscire a trattenere una lacrima. - Ho capito e ti ringrazio. Sarà un onore per me riferirlo. -

Il pettirosso mi fissò ancora un attimo, la mia figura immobile con le braccia rigide, il cellulare stretto in mano.

- Me la fai o no 'sta foto? - e si mise in posa.

Ruelle - The other side

7

HAIKU

Non è mai stato un problema di parole. Le metto in fila come un prestigiatore di strada, come un fenomeno da baraccone.

- Venite gente, venite... guardate come faccio roteare le parole senza farle cadere. Per un soldo e per un sorriso. Solo un soldo ed un sorriso. -

Solo il mare sa

quante parole cela

la luna nuova.

Ruelle - Monsters

6

Questa mattina pioveva ed il parco era completamente deserto. Amo quando è tutto per me.

I viali lucidi e scivolosi. Il canto della pioggia che rimbalza sulle foglie degli alberi. E' perfetto per la mia mente appesantita da una settimana di lavoro demenziale.

Ho appena cominciato a parlargli di te, quando mi trovo davanti due gallinelle d'acqua. Di solito cominciano a sbraitare con quella loro vocetta stridula. Diffidenti, scappano con quel loro breve e buffo volo sgraziato, agitando quelle improponibili zampette verdi. Una fa proprio così in effetti. L'altra, impassibile, si dirige lentamente verso il canale e pigra comincia a nuotare controcorrente.

Di solito quando tiro fuori il telefono, accendo la telecamera, le inquadro... ciao, sono già belle che sparite. Stavolta no. Si lascia fotografare mentre si allontana.

Se mi prometti di mantenere il segreto e non glielo confessi...

le trovo bellissime.

Kalandra - Borders

5

Alza gli occhi al cielo se puoi. Se vuoi. Saturno sarà visibile ancora pochi minuti ormai. Il mio cielo è coperto, buio e vuoto, ma tu guarda ad ovest proprio sotto la costellazione del sagittario, se puoi. Se vuoi.

Giove lo corteggia sempre più vicino. Lo rincorre in una danza apparente quanto folle che li porterà a sfiorarsi tra una manciata di giorni.

Guarda gli anelli, vanesi e sfacciati in tutta la loro bellezza. Tutti li riconoscono, ma nessuno sa il nome dei satelliti che, notte dopo notte, con il proprio corpo li modellano, li assottigliano, li rendono brillanti e magici.

Quei piccoli satelliti dall'orbita tanto stretta lo sanno, sai? Finiranno consumati da questo compito crudele e mortale, ma non gli importa. Vedranno il mio sospiro.

A loro basta.

Balázs Havasi - Daisy's secret

7

Sono venuti a trovarmi i miei fantasmi l'altra notte, era un po' che non si facevano vedere. Avrei voluto elemosinare una carezza, ma a quell'ora non ho rifugio, sono solo e loro lo sanno.

Capita che mi fissino e mi indichino sussurrando tra loro, come se il fantasma fossi io... Poi è arrivata la prima neve, quella ancora pulita, soffice e morbida che pizzica il naso. Il paese dorme e non l'ha ancora sporcata di grigio.

Poi finalmente l'alba.

Lilium - Sleeping inside