Spavalda la bellezza di una luna gigante. Sfacciata e luminosa. Eppure lei è sempre stata. Nonostante noi. Incapaci di alzare gli occhi al cielo. Come se contemplare non fosse previsto. Eppure dovrebbe essere la regola.
Profilo BACHECA 459
E poi imparare a mettere distanza. È il modo migliore per dominare le assenze. Solo la dolcezza autentica e ruvida mi seduce. Perché sono convinta che le cose accadano. Nonostante i nostri sogni.
Lancio schizzi e schegge di pensiero ma detesto gli incompiuti.
Trovo così eccitante intuire e soprattutto intuire una mente. Un lieve gioco di tende tra i pensieri.
E negli eccessi si annidano i più temibili limiti. Questo è uno strano momento della mia vita; rifuggo ogni banalità ma a tratti mi ci infilo dentro per perdermi. Un tempo credevo che perdersi fosse la via migliore per ritrovarsi. Oggi credo che perdersi sia solo perdersi. Senza effetti e senza trucchi, guardo il mondo ad occhi nudi e a mani nude lo descrivo.
Alcune sensazioni diventano segni.
Perché a volte cercare l'essenziale richiede saper fare "tabula rasa". E anche cercare ciò che non lo è. Una autentica leggerezza. Facciamo scelte continue, anche inconsapevoli.E spesso siamo molto più veri propria in quella inconsapevolezza.
Ed è tutto così chiaro. E lo è sempre stato. Non puoi costringere gli altri ad essere come vuoi. Puoi solo cercare di allontanarti.E di comprenderti.
Mi piacerebbe per una volta una sorpresa. Una cosa per me, tutta per me. Solo per me. Un tempo le chiamavo cose bellissime. E adesso pure. Non sogno molto. Magari intitolarmi una strada, o una piazza. Anche solo auna pizza. Insomma avrei bisogno di uni spacciatore di cose bellissime. Anche in abbonamento con rate e interessi. Pago bene...
Perché se la vita è grigia, te la colori!
E come dice il mio nipotino: "vuoi un peluche? Te lo compri!"
Ho coltivato un carattere orribile, con impegno e dedizione. Pochi bilanci, solo qualche ullala! Una birra in riva al mare nel cuore della notte. Ecco cosa ci vorrebbe. E un rettangolo di estate, con tante stelle sfuse. Solo il mare mi raccoglie. A volte mi incanto ad osservare i suoi baci alla riva, mai uguali, e nuove conchiglie a rotolare sulla sabbia. Quel lieve slegarsi delle onde per ritornare. Alcune solitudini sono essenziali. Come verità conficcate a caso nelle vite. E forse è quello il destino. Fino a configgere con i sogni. Oltre ogni prevedibile rischio. Ed è solo il dolore che ci ricorda di essere vivi.