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Mi descrivo

Complicata, selettiva, determinata, simmetrica, ottima disegnatrice, con la valigia sempre pronta e il passaporto consumato, interessata, interessante, bella come tante, spettinata sempre, trasparente, ingombrante, scomoda, inafferrabile. Forse pura illusione. Me.

Su di me

Situazione sentimentale

-

Lingue conosciute

Inglese, Spagnolo

I miei pregi

donna, amante, geisha, socio....senza timore di vivere senza un filo di trucco...

I miei difetti

perennemente in ritardo, lunatica, selettiva e rancorosa...donna a tutti gli effetti

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. LA NUTELLA...e.... LUPO ULULA' E CASTELLO ULULi'
  2. NON DARE RETTA AD UN BUON CONSIGLIO
  3. la delirante felicità incline alla malvagità.

Tre cose che odio

  1. LA MIA SPICCATA SENSIBILITA' CHE SI CONTRAPPONE
  2. AL TUO GRETTO MATERIALISMO MASCHILISTA.....
  3. LE PERSONE DALLA MENTE BIECA

I miei interessi

Vacanze Ok!

  • Spiagge incontaminate

Vacanze Ko!

  • Crociera
  • Passioni

    • Viaggi

    Musica

    • Rock
    • Jazz

    Cucina

    • Piatti italiani

    Libri

    • Diari di viaggio
    • Narrativa

    Sport

    • Sci

    Film

    • Thriller

    Libro preferito

    Ogni cosa è illuminata

    Meta dei sogni

    Africa equatoriale, Australia e Nuova Zelanda

    Film preferito

    Volver

    IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO...

    Io non vedo traccia di lupi. E neppure 'sto granchè di vizi, a dirla tutta io vedo tanti pseudo-ragazzotti in cerca di un po' di gratificazione a buon mercato: è così facile spacciarsi da uomo carico di responsabilità e impegni, tanto incompreso quanto sexy, stando al di qua di una tastiera. E' così facile risarcirsi, con quelle frasette smozzicate finto empatiche che appaiono sul monitor, di quell'ammanco narcisistico che la vita di tutti i giorni ci procura. E' così facile che poi uno ci crede davvero, crede davvero di essere ascoltato, capito, considerato. Desiderato addirittura. D'altra parte, la rete è piena di signore e signorine che non chiedono di meglio che sciorinare il proprio incantevole talento empatico: loro sì che sanno ascoltare, capire, considerare. E desiderare, fra le righe o sopra le righe, dipende. Mica come quelle mogli sempre nervose... No, niente lupi. Giochi di ruolo sempre uguali....strano che non ci abbiano ancora fatto un reality. No niente lupi, niente tradimenti, svago appunto.

    Quando la vita affatica e allontana - e lo fa spesso - la soluzione è lo svago?

    15 OTTOBRE 2008: SONO PIU' VIVA CHE MAI!

    Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia marcia, chi non rischia e cambia colore ai vestiti, chi non parla a chi non conosce.

    Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

    Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per seguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

    Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

    Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare, chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

    Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce.

    Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

    Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

    Questo sentimento popolare nasce da meccaniche divine , un rapimento mistico e sensuale mi imprigiona a te.

    Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri, non accontentarmi di piccole gioie quotidiane, fare come un eremita che rinuncia a se'.

    C'è tempo

    Dicono che c'è un tempo per seminare
    e uno che hai voglia ad aspettare
    un tempo sognato che viene di notte
    e un altro di giorno teso
    come un lino a sventolare.

    C'è un tempo negato e uno segreto
    un tempo distante che è roba degli altri
    un momento che era meglio partire
    e quella volta che noi due era meglio parlarci.

    C'è un tempo perfetto per fare silenzio
    guardare il passaggio del sole d'estate
    e saper raccontare ai nostri bambini quando
    è l'ora muta delle fate.

    C'è un giorno che ci siamo perduti
    come smarrire un anello in un prato
    e c'era tutto un programma futuro
    che non abbiamo avverato.

    È tempo che sfugge, niente paura
    che prima o poi ci riprende
    perché c'è tempo, c'è tempo c'è tempo, c'è tempo
    per questo mare infinito di gente.

    C'è tempo (segue)

    Dio, è proprio tanto che piove
    e da un anno non torno
    da mezz'ora sono qui arruffato
    dentro una sala d'aspetto
    di un tram che non viene
    non essere gelosa di me
    della mia vita
    non essere gelosa di me
    non essere mai gelosa di me.

    C'è un tempo d'aspetto come dicevo
    qualcosa di buono che verrà
    un attimo fotografato, dipinto, segnato
    e quello dopo perduto via
    senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata
    la sua fotografia.

    C'è un tempo bellissimo tutto sudato
    una stagione ribelle
    l'istante in cui scocca l'unica freccia
    che arriva alla volta celeste
    e trafigge le stelle
    è un giorno che tutta la gente
    si tende la mano
    è il medesimo istante per tutti
    che sarà benedetto, io credo
    da molto lontano
    è il tempo che è finalmente
    o quando ci si capisce
    un tempo in cui mi vedrai
    accanto a te nuovamente
    mano alla mano
    che buffi saremo
    se non ci avranno nemmeno
    avvisato.

    Dicono che c'è un tempo per seminare
    e uno più lungo per aspettare
    io dico che c'era un tempo sognato
    che bisognava sognare.

    Ivano Fossati

    04 AGOSTO 2009

    Scrivere la cronaca di un amore che uccide un altro amore significa provare a raccontare il momento in cui i sentimenti si confondono: il giorno in cui il desiderio e la paura, l'integrità e la colpa, la nostalgia e la voglia di scappare si ritrovano inspiegabilmente fusi dentro un unico corpo.

    Sparire dalla vita di un'altra persona significa tradire prima di tutto se stessi: alla fine, anche se sei innocente, scopri di aver fatto comunque del male ad un sacco di gente.

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