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Mi descrivo

33 anni, sposato, imprenditore, dotato di grande razionalità nel lavoro e altrettanta fantasia e passione nella cura dell'anima. Cantante lirico, scrittore, poeta ... Praticamente perfetto!

Su di me

Situazione sentimentale

sposato/a

Lingue conosciute

Inglese

I miei pregi

praticamente tutti..

I miei difetti

praticamente nessuno...

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. l'autenticità
  2. la fantasia
  3. la libertà

Tre cose che odio

  1. la falsa moralità
  2. gli schemi comuni
  3. le vie facili

I miei interessi

Vacanze Ok!

  • Prendo l'auto e parto

Vacanze Ko!

  • Tour organizzato
  • Passioni

    • Canto
    • Lettura

    Musica

    • Lirica
    • Pop

    Cucina

    • Piatti italiani

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    Sport

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    • Nuoto

    Film

    • Classici

    Libro preferito

    il Fedro di Platone

    Meta dei sogni

    Irlanda e Scozia, Centro America

    Film preferito

    I favolosi Baker

    Vero o Falso?

    Ti sei mai chiesto se quello che sei è quello che vuoi veramente?

    Lo specchio in cui ti guardi rispecchia l'imagine di te che gli altri vogliono o quella che TU sei veramente, nel tuo intimo più profondo?

    Quanto la cultura in cui siamo cresciuti, la società, i nostri genitori, il sacerdote della nostra parrocchia, gli amici, ci hanno plasmato banalizzando il nostro Sè, facendoci credere che il "giusto" vivere sia una via già tracciata e non la NOSTRA via?

    Hai mai avvertito il combattimento tra un Sè interiore profondo che vuole, desidera, pensa e un Sè esteriore plasmato secondo i principi della moralità "comune", che ti impone di fare e di dire quello che è "giusto", reprimendo così la tua energia vitale?

    Hai mai provato a dubitare, a pensare "di non sapere", a mettere in dubbio le certezze ereditate e acquiste durante il tuo cammino?

    Se ti sei posto, come me, almeno una di queste domande, se vuoi puoi consultare on line mio BLOG sull'autenticità e i condizionamenti sociali: //blog.libero.it/veroofalso?

    Nella maggior parte dei casi quando proviamo ad esplorare ed andare oltre i limiti permessi dai condizionamenti dominanti, il nostro GIUDICE interiore comincia a scagliarci contro fulmini e saette, sensi di colpa e paure che ci riconducono presto a riprendere il cammino già tracciato, quello più semplice, che percorrono i più.

    Onorare ed esprimere se stessi non richiede forse l'abbandono del conosciuto per lo sconosciuto? Certo il tuffo nel vuoto fa paura e richiede tanto coraggio. Ma l'esperienza della conoscenza vera, di provare esperienze, di entrare nell'oscurità del nostro Io, LA CONSAPEVOLEZZA di chi siamo veramente, non è forse la via per la Vera Felicità?

    Siamo spesso combattuti nei nostri percorsi quotidiani tra diverse strade e molteplici scelte da prendere: a volte il motore che spinge avanti ed accelera è la ragione, la consapevolezza, la razionalità della nostra mente, altre volte sono i battiti del nostro cuore, il sentimento delle nostre passioni a far muovere i nostri passi.

    Entrambi gli aspetti sono importanti, anzi fondamentali. Eppure sono apparentemente in conflitto l'uno con l'altro. Del resto e' lo stesso sgomento che un ricercatore di fisica prova mettendo a confronto le leggi che regolano l'infinitamente grande - il movimento e la struttura di pianeti, stelle o galassie- con quelle che regolano l'infinitamente piccolo - la struttura e il movimento degli atomi, degli elettroni, dei quanti -. Le prime, contemplate dalla relativita' generale di Einstein, appaiono assolutamente in contrasto con le leggi racchiuse nella teoria quantistica. Eppure l'universo e' lo stesso.

    Non è possibile procedere avanti se gli impulsi neuronali coprono incessantemente i battiti del cuore o viceversa. Si può procedere avanti solo se i due opposti tipi di musica si fondono in un unico ritmo. Altrimenti si rischia di essere fermi.

    Credo che la buona notizia sia che danzare così verso la meta è difficile, non impossibile.

    C’è sempre un “oltre” verso cui spingersi, poiché solo così si riesce a comprendere la dimensione che ci siamo lasciati alle spalle.

    Γνῶθι Σεαυτόν

    Noli foras ire, in te ipsum redi, in interiore homine habitat veritas"

    (Non uscire fuori, rientra in te stesso: nell'uomo interiore abita la verità).

    Sant'Agostino

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