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Innanzitutto scusatemi se avete visto la mia mezzafaccia intrusa nei vostri spazi. Non stavo spiando con intenti peccaminosi (a meno che non siate state ritratte in pose evitiche), ma si tratta solo di un abuso del tasto "esplora" alla ricerca di impressioni, sensazioni, stimoli e storie per la mia vita annoiata ma densa di curiosità.

E per il perché DOVETE visitare il mio BLOG, è molto semplice... poiché la pantagruelica misantropia transita nei meandri della psiche urbana ed inurbana, e perché no anche suburbana, non potevamo (pluralia maiestatis) transigere nel trattare argomenti che a prima vista sembrano messi a fuoco, ma a seconda vista puzzano di bruciato. Malgrado l'inaspettata sottigliezza delle trasparenti parole che ingarbugliano e molestano una pax mentis improponibile per l'ascesa caustica di menti sottonaturali, ambiti personaggi della storia patria e della letteratura pleonastica ed onanistica decifrano nelle squallide teorie di parole infingarde, una sottocultura democraticamente eletta all'interno dei più spietati bordelli di Caracas. Inalienabile è anche la sottomessa dichiarazione di insigni giornalisti che, spinti dalla curiosità di venire a conoscenza delle più transeunte ed integre dichiarazioni dell'autore, hanno smaldestrato inclite sicumere, anzi brofferemmo dire spalettati drumizi in mezzo a scorfinevoli drumissioni. Molerrare forse? Mi trassiene un orrifigio morrido senanco rifussionato tra le sdegole della Prassilandia. Vi doresserete forse se i drumizi incrisciassero le sermi rudenti? Si, casete sertone! Trasate orlunque nei sotti mirtevoli dei vergizioli strulli. Aledate sinta protustarie che inergoli solliti e queturevoli stanzi morreranno infrigoli murfilli nani.

Chiaro no?