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Pensate che amare sia facile?

Essere in grado di amare è essere in grado di stare da soli, in una stanza senza nessuno che ti venga a consolare, perché l’amore vero non si può consolare.

Essere in grado di amare è non possedere l’altro, ma gioire della sua buona realizzazione senza competere.

Essere capaci di amare è non avere nessun potere sull’altro, è importante invece avere padronanza su noi stessi, rispettando i limiti, la giusta misura.

Essere in grado di amare è lasciare che l’altro sia.

È un processo faticoso che attraversa il proprio deserto, le proprie paure, le eredità che non possiamo scaricare sull’altro.

Amare è uscire dai ruoli cristallizzati del principe/ principessa, salvatore/ crocerossina, musa/ persona potente, vittima/ aggressore/ persecutore...

Si ama senza la pretesa di assicurazioni, di continue conferme, senza dare affinché l’altro dia il doppio.

Quanti sono in grado di amare ?

Lucia Chemello

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Io voglio credere

che prima o poi

tutto il veleno finirà le sue gocce

e rimarranno solo mani

che sanno accarezzare

e voci

che sanno chiedere scusa davvero.

Voglio credere che la cattiveria si spezzerà

come si spezza il ghiaccio sottile

quando il passo è troppo pesante,

che crollerà piano,

senza applausi,

senza rumore,

lasciando solo una stanchezza

e un silenzio nuovo.

Voglio credere che impareremo a distinguere

tra uno sbaglio e un colpo,

tra chi inciampa e chi spara,

tra chi fa male per errore

e chi lo fa per sport,

perché c’è ancora chi confonde la forza

con il disprezzo

e la paura

con il coraggio.

Ma io voglio credere

che tornerà l’arte di toccarsi

senza ferirsi,

che sarà più raro il cinismo

e più comune la cura,

che smetteremo di farci scudo con l’ironia,

di usare la rabbia come porta di servizio,

che cominceremo a guardarci meglio,

a sentire il battito degli altri

sotto la pelle distratta.

Voglio credere che ci salveremo

non in massa

ma a uno a uno,

con le mani sporche e il cuore intero,

che la bontà smetterà di sembrare debolezza,

che la gentilezza verrà rimessa in bocca ai forti,

che nessuno riderà più

di chi ama troppo,

che le parole torneranno a pesare,

a essere sacre,

che ci penseremo mille volte

prima di rovesciare il dolore

sulle spalle di un altro,

che torneremo a stringerci

non per bisogno

ma per scelta.

Quel giorno arriverà,

io lo so,

e sarà bellissimo.

 

Andrew Faber

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“Nascono legami che vanno al di là del contatto fisico, della vicinanza e della vista.

Percorrono strade invisibili, fino ad arrivare nella testa.

Si diramano in tante viuzze chiamate: comprensione, “ascolto”, telepatia, empatia, appartenenza.

Quello che trasmettono è paragonabile a un amplesso mentale, coinvolgono talmente tanto da riuscire ad appagare ogni mancanza tangibile.

E’ raro viverli ma, quando arrivano è bene farsi possedere, perché è molto facile conquistare un corpo, ma non altrettanto si può dire del cervello.”

M. Ayukawa

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Il tempo scorre, gli anni passano

e inevitabilmente invecchiamo.

Ma se comprendiamo che ogni giorno

è il giorno ideale e ogni momento

è il momento perfetto,

ci renderemo conto che

invecchiare è un privilegio.

Il segreto sta nel mantenere

la nostra anima giovane,

nel continuare a fare ciò

che ci è sempre piaciuto fare,

anche se ora dobbiamo farlo

con maggiore attenzione.

Il segreto sta nel sentirsi giovani,

nel non smettere mai di essere

ciò che siamo sempre stati,

nel non permettere al mondo

di dirci chi dovremmo essere,

nel non specchiarsi troppo,

nel danzare ogni giorno con la vita,

affinché la morte, quando arriverà,

ci sorprenda sorridendo.

 

Autore: Fernando García

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Ti consiglio di leggerlo quando hai tempo, con calma, per apprezzarlo appieno.

È un gioiello... di Jorge Luis Borges, scrittore e poeta.

"VALGO"

Ho imparato a vincere dopo aver perso tanto; dopo aver pianto tanto, il sorriso si è disegnato sul mio volto.

Conosco così bene il terreno che ormai guardo solo il cielo. Ho toccato il fondo così tante volte che, ogni volta che scendo, so già che domani risalirò.

