Accapo
Ho cercato a miglia e miglia di distanza,
ho girato tra le ombre più oscure,
nella mia stanza,
all’interno delle mie fessure,
nelle pieghe delle mie paure,
nei sogni più profondi,
nei mille affondi quotidiani,
nel cavo delle mie mani,
tra i cartocci, i mille fantocci,
tra gli insuccessi dei miei approcci.
Ho arrancato nelle salite più dure,
nelle illusioni più pure,
sdraiato sotto un ponte,
comandante dritto al fronte.
Ora ho abbassato il capo,
arreso, punto e accapo.