ECCOTI!
NEL SOGNO DI UNA DIMENTICANZA VISSUTA.
ARRICCHITO DA TENUI ROVESCI DI VITA.
ALLEGREZZA SEPPUR FUORI SGUAZZANDO.
TI SI SPEZZA LA SEMPLICE SETE DI UN PIANTO.
ALL' INSAPUTA GENEROSITÀ DEL NOBILE SANGUE.
_blankshine_
ECCOTI!
NEL SOGNO DI UNA DIMENTICANZA VISSUTA.
ARRICCHITO DA TENUI ROVESCI DI VITA.
ALLEGREZZA SEPPUR FUORI SGUAZZANDO.
TI SI SPEZZA LA SEMPLICE SETE DI UN PIANTO.
ALL' INSAPUTA GENEROSITÀ DEL NOBILE SANGUE.
_blankshine_
Cercando forza negli occhi che si allungano con le ombre sullo scorrere del tempo.
Percorrendo con istinto lunghi orizzondi decorati di lettere.
Poi un bacio di foschia trasformò il sole in una pietra mineraria da collezione.
Ritornammo tra foglie e palazzi, ricoperti di note che vibravano di danza.
I giorni e le notti mai privi di quel furioso segreto che alimentava il flusso del fiume.
Tende a mescolarsi ancora spontaneamente di poesia, quest'aria dagli imprevisti numeri tra le stelle.
E quel numero primo. Un ticchettio da portare con sè, come un ciondolo dalla giusta misura del cuore.
_blankshine_
Sorreggo un sospiro fra l’altezza e l’adorazione.
Quel bagno nell’aria che conta di cambiamento.
Dunque un velo ora trasuda di strana gloria.
Di sfida si scorge il prezzo dell’immensità.
Il soffio di un calpestìo acceso alla terra.
E tutto si divora dalla devozione vorace del coraggio.
_blankshine_
All’ombra di un antico campanile.
Mi chiudo di silenzi.
Come insetto schiacciato da remoti fantasmi.
Forse resta un riparo che tende a sbirciare tra le pieghe tormentate del vento.
Una confessione odorosa che disciplina il breve cuore.
Sentirsi nutrito fino allo spalancar di occhi fino all’ennesima scintilla.
Ora mi parli stesa al mio lato meno conosciuto.
Dove resta sicura la somiglianza fino alla sua compiuta vita.
_blankshine_
CANDY TIME
Il virtuale è come quando scarti ogniqualvolta una cramella nuova. Assapori quei minuti con curiosità, mentre guardi il mondo attraverso quell'involucro stropicciato prima di buttarlo via.
_blankshine_
Memore di quel viaggio.
Calando l’àncora nel naufragio dei suoi occhi.
Lasciandomi inghiottire da una bocca di tempesta.
Lingua battente bandiera di audacia.
Senza mai chiedere alcun porto sicuro di salvezza.
_blankshine_
In fiore il ciliegio al petto come un fermaglio di sangue.
Erranti tra ruderi si aprono ai discreti incontri.
Ogni pensiero piove di petali sul sicuro sguardo.
S'infrange nel silenzio pieno di parole un tepore odoroso di sublime smarrimento.
_blankshine_
Liquida prigione.
Dai flussi si compiacciono libere ossessioni.
Forma più autentica di una sensuale perla.
Di quel bacio un rumore dal petto fu rubato.
Uno sprofondar di sensi nel suo adolescente canto.
Bolle come trascinanti orme di fondali.
Senza più voltarci verso quell'aria che separava.
_blankshine_
Sarebbe così magico fuoriuscire da quel segno.
Scrivere una favola dal sapore di quei momenti.
Cambiando rotta, il tempo resta in apnea sopra le nostre teste.
Non serve fare domande alle impossibili chiarezze di notti metropolitane che non dormivano mai.
Ma quelli erano nodi in cui stavamo avvolti sulle scivolose insicurezze di luna.
Controllando ogni suscitato candore di emozione per non strapparci via dal petto quella nuvola di perdizione.
Ora tocca a ciò che abbiamo allontanato per un privilegio di cosciente verità.
_blankshine_
Fino alla vertiginosa assenza, l'istinto in quel ritrovarsi.
Con occhi fangosi di poetica.
E quei capelli che mi rammentavano un nascondiglio fragile di luce.
Vissuti sul bordo di un'aura dal respiro svenevole di blu.
Sistemandoci in silenzio nell'accesa riconoscenza di un fuoco.
Strato dopo strato, sui pensierosi passi dallo stesso ritmo dispari di tempie.
Entusiasmo da notti sveglie, sino al nutrimento fiorito d'infinito.
Abbiamo attinto dal raro, ovvero, dove avevamo tenuto nascosto un'infanzia dentro a un palloncino da un grido incompreso.
_blankshine_