Vieni qui
Guarda quanti puntini luminosi, vieni qui
Ci accoccoliamo a terra incollati in posizione fetale con il naso in su “a rimirar le stelle”
Brillano come diamanti alla luce di invisibili candele
Quanto siamo lontani da loro e dal caos del giorno,
pieno di affanni umani che ora appaiono ridicoli sotto quel manto nero
punticchiato di energia e materia
Hai un fremito, senti freddo?
Hai ancora qualche paura da esorcizzare?
O semplicemente vuoi che ti stringa più forte?
Non rispondi, le parole non bastano a spiegare l’esperire di una vita
Una stella brilla più di altre, sembra ammiccare, volerci dire qualcosa … ma cosa?
Il mio avambraccio è proprio sotto i tuoi seni gonfi,
l’animale non si ferma neanche dinanzi il puro spirito,
la mancanza di forma non è un problema che lo possa riguardare
Ora sento freddo anch’io, non è la brezza marina, viene da molto più lontano,
da un sottile malessere che ti prende per mano e ti porta al di là delle illusioni
Un uccello scuro passa leggero, senza fretta,
riesce a coprir le stelle per un attimo che sembra eterno
Dimmi qualcosa,
dimmelo ora,
prima che il tempo passi
e l’ora diventi adesso
e il poi diventi oggi consumando gli anni
come una fornace famelica, un altoforno infernale
La terra porta a termine un altro giro, il sonno si abbatte sui nostri occhi,
il mondo reale sfuma nell’irrealtà di un sogno
Sogniamo di guardar le stelle e di stringerci forte,
di parlar di noi senza proferire,
di amarci senza toccarci,
di illuderci ancora una volta
e sia …