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Mi descrivo

vediamo di mettere in chiaro alcune cose: PRIMO non cerco nessuno per farci del sesso SECONDO , se volete scrivermi ,per favore ,o avete qualcosa da dire o lasciate stare TERZO non sopporto le persone volgari,insignificante e prive di ogni logica ..almeno così eviterò di perdere tempo a "inficcare" gente nella lista nera.Preferisco occupare il mio tempo in cose più proficue.

Su di me

Situazione sentimentale

single

Lingue conosciute

-

I miei pregi

qualcuno

I miei difetti

ovviamente nessuno!! seeee;-)

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. il lago e le stelle di sera
  2. la musica
  3. i sogni

Tre cose che odio

  1. chi ha l'elettrocardiogramma piatto
  2. i maleducati
  3. nessuna

I miei interessi

Vacanze Ok!

  • Prendo l'auto e parto

Passioni

  • Suonare
  • Musica

Libri

  • Psicologia

Sport

  • Trekking

Libro preferito

troppi

Meta dei sogni

Irlanda e Scozia

Film preferito

dracula( che secondo me è la più bella storia d\'amore mai narrata)

senzaterra74

Forte e antico riecheggia dal folto delle foreste Attraverso valli e città fino a noi

Lieve come brezza e possente come tuono Risveglia spiriti sopiti da lungo tempo

Ricordi che tornano vividi e reali Scuotendo la coscienza e tormentando l’anima

In continua attesa della risposta Rispondete al richiamo fratelli e sorelle

La Luce attende i suoi figli Il mondo i suoi guardiani

COGITO ERGO SUM

COGITO ERGO SUM 1

 vi sono versioni riguardanti la testa del Baphomet rapportata a giovanni il battista o addirittura a Gesù
Ma la teoria che più mi affascina è questa:
Partiamo dalla deposizione del templare Giullaume D’herblay l’idolo che essi avrebbero adorato aveva due volti:

“ sono ormai convinto che si trattasse di un idolo aveva due volti terribili.La barba era d’argento.

Nella mitologia vi è una divinità che corrisponde a tale definizione Il Giano bifronte la più antica tra le divinità del pantheon italico e romano.
Chi era in realtà Giano?
Proprio la mitologia greca ci parla di uno Ianos, mitico vaticinatore, figlio di Apollo, dal quale si faceva discendere la famiglia dei Giànidi, operanti ed officianti ad Olimpia. Non è quindi un caso che a Giano fosse attribuito il potere dell’inizio, dell’apertura di procedure religiose di particolare solennità (quelle del vaticinio, l’apertura dei giochi olimpici). Né mi sembra un caso che a iano si attribuissero particolari onori all’atto dell’apertura delle ostilità (era patrono della damnatio ferro inique, cioè della dichiarazione di guerra), né il fatto che il suo nome segnasse il primo mese dell’anno, o che – come ci ricorda Ovidio – in suo onore il 9 di gennaio si celebrassero gli Agonalia (per propiziare il benessere del popolo romano).
Non sembra potersi porre in discussione l’altra affermazione: quella relativa alla antichità del mito che affonda le proprie radici alla protostoria romana, quando Saturno e Giove non facevano ancora parte dell’empireo romano e si parlava di una già mitica età dell’oro.
Ma appare lecito domandarsi chi fosse, nella realtà, Giano.

