Ciao Matteo.

Nella vita ho smesso di fare tante cose, perché non ero abbastanza bravo.

È bastata una canzone e ciò che mi sembrava sepolto per sempre nelle pieghe della memoria è improvvisamente riemerso.

Spesso siamo indotti ad associare l'incredulità ad eventi straordinari, miracolosi, eppure, il più delle volte, basta girarsi indietro per trovare incredibile ciò che fa parte del nostro passato.

Li guardo e mi sorprendo a sorridere. Ripenso a quando avevo la loro età e la vita mi sorrideva o sembrava farlo. Vedo l'amore nei loro occhi, la fiducia, l'attesa. Il cuore si riempie di gioia perché la vita, nelle sue piccole meraviglie quotidiane, si ripropone incessantemente come le onde del mare, vincendo ogni bruttura. Ci sarà sempre un domani, anche quando non sarà il nostro. Ci sarà sempre qualcuno a raccogliere inconsapevolmente il nostro testimone, a realizzare quel progetto che fu anche il nostro. Qui o dall'altra parte del mondo, perché la vita è enormemente più grande di ciò che i nostri occhi possono vedere.

Ho vissuto tanto distrattamente, da essermi perso il momento in cui dalla promessa del futuro sono passato al rimpianto del passato.

C'è tanta bellezza intorno a noi! Il peccato più grande è darla per scontata.

Il tempo è ingannevole: quando lo affronti, scorre via leggero, ma quando ti fermi ad osservarlo, volgendoti indietro, ne avverti tutto il peso.

Pensiamo che la vita debba essere chissà cosa e invece, il più delle volte, è semplicemente vita.

C'è qualcosa di noi che ruota intorno ad un punto fermo, come se l'evento che lo rappresenta eserciti sulla nostra vita un'attrazione gravitazionale. Normalmente in fondo a quel buco nero si nasconde un rimpianto.