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Mi descrivo

In viaggio tra le nebbie di Avalon...

Su di me

Situazione sentimentale

-

Lingue conosciute

Francese, Inglese

I miei pregi

alcuni...

I miei difetti

alcuni...

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. storia
  2. arte
  3. archeologia

Tre cose che odio

  1. ipocrisia
  2. bugie
  3. superficialità

I miei interessi

Vacanze Ok!

  • Città d'arte

Vacanze Ko!

  • Campeggio
  • Passioni

    • Fiori e piante
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    Meta dei sogni

    Irlanda e Scozia, Australia e Nuova Zelanda




     

     

     

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     Gli anni passano intorno a noi
    sembran diventar più deboli
    per illuminarmi il cammino
    per vedere, per andare
    verso Avalon, isola di fantasie

    Se la nebbia andrà via
    dalla sponda del lago
    potrò alzarmi in piedi
    e vivere la vita
    se la mente sarà chiara
    sarà difficile scordare

    Tutto scivola nell'oscurità'
    puoi vedermi mentre vado via
    puoi sentirmi se ti chiamo
    e ti porterò molto in alto
    verso Avalon, isola di fantasie.
     


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    Morgana guardò la statua di Brigida e sentì il potere che se ne irradiava. Ma Brigida non è una santa cristiana, anche se Patrizio lo crede. È la Dea così come viene chiamata in Irlanda. E io lo so: queste donne riconoscono il potere dell'Immortale. Anche se esule, Lei prevarrà. La Dea non abbandonerà mai gli uomini.

    Tratto da " Le nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley

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    Castello di Trecesson




    GLI AMICI SONO INSERITI  IN ORDINE ALFABETICO.

         








    La Leggenda Di Avalon

     Secondo la tradizione celtica, in mezzo all'oceano Atlantico è situata un'isola chiamata Avalon, dove dimorano le anime dei morti.
    Si racconta che nell'isola regni l'eterna primavera e attorno ad essa il mare sia perennemente calmo.
    Foreste lussureggianti solcate da lenti fiumi la ricoprono per vasto tratto e in questo luogo di delizie, dove non esiste il dolore, ma regna l'uguaglianza, s'aggirano le anime dei trapassati.
    Vi abita un solo essere vivente ed è il mitico re Artù, che quando l'ora verrà, lascerà l'isola per tornare in Bretagna a sollevare il suo popolo e vendicarsi dei suoi nemici.
    Ancor'oggi si crede in Bretagna che le anime dei morti s'involino una volta all'anno verso l'isola per stringersi al re e testimoniargli la loro fedeltà
    e la zona da cui son destinati a partire è la Baia dei Trapassati, dove vivono i più ardimentosi pescatori del mondo.
    Una volta all'anno, il giorno dei morti, tutti i pescatori del borgo se ne stanno rinchiusi nelle proprie case aspettando la chiamata del predestinato per il viaggio,
    finché ad una porta qualcuno batte tre colpi.
    Il prescelto scende alla spiaggia, spinge la barca in acqua e comincia a remare, tanto sa che non gli accadrà nulla di male.
    Il vogatore non vede nessuno ma la barca si fa sempre più pesante e si cominciano a sentire voci, sussurri, sospiri.
    Egli non smette di remare, mentre il cielo s'imbianca.
    Poi d'un tratto la barca ridiventa leggera, le voci e i gemiti cessano, mentre un canto sembra giungere da lontano.
    E mentre il sole si disegna all'orizzonte, l'isola appare splendente sul mare.
    La barca allora scivola via leggera per poi fermarsi, mentre un nastro luminoso si leva da essa.
    Sono le anime dei trapassati che raggiungono Avalon verso la pace eterna e il vogatore saluta gli spiriti dei suoi padri e volge indietro la prua per tornare al mondo dei vivi.
                             

     

    Tomba di Merlino

    "Tomba di Merlino-Foresta di Brocéliande"

     

        


                                                     

    da "Le nebbie di Avolon" di Marion Zimmer Bradley.

