Profilo BACHECA 255
Ci auguriamo buongiorno, buon anno, buona settiimana, ecc.., come se il tempo potesse di per se stesso portarci qualcosa. Diceva Benjamin Franklin, noto scienziato e politico statunitense, che su dieci cose positive almeno otto era lui a provocarle.
Quindi, auguriamoci sempre il buono, bello, il meglio, ma subito dopo ricordiamoci di rimboccarci le maniche: il solo modo utile per trasformare i desideri in sogni e questi in realtà.
Benedetto XVI teneva omelie e discorsi sempre troppo impegnativi, impossibili da ridurre in due frasi per farne una notizia giornalistica. Questo creava spesso equivoci, come quello di Ratisbona, che qualcuno era sempre pronto a cavalcare.
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(detto in tv da un giornalista RAI)
Caro Gesù,
Tu sei Re, lo riconosciamo, Re dell'Universo, Re del Tempo e della Storia, ma noi da tempo siamo diventati repubblicani, quelli della "cosa di tutti", che abbiamo derubricato a "cosa di nessuno".
In quanto repubblicani, rifuggiamo la monarchia e, fedeli al malcostume di gettare il bambino insieme all'acqua sporca, abbiamo ripudiato anche Te.
Stranamente, però, dovrei dire ipocritamente, ma è opportuno mantenere un minimo di carità, dopo averti scacciato dalle nostre vite, ti riportiamo in auge, ma solo quando serve per incolparti di tutto ciò che va male.
Tu non reagisci, continui a lasciarti tosare, a restare in silenzio, a non aprire la tua bocca, e la nostra presunzione ci fa leggere questo come un segno della nostra onnipotenza, del nostro imperio, perfino su di Te.
Perdonaci, Signore, ed aiutaci a capire che la tua pazienza è uno dei più meravigliosi segni della tua Misericordia e non di impotenza.
Perciò, lascia che anch'io Ti rivolga l'invocazione che nell'odierno brano del Vangelo ti rivolge il malfattore: "Gesù, ricordati di me".
Gesù, Dio mio, mio Re, mio Redentore, abbi pietà di me. Amen.
Non è affatto vero
che puoi fare tutto ciò che vuoi:
prova a baciarti il gomito!