Mi descrivo
ViVa le Renne..
Un saluto agli stambecchi ;)
Conosco poche persone di belle parole, tranne un
amico , ormai nulla più mi commuove.A volte me la prendo coi santi,
con la penna gioco, derido.. e invidio gli amanti. Riconosco la
beltà di un gesto gentile, adoro il tennis, la corsa e non amo
soffrire. Odio il dimenticar cose e fatti mi chiedo sempre cosa li
generi e cosa ne importi ad altri. Adoro le donne che rinunciano a
soffrire, le accomuno alla primavera e al mese di aprile. Amo la
frenesia dei furetti, gli scoiattoli e le ghiande, l'autunno, le
foglie sue e sogno viaggi persi nelle fiandre. Il mare é
oceano in cuore mio, quando lo guardo penso a Lei e volgo a Dio. Le
parole mi piacciono se non perdono nome, trovo nel loro onore la
voglia della mia ridenominazione. Da piccolo giocavo coi fanti,
rincorrevo gli indiani,adoravo gli amanti. Amleto ha segnato la mia
giovinezza, mi ha fatto divenir schiavo di bellezza, Cirano si sa
lo accomuno alle foglie, in lui trovo versi e voglie. Giulietta e
Rossana sono la mia ispirazione, fanno di me un fiume in piena che
rincorre un aquilone. Di Chaplin adoro l'umanità, la sua veggenza,
mi ricorda i gesti atavici della mia benevolenza. Mi ritrovo spesso
solo, inutile e privo del buon umore, trovo anch'io in una coperta
un po' di 'calore', poi mi guardo intorno con fare deciso, penso a
casa, amici, a un fiore reciso, e trovo in loro, forma, pace,
bellezza, cosi gli rivolgo la mia triste voglia d'amore, la mia
timidezza.
Sono.....
la goccia generata e non voluta
la lacrima che diviene sale.
Il periglio voce degli abissi
della profondità del mare.
Ma anche....
La conchiglia, bella e forte
capace di negare al tempo stesso
la voce della vita
e della morte.
Questo/a opera è pubblicato sotto una
Licenza Creative Commons.
Solo ciò che reca frutto é vero!
Questo ci impone l'urinaio
della mancata commiserazione.
Così é che
del decesso del funambolo,
resta solo
la
caduta!