Se gioventù sapesse se vecchiaia
potesse" :
così citava Henry Estienne.Ho letto
pensieri e molte divergenze, sulla
tematica di vecchiaia/giovinezza
e la frase di H.Estienne mi porta
istintivamente a pensare che la
vecchiaia è l'età dell'impotenza
e la giovinezza quella dell'inesperienza .
E' una storia vecchia quanto il
mondo, i giovani dal canto loro
hanno forze e vita davanti, ma
nessuna esperienza e di errori ne
fanno tanti, mentre gli anziani dalla
loro hanno la saggezza del tempo
e vorrebbero consigliare i giovani,
ma questo ai giorni nostri sembra
un pò utopico, in quanto i giovani
ascoltano poco i loro nonni, ancor
meno i loro genitori ,presi da un
mondo virtuale che li trascina
lontani dall'ascoltarli.
Potessi vedermi un giorno nonna,
vorrei avere la lucidità mentale
necessaria per poter stare molto
con i miei nipoti, dialogare con loro
e ascoltarli sempre, come faceva
mia mamma con mio figlio , fargli
tante carezze e dire loro che il
bello e il brutto prima o poi passa,
che i problemi anche se sembrano
dei macigni insormontabili, bisogna
affrontarli con speranza e più
fiducia nella vita e non farsi troppe
aspettative sugli altri, che spesso
parlano, vogliono insegnare, ma
poi al momento che si ha bisogno
cosa fanno? Spariscono!
Che la vita nonostante mi abbia
spezzata non mi ha mai piegata e
non è vero che vincono i forti e
nemmeno i furbi, ma non vincono
nemmeno i giusti e gli sbagliati ,
ma sopravvivono quelli che sanno
adeguarsi e per vincere se lo
sapranno fare, non dovranno mai
vendere l'anima.
E non per ultimo , racconterò,che
i loro nonni hanno sempre tenuto
ben presenti i doveri e che poco
hanno pensato a loro, perchè è
soprattutto verso loro stessi che
devono averli e che la ricerca della
felicità è un preciso Dovere cui
attendere.
Ed ancora, direi loro di non
disperarsi quando le cose non
vanno come vorrebbero e non
adagiarsi sugli allori quando
andranno bene, di gratificarsi,
SI, ma senza viziarsi, che il piacere
non sia un vizio ma una gratificante
responsabilità e mai un odioso
fardello da portare. Ed infine una
cosa molto importante, alla quale
io ho sempre pensato ma
raramente ho fatto:
quella di riconoscere quando
trattenere e quando lasciare andare.
Certo che agli errori non si può
rimediare ma la fallibilità è
inevitabile perchè insita nella
natura umana.
E per concludere vorrei lasciare
loro il mio volto sereno e fiero
del tempo che passa, perchè penso
che questo non li intristirà e
infoderà loro più coraggio per il
futuro che li attende .
Ciò che è vero alla luce della lampada
non è sempre vero alla luce del sole.
( Joseph Joubert )