Mi stupisco così tanto della natura umana, che ho imparato ad essere me stesso.

Ho dovuto sentire la solitudine per imparare a stare con me stesso e scoprire che sono una buona compagnia.

Ho cercato di aiutare gli altri così tante volte, che ho imparato a farlo solo quando mi viene chiesto.

Ho sempre cercato la perfezione, e ho capito che tutto è imperfetto come deve essere (incluso me stesso).

Faccio solo ciò che devo, nel miglior modo possibile, e gli altri facciano ciò che vogliono.

Ho visto tanti cani correre senza meta, che ho imparato ad essere una tartaruga e ad apprezzare il viaggio.

Ho imparato che in questa vita niente è certo, tranne la morte... per questo mi godo il momento e ciò che ho.

Ho imparato che nessuno mi appartiene, e ho imparato che resteranno con me finché lo vorranno e dovranno. Chi è veramente interessato a me me lo farà sapere in ogni momento e contro tutto.

Che la vera amicizia esiste, ma non è facile trovarla.

Che chi ti ama te lo dimostrerà sempre, senza bisogno che tu glielo chieda.

Che essere fedeli non è un obbligo, ma un vero piacere quando l'amore è padrone di te.

Questa è la vita... La vita è bella con i suoi alti e bassi, con i suoi sapori e i suoi insuccessi...

Ho imparato a vivere e a godermi ogni dettaglio, ho imparato dagli errori, ma non vivo pensando a loro, perché di solito sono ricordi amari che ti impediscono di andare avanti, poiché ci sono errori irreparabili.

Le ferite profonde non si cancellano mai dal cuore, ma c'è sempre qualcuno davvero disposto a guarirle.

E non sforzarti troppo, perché le cose migliori della vita accadono quando meno te lo aspetti. Non cercarle, sono loro a trovare te.

Il meglio sta accadendo...

Jorge Luis Borges

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«Quanto può durare un amore impossibile?

Un amore impossibile,

che ha avuto anche solo

un istante di possibilità,

ma per qualche normalissimo e sadico

o assurdo e inevitabile motivo,

non può svolgersi, non può viversi,

un amore che è, ma non può esistere,

un amore che non ci sarà mai tempo

a scalfire, né abitudine a spegnere.

Il guaio, meraviglioso e terribile guaio,

è che basta anche solo un attimo

per creare un ricordo,

e ciò che sopravvive alla dimenticanza,

è destinato, o forse dovrei dire

condannato, all’eternità.

Un amore impossibile,

è possibile che resista a tutto,

anche ad altri amori,

perché lascia sempre intatto il desiderio

che brilla nel ricordo,

e nel ricordo si ama davvero,

forse anche di più.

Quanto può durare un impossibile?

Un vero amore impossibile, è per sempre.»

 

Robert James Waller

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L'avevo capito subito sai?

Mi sono bastate poche semplici parole e qualche battuta per non avere dubbi che tu eri diversa.

Diversa da tutte. Proprio come una lettera scritta a mano in tanti post virtuali.

Tu, capace sì di donarti tutta,

ma anche di chiuderti a riccio

per una parola sbagliata.

Hai la paura dentro e, col sorriso,

vuoi celare quella malinconia dagli occhi.

No, tu non sei fatta per stare con chiunque.

Sei tanto, sei troppo.

E mi piaci tanto e mi piaci troppo.

Non sei da mezze misure tu.

Ami in un modo devastante

oppure ignori qualsiasi uomo ti si avvicini.

E io ti temo sai?

Perché io, dopo il primo "ciao",

l'avevo capito che, di una come te, ci si può ammalare per sempre.

 

Claudio Del Pizzo

 

 

 

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La domanda senza risposta

 

Ho guardato l’amore da mille altezze,

come un falco che scruta la terra in cerca di senso,

l’ho visto mutare, cambiare volto,

come la luna che si vela dietro le nubi del tempo.

L’ho riscoperto in silenzi mai compresi,

negli occhi di chi passa e non resta,

nelle notti in cui il cuore scriveva il tuo nome

sopra lenzuola stropicciate d’insonnia.

Ho scritto poesie che parlavano di te

senza mai riuscire a dire davvero chi sei.

Ogni verso era un passo nel buio,

un graffio lieve su una porta che non si apriva.

Sono un uomo che cammina in un deserto d’amore,

la sabbia sotto i piedi è fatta di sogni spezzati,

ogni miraggio è il riflesso del tuo sorriso,

ogni granello, un ricordo che brucia e consola.