    Guardò Morgana come per chiederle di rassicurarlo, ma lei non poteva dargli conforto. "Se vivrà sarà un buon e, ma sarà un re cristiano".
    "Sarebbe una tragedia tanto grande, Morgana?" chiese a voce bassa Lancillotto. "In questa terra il Dio cristiano sta portando una rinascita spirituale... è un male, quando gli uomini hanno dimenticato i Misteri?".

    "Non li hanno dimenticati: li hanno trovati troppo difficili", disse lei. "Vogliono un Dio che abbia cura di loro e non pretenda che lottino per l'illuminazione, e cancelli i peccati con il pentimento. Non è così, non lo sarà mai: ma forse è l'unico modo in cui i non illuminati possono pensare ai loro Dei".

    Lancillotto sorrise amaramente. "Forse una religione che impone a ciascuno di operare per vite e vite alla conquista della propria salvezza è troppo per gli umani. Vogliono la giustizia subito: e questo è ciò che gli promette la nuova razza di preti".

    Era la verità, e Morgana chinò la testa angosciata.
     


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    Avalon "La driade dagli occhi d'argento"

    Immersa in una fitta e compatta coperta di foglie, piena di colori e sfumature delle stagioni passate, ammiro con entusiasmo quell’immenso albero che mi protegge e che mi parla attraverso l’istinto; proprio come me, una driade che mi piace avere gli occhi d’argento, un’altra creatura a poca distanza da me molto simile a una fata, si fa vedere e mi incuriosisce, la guardo e ammirata dalla sua bellezza e dalla sua purezza la seguo. Un canto, una dolce melodia proviene dalle sue labbra, incantata mi lascio trascinare e vedo la nebbia che mi avvolge dai piedi fino alla testa e dopo un attimo mi ritrovo sulla riva di un lago, mi lascio trascinare e vedo un paesaggio immenso pieno di canti, di misteri e di mele. Sono stata chiamata e scopro la Meraviglia di questo luogo: sono giunta a casa, finalmente l’ho ritrovata e mi unisco alle mie sorelle di cammino.

     

    Le Driadi, uscendo dalle loro querce, si affrettavano verso il cantore, e perfino le belve accorrevano dalle loro tane al melodioso canto ...


    Uscite da' vostri alberi, o pietose Amadriadi, sollecite conservatrici di quelli, e parate un poco mente al fiero supplizio che le mie mani testé mi apparecchiano. E voi, o Driadi, formosissime donzelle de le alte selve, le quali non una volta ma mille hanno i nostri pastori a prima sera vedute in cerchio danzare all'ombra de le fredde noci, con li capelli biondissimi e lunghi pendenti dietro le bianche spalle, fate, vi prego, se non sète insieme con la mia poco stabile fortuna mutate, che la mia morte fra queste ombre non si taccia, ma sempre si estenda più di giorno in giorno ne li futuri secoli, acciò che quel tempo il quale da la vita si manca, a la fama si supplisca.

     

       

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    Risultati immagini per simboli magici

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    NON TUTTI SANNO CHE:

    COLORO CHE SONO TITOLARI DI UN PROFILO

    O DI UN BLOG CON DATI SUFFICIENTEMENTE CHIARI

    (ES.:FOTO O NOME) DA RICONDURRE A UNA PERSONA

    RICONOSCIBILE NEL MONDO REALE E SONO OGGETTO

    DI INGIURIE/OFFESE NEL WEB,POSSONO DENUNCIARE

    PENALMENTE L'OFFENSORE

    E CITARLO PER DANNO

    La Corte di cassazione con la sentenza n. 8824 della Quinta sezione penale depositata il 7 marzo 2011, ha condannato chi, utilizzando un nickname su un forum online diffondeva ingiurie, in forma anonima, nei confronti di altre persone.

    L'indirizzo Ip ha inchiodato l'autore della diffamazione, confermando che la traccia digitale permette l'identificazione senza dubbi.

    commissariato di P.S. online:

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