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bluaquilegia

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ultimo accesso: 07 maggio

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I was never one for singing what I really feel Except tonight I'm bringing everything I know that's real

Stars, they come and go, they come fast or slow They go like the last light of the sun, all in a blaze And all you see is glory Hey but it gets lonely there when there's no one here to share We can shake it away, if you'll hear a story

People lust for fame like athletes in a game, we break our collarbones and come up swinging, some of us are downed some of us are crowned, and some are lost and never found But most have seen it all, they live their lives in sad cafes and music halls They always come up singing

Some make it when they're young, before the world has done its dirty job and later on someone will say "You've had your day, now you must make way" But they'll never know the pain of living with a name you never owned or the many years forgetting what you know too well That the ones who gave the crown have been let down You try to make amends without defending Perhaps pretending you never saw the eyes of grown men of twenty-five that follow as you walk and ask for autographs Or kiss you on the cheek and you never can believe they really loved you Some make it when they're old (Perhaps they have a soul they're not afraid to bare or perhaps there's nothing there)

Stars, they come and go, they come fast they come slow They go like the last light of the sun, all in a blaze And all you see is glory But most have seen it all, they live their lives in sad cafes and music halls They always have a story

Some women have a body men will want to see and so they put it on display Some people play a fine guitar, I could listen to them play all day Some ladies really move across the stage and gee, they sure can dance I guess I could learn how, if I gave it half a chance

But I always feel so funny when my body tries to soar And I seem to always worry about missing the next chord I guess there isn't anything to put up on display Except the tunes, and whatever else I say But anyway, that isn't really what I meant to say I meant to tell a story, I live from day to day

Stars, they come and go, they're coming fast they come slow They go like the last light of the sun, all in a blaze And all you see is glory But most have seen it all, who live their lives in sad cafes and music halls And we always have a story

So if you don't lose patience with my fumbling around I'll come up singing for you, even when I'm down

 

 

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"Ma se noi saremo buoni non sogneremo

niente, chi è buono non ha bisogno di

sognare perché chi è buono ha dentro di

sé Chi è buono ha sopra di sé
Chi è buono ha dietro dietro di sé la sua
buona azienda". 

 

 

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The Cure – Alone 

Questa è la fine di ogni canzone che cantiamo
Il fuoco si è spento in cenere e le stelle si sono affievolite con le lacrime
Freddi e spaventati, i fantasmi di tutto ciò che siamo stati
Brindiamo con i fondi amari, al nostro vuoto
E gli uccelli che cadono dai nostri cieli
E le parole che scivolano via dalle nostre menti
Ed ecco all’amore, a tutto l’amore
che sta scomparendo dalle nostre vite
Le speranze e i sogni sono svaniti
La fine di ogni canzone

E tutto si ferma
Siamo sempre stati sicuri che non saremmo mai cambiati
E tutto si ferma
Eravamo sempre sicuri che saremmo rimasti gli stessi
Ma tutto si ferma
E chiudiamo gli occhi per dormire
Per sognare un ragazzo e una ragazza
Che sognano di un mondo che non è altro che un sogno

Dov’è andato?
Dov’è andato?
Un lamento con la voce rotta per chiamarci a casa
Questa è la fine di ogni canzone che cantiamo
Dov’è andato?
Dov’è andato?
Dov’è andato?
Dov’è andato?
Un lamento con la voce rotta per chiamarci a casa
Questa è la fine di ogni canzone che cantiamo, da soli

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a nord nord est  l'inverno si scioglie

la mia mano sinistra gelata

eppure salda al suo braccio 

vago gusto resina i baci

riflessi indistinti negli occhi rapaci gialli

gocce di calicanto dietro l'orecchio

 

 

 

 

 

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Non voglio diventare dio, né eroe.

Solo trasformarmi in un albero,

crescere per secoli, senza far del male a nessuno.

 

Czestaw Mitosz

 

 

 

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Merry Christmas Mr. Lawrence - Ryuichi Sakamoto 

From Ryuichi Sakamoto

Playing the Piano 2022

 

 

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WALLACE STEVENS

Il senso ordinario delle cose

 

Cadute le foglie, torniamo
al senso ordinario delle cose. È come se
avessimo esaurito l'immaginazione,
inanimi in un savoir inerte.

