Non sono sicura di essere adatta al tempo
e al luogo in cui mi trovo.
Sono abituata a sentirmi strampalata e diversa,
sono abituata alla gente che parla e sparla.
Sono abituata a non abituarmi più a nulla,
sono abituata a vedere tutto con un certo distacco,
come se tutto questo mondo non mi appartenesse.
Sono abituata ad affrontare i problemi e le offese della vita
facendo credere di essere troppo forte o acida,
oppure troppo "stupida" per restarci male.
Sono abituata a non mostrare le mie cicatrici
perché non sopporterei la compassione di nessuno.
Mi sento una nota stonata, un colore fuori tinta,
una virgola messa a casaccio e, a dir la verità,
a volte non mi capisco neanche io.
Ci sono state notti in cui ho fatto fatica
a rimanere intatta e, sicuramente, altre ce ne saranno.
Mi sono sbriciolata e ricomposta,
ferita e guarita, perdonata e giudicata.
Tutto questo mi ha reso più forte,
o meglio più resistente,
lasciando intatte tutte le mie fragilità,
perché non si può cambiare la propria natura.
Le proteggo con muri di silenzi ed ironia,
sorridendo di me e della grettezza di tanta gente.
Questa è la chiave della mia serenità:
il "distacco emotivo" da tutto ciò che non mi somiglia,
che mi disturba, che mi può far male,
perché in qualunque tempo e luogo io mi trovi
nessuno deve più avere la possibilità di spegnermi il sorriso.
Paola H. ( Le verità Mancanti )