COGITO ERGO SUM2

Giano probabilmente era la mitizzazione di un personaggio reale (ovviamente monocefalo) che l’introduzione della vite aveva, col tempo, deificato. Era divenuto, così, una divinità agreste (bicefala) alla quale venne ricondotta la custodia del fuoco sacro, tra due porte, entrata e uscita. Ianua (porta) divenne il segno del suo nome – al centro dell’edificio di culto e domestico – affidato al collegio delle Vestali.
A queste porte erano connessi altri due modi di chiamarlo: Patulcius e Clusius (rispettivamente da pàtere e clàudere, aprire e chiudere); le due porte si aprivano in tempo di guerra e si chiudevano alla fine delle operazioni.
Mentre questi accadimenti si realizzavano a Roma, gli Enotri conservarono il ricordo della sua origine e mantennero la raffigurazione bicefala, le due facce unite per la nuca, che gli valsero gli epiteti di “bifronte”, “gemino”, “bicipite” ma anche “tricareno” e “quadrifronte”, Il che significa che probabilmente esistettero figurazioni con tre e quattro teste.
Bicipite, ho detto era anche Iacco che Eliphas Levi definisce «… dio dell’iniziazione. Vincitore dell’India, … risplendente androgino dalle corna di Ammone … figlio della folgore, domatore di tigri e di leoni …» spesso confuso con Dioniso, Demetra e Persefone.
Questo accostamento ci riporta inevitabilmente all’India pre-vedica (o dravidica) dove il policefalismo era di casa e ci rivela il percorso che la triade Iacco – Bacco – Giano compirono fino a Roma dove il bicefalismo era una caratteristica esoterica della divinità superiore.
Archètipo del policefalismo

COGITO ERGO SUM3

Cercherò adesso di individuare l’archetipo al quale si è ispirato l’antico mitografo e, per riuscirvi bisognerà approfondire il discorso sulla questione astrale. Bisogna, cioè, tener presente che il riferimento astrale era un passaggio inevitabile, un obbligo al tempo stesso esoterico ed essoterico, dove gli eventi astrali assumevano nell’anno la posizione che è propria della bicefalità. Il bicefalo indica, nell’eclittica, quella posizione equidistante tra il massimo ed il minimo d’insolazione che consente la perfetta maturazione della vite.
Non a caso Giano, per il tramite di Vesta, e l’indiano Agni erano divinità del fuoco; l’uno e l’altro – signori del tempo – erano anche signori dei due momenti dell’anno in cui tali condizioni si verificano (equinozi di primavera e d’autunno: bicefalità).
E l’accostamento delle figure di Giano ed Agni non è casuale come ci ha chiarito Eliphas Levi nella sua Storia della Magia che ora possiamo comprendere nella giusta luce.
Perché vincitore dell’India?

COGITO ERGO SUM 4

Quando gli Ari trasferirono Iacco, “conquistatore dell’India”, in area greco-italiota il polimorfismo era divenuto puro antropomorfismo nel senso che esso si era liberato di certe caratteristiche fisiche (come le braccia molteplici), aveva perso alcune caratteristiche zoomorfe (come l’animale vettore: il capro), ma ne aveva mantenute altre (bicefalità o policefalità) significative sotto esoterico–sacrale.
Per tale strada in Grecia, il simbolismo proprio del culto della vite si impersonò in Iacco–Dioniso( sono perseguitata da Dionisio…dove vado vado lo trovo!!!!!!!): l’antico Dioniso è ancora bicefalo; in Anatolia si impersonò in Demetra e Cibale (dalle molteplici mammelle); a Roma divenne Giano bifronte.
Giano tuttavia mantenne, come tutte le divinità di origine indo-dravidiche, il significato esoterico relativo alla quantità e natura del divino. Nella sua forma Giano guardava allo stesso tempo, al passato e futuro che in lui coincidevano; in un eterno privo di inizio e di fine impersonò la posizione della terra nell’orbita dell’eclittica agli equinozi di primavera e di autunno.
A Roma Giano fu signore del tempo (come Cronos) e padre degli dei (come Zeus). Ma non perse il suo collegamento alla terra (gh – Gea – Gaia) attraverso il culto matriarcale del fuoco, introdotto da Numa Pompilio che l avrebbe appreso personalmente dalla ninfa Egeria e travasato nel culto di Vesta.

