“Ti porterei al Mare”. Oggi... Adesso...Ora.
Vorrei non dovertelo scrivere, ma poter semplicemente presentarmi da te, bussare a una qualsiasi porta o suonare a un campanello e con un semplice sguardo dirti: “Andiamo”.
Ti porterei ovunque, a dire il vero, ma partirei dal "Mare" perché lì c’è quel magico filo dell’orizzonte dove perdersi, per ritrovarsi, è inevitabile. E io, con te, mi sono persa… per poi ritrovarmi migliore.
E accade in ogni istante del tempo passato insieme: mi perdo e mi ritrovo. Mi perdo e mi ritrovo. Ti perdo e ti ritrovo. In un gioco sottile che ridefinisce confini sciogliendoli nell’altro. È bello essere semplicemente noi...
Ma stavo parlando del Mare… dove ti porterei... anche solo per il gusto di rapirti dalla “solita” vita. Anche solo per sradicarti da obblighi, impegni, ruoli, responsabilità.
Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che, ogni tanto, ci assolva dall’essere adulti, che ci sollevi di peso e… faccia per noi, impedendoci di pensare troppo, di ripeterci cosa sia giusto o sbagliato o… Nessuna replica. Andiamo.
E, prima di tutto, ci godiamo il nostro unico viaggio... di sera con la Luna che si rispecchia in quel Mare calmo... Ridiamo di nulla. Parliamo di tutto... Di me e di te.
E lo faremo... seduti su una panchina guardando il Mare... appoggiando la mia mano sulla tua, in quel leggero aggrovigliarsi di dita... sulle note di una dolcissima canzone.
In tutto questo il Mare diventerebbe solo un pretesto… il migliore al mondo, ma pur sempre un pretesto.
Quello che conta è avere il coraggio di partire. E, ogni tanto, lasciarsi semplicemente portare. Dimenticando le “valigie” a casa.
S@...🌹