Io ho la abitudine di dire quello che penso.
Se non lo faccio è perché non mi interessa quello che leggo, comprese le continue allusioni, le illazioni e persino le offese.
Non mi importa nulla di niente e nessuno.
Chi conta per me, conta altrove e non qui.
Io non "uso" nessuno per esprimere i miei concetti e il mio disappunto. E il tentativo tentacolare, uno stillicidio giornaliero, di infilarmi in questioni che non mi riguardano é più squallido del resto. Non parliamo delle cose personali scritte in bacheca da egotiche deliranti che hanno sostituito la loro identità reale con quella virtuale, in cui ho avuto la disgrazia di imbattermi.
Dovrei dire, e in vero lo ho pensato, che provare quello che si fa provare agli altri, a volte sarebbe pure giusto. Ma non lo dirò e continuerò per la mia strada come ho deciso da tempo, libera di commentare e mettere un like dove mi pare e dove mi piace. In questo ci vedete strategie e congiure? Ho letto di guerre mediatiche e di altre cose ridicole e patetiche. I problemi sono più seri del previsto.
O forse no. Si parla addirittura di branco, mutuando una terminomlogia da fatti di cronaca e da vicende delittuose, nel contesto virtuale, per un pugno di likes o per antipatie personali. Questo è davvero immorale e vergognoso
La realtà virtuale è diventata più reale del resto.
Il mondo è bello perché è vario.
E dunque circolate
Ed è bello soprattutto perché ci consente di allontanarci da ciò che non ci è piaciuto e si è imbattuto sul nostro cammino.
Ma ci vorrebbero educazione ed eleganza per non imbrattare pagine e pagine. E poi continuiare, continuare, per avere l'ultima parola e tentare di recuperare una credibilità che viene smentita quotidianamente con le invettive da una bacheca che è un campo minato, oltre che una rottura di scatole.
Lasciatemi stare please, e se non ci riuscite me ne farò una ragione.
Io ballo da sola e da sola dico, penso e mi difendo. E da sola me ne frego.
E se a volte vi leggo in anonimo é perché non mi deludete mai e non cambiate mai. Avete bisogno sempre di un nemico immaginario da demonizzare. Sono 10 mesi di persecuzione combinata e coordinata nel vostro popolo di fakes.
Ormai questo spazio è vostro e se vi piace così tanto e se conta così tanto um motivo ci sarà.
Ci sarebbe da meditare...
I likes sono libertà di manifestazione, nascono per quello, ma se diventano uno strumento per controllare, ed altro, questo posto non ha più senso.
Se in questo ci vedete una lagna o una scusa di qualsiasi modo e misura, per continuare a fare le vittime, mentre siete carnefici, si pone un problema di onesta intellettuale che non vi appartiene.
Adesso il problema è dimostrare agli altri che siete migliori di chi vi molesterebbe? Convinte voi, ma avete fatto e fate lo stesso e continuerete. Lo fate da anni.
Quanto a responsabilità uno 'sguerdo" leale le individuerebbe realmente e non sono oltre voi stesse.
Le cose serie lasciamole alle cose serie. Questo vale del resto per chi ha una vita altrove e non vive il virtuale come una ossessione e come la sua vera identità e reale immagine.
Prendetevi tutti i likes che volete, ma chi se ne frega. Ma non permettetevi di offendere chi li mette dove non vi piace.
Non c' è miseria peggiore di voler sembrare quello che non si è. Ognuno può, ne ha il sacrosanto diritto, inventarsi una dimensione fantastica, da ponti e terrazze immaginarie, ma nel momento in cui la usa per offendere chi vive la vita reale, con sacrifici e problemi, è indecente e meschino. Si perde l'umanità per diventare avatar carichi di finti orgogli feriti e presunzione reale.
Quella giuridica, credimi, per evitare patetiche figuracce, lasciamola ai tribunali, dove mi auguro caldamente che le vostre istanze, ove sussistano le lesioni, potranno trovare ristoro per le terribili offese e gli ingenti danni che continuamente lamentate. Altro che lagna!
E qui mi taccio.
Bye.
