Profilo BACHECA 160
RISCHIARE di Rudyard Kipling
(Nobel Letteratura 1907).
«Ridere è rischiare di apparire matti…
Piangere, è rischiare di apparire
sentimentali…Tendere la mano,
è rischiare di impegnarsi…
Mostrare i sentimenti, è rischiare
di esporsi… Far conoscere le proprie
idee e i propri sogni, è rischiare di
essere respinti… Amare, è rischiare
di non essere contraccambiati…
Vivere, è rischiare di morire…
Tentare, è rischiare di fallire…
Ma noi dobbiamo correre il rischio!
Il più grande pericolo nella vita
è quello di non rischiare.
Colui che non rischia niente…
non fa niente… non ha niente…non è niente!»
Il cuore spezzato, John Donne
Completamente pazzo è colui
che dice di essere stato innamorato un’ora.
E non perché l’amore declini così presto
ma perché in minor tempo può divorarne dieci.
Chi mai mi crederà se io vi giuro
che quella piaga mi è durata un anno?
Chi mai di me non riderebbe
se affermassi di aver visto una fiasca di polvere
bruciare un giorno intero?
Ah che balocco è un cuore
una volta caduto nelle mani dell’amore!
Tutti gli altri dolori fanno posto ad altri dolori
e solo un po’ ne chiedono per sè.
Essi vengono a noi, ma Amore ci trascina
ci inghiotte e non mastica mai!
A causa sua, come da palle incatenate
intere schiere muoiono.
Egli è il tiranno luccio
e i nostri cuori sono pesciolini.
Se non fosse così
cosa avvenne del mio cuore quando ti vidi la prima volta?
Portavo un cuore entrando nella stanza
ma uscendo dalla stanza non lo avevo più.
Fosse andato da te, lo so bene,
il mio cuore forse avrebbe insegnato al tuo cuore
a mostrarsi verso di me più pietoso.
Ma l’amore, ahimé, al primo soffio
lo infranse come vetro.
Eppure nulla può accadere al nulla
né alcun luogo può essere vuoto.
Per questo penso che il mio petto
conservi ancora quei frammenti
benché non siano più uniti.
E così come ora gli specchi infranti
mostrano centinaia di volti minori,
così i frammenti del mio cuore possono
scegliere,
desiderare
e adorare
ma dopo un tale amore
non possono più amare.
The Broken Heart
He is stark mad, who ever says,
That he hath been in love an hour,
Yet not that love so soon decays,
But that it can ten in less space devour;
Who will believe me, if I swear
That I have had the plague a year?
Who would not laugh at me, if I should say,
I saw a flask of powder burn a day?
Ah, what trifle is a heart,
If once into Love’s hands it come!
All other griefs allow a part
To other griefs, and ask themselves but some,
They come to us, but us Love draws,
He swallows us, and never chaws:
By him, as by chain-shot, whole ranks do die,
He is the tyrant pike, our hearts the fry.
If`twere not so, what did become
Of my heart, when I first saw thee?
I brought a heart into the room,
But from the room, I carried non with me;
If it had gone to thee, I know
Mine would have taught thy heart to show
More pity unto me: but Love, alas,
At one first blow did shiver it as glass.
Yet nothing can to nothing fall,
Nor any place be empty quite,
Therefore I think my breast hath all
Those pieces still, though they be not unite;
And now as broken glasses show
A hundred lesser faces, so
My rags of heart can like, wish, and adore,
But after one such love, can love no more.
Prometti a te stesso
di essere così forte che nulla potrà disturbare la serenità della tua mente.
Prometti a te stesso
di parlare di bontà, bellezza, amore ad ogni persona che incontri;
di far sentire a tutti i tuoi amici che c'è qualcosa di grande in loro;
di guardare il lato bello di ogni cosa e di lottare perché il tuo ottimismo diventi realtà.
Prometti a te stesso
di pensare solo al meglio, di lavorare solo per il meglio, di aspettarti solo il meglio,
di essere entusiasta del successo degli altri come lo sei del tuo.
Prometti a te stesso
di dimenticare gli errori del passato per guardare a quanto di grande puoi fare in futuro;
di essere sereno in ogni circostanza, di regalare un sorriso ad ogni creatura che incontri;
di dedicare così tanto tempo a migliorare il tuo carattere, da non avere tempo per criticare gli altri.
Prometti a te stesso
di essere troppo nobile per l'ira, troppo forte per la paura, troppo felice per lasciarti vincere dal dolore
(Christian L. Larson)
Ho un debole per quelle persone
che sanno di essere fortunate,
che ne hanno passate
di tutti i colori.
