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Mi descrivo

nulla da dichiarare... ma proprio nulla...

Su di me

Situazione sentimentale

sposato/a

Lingue conosciute

Inglese, Francese

I miei pregi

-

I miei difetti

-

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. ridere in compagnia
  2. il sesso
  3. il mio lavoro

Tre cose che odio

  1. l'ipocrisia
  2. le persone che gridano
  3. la stupidità

I miei interessi

Passioni

  • Musica
  • Lettura

Cucina

  • Piatti italiani

Libri

  • Erotici

Sport

  • Nuoto
  • Pallavolo

Film

  • Animazione

Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sara' difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Quindi vivi come credi, fai cosa ti dice il cuore... ciò che vuoi... una vita e' un'opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama... e vivi intensamente ogni momento della tua vita... prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi.
Charlie Chaplin

le déjeuner sur l'herbe

Élisabeth Vigée-Le Brun - autoritratto

l'estaque

 

le sommeil

l'origine du monde

 

notte stellata sul rodano

 

casolari con il tetto di paglia a Cardeville

seminatore al tramonto

metamorfosi di narciso

medusa

 

giuditta e oloferne

 

Aneddoto di Charlie Chaplin

C'era una volta una coppia con un figlio di 12 anni e un asino. Decisero di viaggiare, di lavorare e di conoscere il mondo. Cosi' partirono tutti e tre con il loro asino.

Arrivati nel primo paese, la gente commentava: "guardate quel ragazzo quanto è maleducato...lui sull'asino e i poveri genitori, gia' anziani, che lo tirano". Allora la moglie disse a suo marito: "non permettiamo che la gente parli male di nostro figlio." Il marito lo fece scendere e sali' sull'asino.

Arrivati al secondo paese, la gente mormorava: "guardate che svergognato quel tipo...lascia che il ragazzo e la povera moglie tirino l'asino, mentre lui vi sta comodamente in groppa." Allora, presero la decisione di far salire la moglie, mentre padre e figlio tenevano le redini per tirare l'asino.

Arrivati al terzo paese, la gente commentava: "pover'uomo! dopo aver lavorato tutto il giorno, lascia che la moglie salga sull'asino.. e povero figlio! chissà cosa gli spetta, con una madre del genere!". Allora si misero d'accordo e decisero di sedersi tutti e tre sull'asino per cominciare nuovamente il pellegrinaggio.

Arrivati al paese successivo, ascoltarono cosa diceva la gente del paese: "sono delle bestie, piu' bestie dell'asino che li porta. gli spaccheranno la schiena!". Alla fine, decisero di scendere tutti e camminare insieme all'asino.

Ma, passando per il paese seguente, non potevano credere a cio' che le voci dicevano ridendo: "guarda quei tre idioti; camminano, anche se hanno un asino che potrebbe portarli!".

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente
chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo, chi e' infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore
chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
 
Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicita'.

Martha Medeiros

C.A.S.

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