Ehi, corregionale che tiene il profilo chiuso, saggiamente, mentre dovrebbe aprire un po' il cervello, che eri tu lo avevo immaginato, che sei un fake anche, mentre tu non hai capito molto e magari sei la volta buona in cui non lascio correre.
Profilo BACHECA 15
Come nella natura stessa di una persona che abbia raggiunto un equilibrio tra natura e cultura.
Tratto da Namiko e i giardini di Kyoto. Passioni personali.
Di stagioni non preventivate e Inverni dentro più che fuori.
L'immagine è tratta da Pexels, sito di foto gratuite. Le parole del blog, quelle sono mie.
A me il Natale piace, e faccio sempre fatica a capire chi se ne duole puntualmente ogni anno, seguendo quella specie di moda in cui lamentarsi sembra avere più appeal del dirsi coinvolti e contenti.
Deve essere l'ennesima declinazione della tendenza umana a semplificare le cose riducendole alla pochezza e alla faciloneria, che richiedono sempre meno impegno e c'è minor rischio di sbagliare.
Che dire, alla luce di quanto detto quello che spero è che riusciate a nutrire il vostro pensiero critico di consapevolezza e riflessioni personali, che la felicità è alimentata anche dal saper pensare con la propria testa.
"Non andartene docile in quella buona notte,
i vecchi dovrebbero bruciare e delirare al serrarsi del giorno;
infuria, infuria, contro il morire della luce.
Benché i saggi conoscano alla fine che la tenebra è giusta
perché dalle loro parole non diramarono fulmini
non se ne vanno docili in quella buona notte...
Gli austeri, prossimi alla morte, con cieca vista accorgendosi
che occhi spenti potevano brillare come meteore e gioire,
s'infuriano, s'infuriano contro il morire della luce.
E tu, padre mio, là sulla triste altura maledicimi,
benedicimi, ora, con le tue lacrime furiose, te ne prego.
Non andartene docile in quella buona notte.
Infuriati, infuriati contro il morire della luce."
Mi è tornata in mente, merito di Interstellar il fatto di conoscerla, pensando a quanti si mortificano pensando, per quella educazione all'umiltà e alla verecondia, che sia disdicevole persino ambire alla felicità. E invece dovrebbero amare loro stessi e gloriare la loro ricerca della felicità. E non c'è niente di egoistico o deplorevole visto che, in fondo, solo chi fa felice se stesso, può davvero fare felici gli altri.
Un articolo perfetto, scritto per raccontare il mio fumetto preferito, preferito perché intelligente, divertente e, a volte, tenero.
https://ilmiolibro.kataweb.it/articolo/scrivere/207968/calvin-hobbes-il-salinger-del-fumetto-che-incanto-lamerica-e-poi-spari/
Ieri pensavo alla verità, a quelli che ignorano una persona non perché non sappiano gestire quella persona, ma perché non in grado di gestire loro stessi in relazione a quella persona, in relazione alle cose che dice loro, alla necessità di considerare quanta verità ci sia in quanto si sentono dire.
C'è una frase che mi piace tanto, nella versione originale il riferimento era alla vecchiaia, ma dal mio punto di vista anche la verità non è roba per ragazzine.
E mi fa sorridere che tutti la chiedano, la desiderino, vituperino ipocrisia e menzogna, e poi, messi davanti alla verità, cerchino di sfuggirle.
Ma il bello della verità è che è perfetta così, non è lasca, non lascia spazi vuoti attraverso cui far passare un'obiezione.
Certo, dall'altra la verità richiede consapevolezza, onestà verso se stessi, a volte è faticosa, ma quanto è vera la frase che la verità ci rende liberi.