E perciò vivono colorate.
Che non hanno bisogno
di nascondere gli altri
per sentirsi giganti.
Che portano dentro
nascosto da qualche parte
un dolore che non passa mai.
Qualcosa che le ha cambiate per sempre
ma non per questo si sentono più grandi
ma non per questo si sentono migliori.
Ho un debole per quelle persone
che spente le luci, rimangono accese.
Che chiuso un amore, rimangono vive.
Che sciolto il trucco, rimangono vere.
Ho un debole per le persone
attente a toccare.
Che una carezza quando incontra un livido si fa ricordo.
Ho un debole per quelle persone
che hanno lottato
e in silenzio hanno vinto.
Che dal giorno in cui sono uscite
dal loro buio
soffrono di felicità ossessiva compulsiva.
Che non hanno mai rinunciato
alla loro dolcezza.
Che non si sono piegate alla rabbia
quando la rabbia era l’unico modo
per farsi ascoltare.
Ho un debole per quelle persone
che sanno che insistere
significa "violentare".
Che rispettano un “no, grazie”
senza aggiungere altro.
Che dev’esserci un motivo
per entrare nella vita di una persona
e quel motivo dev’essere chiaro.
Sempre.
Che essere gentili
non vuol dire essere stupidi.
Che conoscono il peso delle parole
e non te le scagliano contro
per difendersi.
Che rispettano la solitudine.
Perché sanno che una persona
custodisce lì, tutto ciò che non si può raccontare.
Tutto ciò che non vuol essere trovato.
Ho un debole per quelle persone
che quando camminano per strada
e incrociano il tuo sguardo
per un istante sorridono.
Le adoro.
Mi mandano letteralmente
fuori di cuore.
Andrea Zorretta - Cento secondi in una vita
La vita, amore mio, è la pienezza.
La vita sono un uomo e
una donna che si incontrano
perché sono fatti l’uno per l’altra,
perché sono, l’uno per l’altro,
ciò che la pioggia è per il mare:
l‘uno torna sempre a cadere nell’altro,
si generano a vicenda,
l’uno è la condizione dell’altro.
Da tale pienezza nasce l’armonia,
e in questo consiste la vita.
Una cosa rarissima fra gli esseri umani.
Sándor Márai
C’è un po’ di solitudine in ogni libertà, un po’ di coraggio in ogni posizione netta, un po’ di speranza in ogni passo, un po’ di personalità in chi non si confonde con la massa ma da essa, piuttosto, si distingue.
~ Gabriela Pannia ~
Sì, sono pesante.
Pesante vuol dire che ha peso ed è una cosa che si oppone a leggero.
Io sono pesante è vero, ma in compenso so benissimo cosa sia la leggerezza.
È solo che amo soprattutto il peso.
Amo dare peso alle cose che faccio, alle parole che dico, alle persone che incontro o che arrivano nella mia vita.
Amo dare peso a tutto ciò che ricevo, nel bene e nel male.
“Alla leggera” invece prendo un’insalata greca, quelle poche volte che ricordo che al mondo non esistono solo i carboidrati.
Alla leggera bevo un calice di prosecco,
vado ad un concerto
O canto mentre sono in bici.
Alla leggera mi siedo in riva al mare
o abbasso il finestrino dell’auto
per godermi il vento con la mano fuori.
Alla leggera si possono fare milioni di cose, ma che i leggeri stiano con i leggeri
e i pesanti con quelli come me.
Claudia Venuti
Se non puoi essere un pino in cima alla collina,
sii una macchia nella valle, ma sii
la migliore, piccola macchia accanto al ruscello;
sii un cespuglio, se non puoi essere un albero.
Se non puoi essere un cespuglio, sii un filo d’erba,
e rendi più lieta la strada;
se non puoi essere un luccio, allora sii solo un pesce persico-
ma il persico più vivace del lago!
Non possiamo essere tutti capitani, dobbiamo essere anche un equipaggio,
c’è qualcosa per tutti noi qui,
ci sono grandi compiti da svolgere e ce ne sono anche di più piccoli,
e quello che devi svolgere tu è li, vicino a te.
Se non puoi essere un’autostrada, sii solo un sentiero,
se non puoi essere il sole, sii una stella;
Non è grazie alle dimensioni che vincerai o perderai:
sii il meglio di qualunque cosa tu possa essere.
Douglas Malloch