Catturando con forza ogni pensiero del giorno. Tenerlo custodito come un segreto di perle su quel collo scoperto.
E tra i polsi vivi e vicini a brillare come segni scalfiti da lancette del nostro intimo tempo.
Queste sarebbero le vite sconosciute alla logica.
L’inizio che brucia negli occhi di chi crede nei sogni.
Così scheggianti possono essere i pianti in caduta sul fondo dell’anima.
Dove rimane più immenso il residuo lucente degli attimi.
Note sotto pelle che hanno incuriosito l’istinto, oltre il bianco che accecava notti sulle pendici dei nostri fermi sguardi.
Siamo verso il punto più alto che scinde la striata pioggia di lettere dalla limpida melanconia.
E più in là, nubi che avevamo modellato con i nostri respiri come preziosi filamenti di tappeti che, continuano ad intrecciarsi in una composizione di leggera frontiera.
Un nome che planando hai scelto a caso. Da far allungare una riga sul viso dove appuntare in calce un bacio di felicità.
_blankshine_