Ti penso è inevitabile...mi ricordo del tuo odore, della tua voce..e delle tue mani..

ho avuto paura di innamorarmi..di soffrire...dell'abbandono...ti ho dato solo il peggio di me...

Sono ancora la pantera nera...solitaria...sul mio albero...ogni volta che ricordo...è come se quella cintura mi stringesse la gola...

Sei nella mia anima...ancora...sorrido arricciando il naso...per te creatura..

Ora che è capovolta la clessidra, che l'avvenire, questo caldo sole, già mi sorge alle spalle, con gli uccelli ritornerò senza dolore a Bellosguardo: là posai la gola su verdi ghigliottine di cancelli e di un eterno rosa vibrano le mani denudate di fiori.

Oscillante tra il fuoco degli uliveti, Brillava Ottobre antico, nuovo amore.Muta, affilavo il cuore al taglio di impensabili acquiloni (già prossimi, già nostri, già lontani):aeree bare, tumuli nevosi del mio domani giovane, del sole.