Sete.

Sete di te, di una carezza, di un abbraccio sospirato,

di quella voce che dice piano:

“Sono qui, andrà tutto bene.”

Eppure annego.

Nel mare infinito delle attese,

in onde fatte di “forse”, di “chissà”,

e resto a galla aggrappato a parole mai dette,

a promesse scritte solo nei miei pensieri.

Tu sei la mia oasi lontana,

il sogno che mi tiene in vita sotto il sole cocente

della speranza che non muore,

anche quando tutto in me grida resa.

Scrivo,

scrivo perché è l’unico modo che conosco per starti vicino,

per cucire con l’inchiostro la distanza che ci separa,

per immaginare che i miei versi ti trovino,

che ti portino qui,

dove il tempo non ha paura e l’amore può fiorire.

Scrivo di te,

di noi che non siamo, ma potremmo essere.

Scrivo di felicità come se potessi inventarla,

di un futuro dove la tua mano incontra la mia,

e il mondo si ferma, anche solo un istante.

Perché forse l’amore è proprio questo:

una domanda che non ha risposta,

ma che continuiamo a fare,

a occhi chiusi,

con il cuore spalancato.

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Una donna chiese a un saggio...

Con chi devo stare?

Il saggio rispose:

Resta con chi ha spazio per te nel suo cuore, perché lo spazio nel suo letto te lo offre chiunque.

Resta con quella persona che senza toccarti, ti fa sentire tutto...

Resta con chi conosce la versione peggiore di te e invece di andarsene, resta e ti aiuta ad essere migliore.

Resta con chi continua a cercarti e a conquistare, anche se ti ha già.

Resta con chi non senti il bisogno di controllare il cellulare.

Resta con chi scrive nella tua anima, ciò che lascia sulla tua pelle.

Resta con chi si innamora delle tue tristezze, ferite e cicatrici. Che del sorriso, dello sguardo e del corpo, chiunque si innamora.

Resta con chi ti pensa ogni minuto, ti desidera ogni secondo, e ti fa ridere ogni istante.

Resta con chi è con te per quello che sei, NON per quello che vuole che tu sia...

Resta con chi capisce la tua follia e non vuole cambiarla.

Resta con chi ti vuole nel male, perché nel bene lo fa chiunque.

Resta con chi è capace di fare l'amore con te, ridere senza pietà e vivere senza paura.

Resta con chi ti fa sorridere a tutte le ore, ti fa spazio nella sua giornata e senti la tua mancanza sempre.

Resta con quella persona che non può stare un giorno senza parlarti.

Resta con chi ti fa sentire speciale.

Resta con chi è capace di toglierti le paure senza che tu glielo chieda, e sappia toglierti i vestiti senza che tu te ne accorga.

Resta con chi ti dà diversi motivi per sorridere e nessuno per soffrire.

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Perfetta per te

 

Potresti non essere il primo a sfiorarle la pelle,

né l’ultimo che il suo cuore trattiene.

Ha amato già, ha vissuto ferite,

ma se oggi ti ama, che importa il prima o il poi nella sua vita?

Non è la musa di un sonetto immortale,

né l’eco costante del tuo pensiero abituale.

Ma se ride con te anche solo una volta,

se i suoi occhi brillano e il mondo si volta,

allora trattala come un dono, un mistero,

che nessuno ha il diritto di cambiare davvero.

Lei non è perfetta — ma nemmeno lo sei tu.

E insieme non sarete mai una favola senza tabù.

Ma se ti fa pensare, se ti confonde,

se ti mostra le sue fragilità profonde,

allora restale accanto, senza catene,

e amala con tutte le tue vene.

Non chiedere ciò che non può dare,

non pretendere che sia ciò che vuoi immaginare.

Ma apprezza ogni gesto, ogni silenzio parlante,

ogni verità che ti dice tremante.

Perché darti il cuore è un atto di fede,

una resa dolce, che non chiede mercede.

Non ferirla con mani distratte,

non cambiare il suo essere in mille notti sbagliate.

Sorridi quando la vedi danzare,

urla se il fuoco ti sa far bruciare.

Ma quando non c’è, senti la sua mancanza

Come l’eco di una struggente speranza.

E se un giorno ti ama, non farlo a metà.

Non cercare la perfezione che mai arriverà.

Perché in questo mondo, fatto di sogni e difetti,

non esistono ragazze dai contorni perfetti…

ma ce n’è una, soltanto una,

che è perfetta per te, sotto ogni luna.

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