Questa mi ha fatto molto sorridere e la trovo bellissima.
Il mio libro di chimica afferma
che quando ti ho visto per la prima volta
il mio sistema nervoso
ha trasmesso segnali in codice al mio cervello
Poi la mia ghiandola endocrina
ha emesso ormoni di ogni tipo
e li ha inviati come messaggeri ai miei sensi
che si sono infiammati.
Quello stesso libro rettangolare e rosso dice:
Se siamo innamorati
è grazie all’endorfina
e dovrei ringraziare anche
il testosterone e la luliberina,
soprattutto non bisogna dimenticare la dopamina,
questa astuta che sussurra al mio orecchio:
«cerca la fonte del piacere!».
«cerca la fonte del piacere!».
Un cocktail erudito,
ecco cos’è il colpo di fulmine,
una reazione biologica
un fiotto di sangue nelle vene
una corrente elettrica tra le cellule
e un po’ di magnetismo.
La norepinefrina per la mancanza,
e per inturgidire i seni;
la feniletalamina per dilatare le pupille
e far tremare la mano nella mano
ah, dimenticavo:
l’ossitocina per l’attaccamento,
la serotonina per vincere la noia...
che invenzione diabolica!
È per questo che non tollero
altri uomini se non te.
I meccanismi sono semplici,
assicura il mio piccolo libro:
dei feromoni di un certo tipo,
rilasciati dal corpo al primo contatto,
eccitano la materia grigia
e producono languore
che diventa attrazione soggiogante
poi disturbo funzionale,
poi ossessione compulsiva,
poi bisogno organico, assuefazione, avvelenamento
e questo avvelenamento-dichiara la chimica-
questo avvelenamento è l’amore.
E= mc²
dice la fisica a sua volta,
e se ti trovo meraviglioso
senza pari
e non vedo né difetti né debolezze,
è perché la relatività regna nell’universo,
e la relatività,
così come l’avvelenamento,
è l’amore.
Cliniche e laboratori,
cifre e tomografie
esaminano i fenomeni della gelosia e dell’adulazione,
studiano il fascino e la seduzione,
decifrano i segreti della passione
e le ore passate a contemplare
il maledetto telefono aspettando che suoni,
e il mistero della gola quando si restringe,
e il desiderio ardente che incendia i vestiti
e questa sensazione inebriante di fluttuare.
Adrenalina,
tutto è adrenalina amore mio:
la vera romantica è la testa,
affermano i radiologi,
ed è nel cranio,
non dal lato destro del petto,
che nasce l’amore.
I miei affidabili libri scientifici,
le mie enciclopedie e i riferimenti,
attestano che non c’è motivo di meravigliarsi,
che è tutta una questione di geni, di dosi, equazioni e formule.
Ossia, non c’è motivo di stupirsi,
eppure quando ti guardo
quando sento il cuore nel tuo cuore
fino all’infinito,
come cerchi immortali sulla superficie di un lago,
e quando da questi cerchi appare il tuo nome,
il tuo nome e nessun’altro,
senza dubbi né paure
senza spiegazioni né analisi:
vita data e vita ricevuta
con la naturalezza di
un fiore selvaggio che cresce
senza volontà di alcun essere,
quando dormo in te, albero che dorme in un albero,
e in un rito di dati, ti offro
tutti i giorni tutto il mio essere;
In quel momento, dico,
è questo
e solo questo
l’amore.
(J. Haddad)