È difficile persino scegliere l'aggettivo
per questo freddo vacuo, questa tristezza senza causa.
La grande struttura è diventata una casa modesta.
Nessun turbante percorre i pavimenti immiseriti.

La serra ha più che mai bisogno di una riverniciatura.
Il comignolo ha cinquant'anni e pende da una parte.
Uno sforzo fantasioso è fallito, una ripetizione
nella ripetitività di uomini e mosche.

Eppure l'assenza dell'immaginazione doveva
essa stessa essere immaginata. Il grande stagno,
il suo senso ordinario, senza riflessi, foglie,
fango, acqua come vetro sporco, espressione di un certo

silenzio, il silenzio di un topo uscito a vedere,
il grande stagno e lo sfacelo delle ninfee, tutto ciò
doveva essere immaginato come una conoscenza inevitabile,
imposta, come impone una necessità.




Mondadori Editore, Collana Meridiani, Milano - 2015

 

 

 

fuck nota:

mi sono strappata le ali dal dorso liberandomi dall'utopia di salvare anche solo uno dei frammenti di questo mondo.

Le ferite, ammesso vi fossero, le ha curate il sole rovente assieme alle falci taglienti di lune bianche.

un'inusuale leggerezza mi ha pervaso, sollevata dal mio stesso peso, dal peso della pretesa. 

sotto al tiglio leggo venature di foglie secche, le chiudo nel palmo della mano per ascoltare il crepitio della distruzione.

osservo le fessure sulla terra riarsa, ogni giorno più marcate, nuova geometria,

geografia di frammenti. 
La stagione, in tutto ciò, scorre pacificamente lenta, le radici affondano e si dissetano in acque antiche. 

non desidero nulla, è meraviglioso.

 

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LUIGI PIRANDELLO

 

Io sono così


Quando tu riesci a non aver più un ideale,
perché osservando la vita sembra un enorme pupazzata,
senza nesso, senza spiegazione mai;
quando tu non hai più un sentimento,
perché sei riuscito a non stimare,
a non curare più gli uomini e le cose,
e ti manca perciò l’abitudine, che non trovi,
e l’occupazione, che sdegni
– quando tu, in una parola, vivrai senza la vita,
penserai senza un pensiero,
sentirai senza cuore –
allora tu non saprai che fare:
sarai un viandante senza casa,
un uccello senza nido.
Io sono così.

 

 

 

 


 

                    NICK DRAKE, Fly

                     

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tempo fa credevo che l'agire, il fare, 

fossero il modo opportuno di esistere.

Ora ho compreso che non ho bisogno

di agire strenuamente, molto più semplicemente,  sono.

Se ciò sia sufficiente o meno all'idea che 

altri hanno di me, ai bisogni che cercano di colmare tramite la mia persona,  non mi interessa: mi interessa lasciare che le cose accadano, consentirle, provare il piacere profondo di sapere che, in un campo, mentre vi cammino, sono il vuoto,

un pensiero solcandoni, è il vuoto.

 

 

 

 

 


 

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Patrizia Cavalli
 

Poesie per colazione 

 

Era alla luce terribilmente sabato,
quel sole infimo che annunzia svogliatezze
mentre nella piazza fin dentro le mie finestre chiuse si muoveva il mercato prolungato.
L’ultima offerta e poi si chiude.
Poi la festa untuosa e il silenzio.              Già si smontavano i banchetti con la ferocia trasandata della fine.
Forse era possibile una corsa per prendere qualcosa, forse restava qualche cassetta ancora non riposta.
Ma non mi decidevo a quella corsa.
Quando scendevo ormai era tardi
tra i mucchi di foglie di carciofi
e i pomodori sfatti dove una vecchietta china correva rapace alla riscossa di mezze mele di peperoni buoni per tre quarti.
Ma io non cercavo frutta marcia o fresca,
io volevo soltanto la certezza
della settimana che finisce,
dell’occasione persa.


 

 

versi da:

L’io singolare proprio mio”

in Poesie, Einaudi editore, 1992.

 

 

 

 

 

 

la ricordo Patrizia.

 

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