Vento e sole. E una pagina da sporcare di vita. Vivo di sensazioni e non sbagliano mai. Dovrei imparare a rispettarle ed a seguirne il divenire. Impregnano i sensi e l'anima e devo lasciarmi andare nel loro flusso. A volte, anzi sempre, servono periodi densi e confusi per vedere tutto meglio. Oltre i giochi di ego. E perdonarsi. E perdonare. Incautamente configgiamo con le vite altrui. E poi...e ho imparato che spesso contestiamo agli altri i nostri più grandi limiti.
Profilo BACHECA 459
Mi hanno regalato un libro di poesie. Mi piace tanto leggerne. Mi sembra di entrare in punta di piedi in un mondo intimo ed ovattato. E mi faccio piccina di fronte al dono dell'altrui sentire, scandito in un modo che lascia colare l'anima. Non si tratta di un regalo comprato per me. Mi hanno scorta a guardare quel libro e me lo hanno subito offerto. E questo lo rende ancora più prezioso perché è impregnato della vita e del tempo di chi me lo ha donato e che ama i suoi libri, come piccoli tesori. Lo ha scelto, letto, tenuto e conservato nel suo mondo, fino a quel momento. Ho sempre avuto tanti libri sul mio comodino contemporaneamente, con estremo disappunto di mia madre un tempo, e degli altri poi, ma questo lo tengo nel cuore. Oltre che nella pila traballante sul comodino.
Nella prossima vita devo ricordarmi di rinascere ordinata.
Sarebbe bellissima una succursale di mutuo soccorso. Così che se qualcuno stesse male attingere un pezzetto di comprensione da una tasca gigante. Magari segreta. Sarebbe un albero immenso in cui rifuggiarsi con radici possenti e rami verso il cielo. Lo stesso che non ricordiamo mai abbastanza di guardare. Sì. Abbracciami, appena puoi.
345 post...e chi li ha visti mai? In genere cancello tutto. Apro e chiudo profili. Credo che solo distaccandosi dalle cose le si veda per quello che sono. Forse il Segreto dei segreti (praticamente l'acqua calda) è aprirsi agli altri, alle piccole cose, ad ogni tipo di viaggio e di conoscenza. Noi oltre noi. Come ogni verità è davvero banale ma fa bene.
Ho voglia di mare...
Per assurdo le menzogne fanno più male quando si mente alla mente. Persino più che al cuore. Perché evidenziano la arroganza di pensarsi migliori.
Non era previsto. È capitato.Ho incontrato la primavera. Ho riempito i pugni e la ho nascosta nelle tasche. Così per caso.
E poi il muro. Lo senti e non è contro. Lo senti e ti appoggi. Ci sono cantucci che concedi alle tue fragilità. Poi il mondo è altrove. E tu sei in entrambi. E ci ritorni perché dentro i tuoi segni implorano una carezza. Ed è difficile. Sai solo usarti e abusarti. In quel piccolo mare segreto. Ed è molto più facile che amarti. Perché dovresti fermarti e il punto 0 è una utopia tascabile. Un morso al pane appena sfornato, brucia ma fa bene e ricopre la mente con il suo odore e di nostalgia. Domani sarò migliore. Ma domani è adesso e io non lo so come sono e quel mare non basta. E il muro graffia ma rassicura e ci adagio la versione peggiore di me. La migliore è sdraiata in un campo di papaveri. Non ho niente di più che me stessa.
Notte che non passa mai...e senti tutto così dannatamente ostile. Il soffitto da ricamare con i pensieri e la luce amica di un lampione. Non scorre, come una clessidra inceppata. Vorresti arrenderti ma non riesci.
La faccenda si fa seria...
i miei deliri fanno tanta compagnia.
Non ho buoni sentimenti.
Non sono buona.
Non sono generosa.
Non ho dignità.
Metteteci tutto il resto.
Sono peggio di voi.
Fatevene una ragione.
E poi però andatevene a fanculo.