COGITO ERGO SUM 5

Ps : in suo onore in seguito si celebrarono due feste solstiziali dedicate proprio ai due giovanni: Battista il 24 giugno e l’Evangelista il 27 dicembre(a questo punto ci si potrebbe agganciare alla teoria che il Baphomet fosse la testa mozzata del battista ..)
Infine per Guenon il Giano è il Maestro delle due vie e il signore della conoscenza ,ovvero una sorta di iniziatoreai misteri del divino ,all’uscita della condizione prettamente umana per intraprendere l’ascesa verso gli stadi superiori dell’esistenza.
Ora proviamo a paragonare ciò che sappiamo del Giano con le raffigurazioni del nostro amico Baphomet:
Un volto terribile, con chioma e barba fiammate dalle quali sporgono due strane orecchie spesso scambiate per corna. Presentato ai visitatori come "un fauno" invece è proprio lui, il Baphomet, ovvero la divinità dei templari dalle fattezze tenute sempre rigorosamente segrete. In realtà esse risultano formate dal volto di Mosè, presente in altra chiave di volta del castello, cioè di colui che portò le Tavole divine al popolo ebraico così divenendo l’emblema della cristianità, col quale si fonde, in una sorta di sacro connubio, l’immagine di Hator dalle orecchie di vacca - massima divinità egizia, simbolo della remota Grande Madre e Nutrice - presa come emblema della paganità. E questa nostra originale intuizione trova conferma semantica nel nome stesso del demone: infatti in greco "bafèus" è colui che tinge, che impregna, mentre "met" è abbreviazione di "meter": la madre. Il primo, dunque, è il Grande Inseminatore e la seconda rappresenta il principio femminile, formanti, assieme, l’autosufficiente binomio generatore di tutto e, appunto in una visione sincretistica, l’unico grande Dio di tutte le religioni
per soffermarmi su di un altro aspetto che il mio ragionamento mi porta a compiere

COGITO ERGO SUM 6

Il duale:
se dal dipinto di baphometto tracciamo una linea che divide in due il corpo risulta perfettamente simmetrico,una parte .la destra( maschile secondo i sephirot) indica il basso la sinistra(femminile sempre secondo i sephirot ) l’alto.( come in alto così in basso) e il gioco luna scura /chiara . Ha il volta barbuto e i seni e quindi di nuovo il maschile e il femminile che si intersecano non solo lungo un piano orizzontale ( sopra-sotto) ma anche verticale .
ha il volto anche di un capro …..espiatorio..forse Dionisiaco ma anche le ali di un Angelo ( ancora il discorso bene male ..i due serpenti intrecciati e tanto altro ancora ma che comunque ,a MIO avviso riportano alla dualità e all’equilibrio già da me più volte sostenuto.
Un altra cose molto interessante che ho trovato è stata la Raffigurazione fatta da Fulcanelli ( da “ i templari in italia ,cit. in bibliografia )
Purtroppo dal libro non sono riuscita a scannerizzarla per sciopero del macchinario ma sono riuscita a reperire questa che è simile:
Il BAFOMETO dei TEMPLARI
IPB Image

COGITO ERGO SUM 7

Fulcanelli di Baphomett scrive:
“Lo si riproduceva sui gioielli ed anche sui frontoni delle Commende e sui timpani delle cappelle .Era composto da un triangolo isoscele con il vertice verso il basso,geroglifico dell’acqua ,primo elemento della creazione secondo Talete di Mileto che sostenne :Dio è quello spirito che ha formate tutte le cose dall’acqua ( Giano…NDR).
Un secondo triangolo contrario al primo ,sempre isoscele ma più piccolo ,era inscritto nel centro del precedente e sembrava occupare lo spazio destinato al naso d’una faccia umana .
Questo secondo triangolo simboleggiava il fuoco,precisamente il fuoco rinchiuso nell’acqua ,la scintilla di Dio,l’anima incarnata ,la vita infusa nella materia.
Sul lato sulla base del triangolo grande era appoggiato un segno simile alla lettera latina acca o all’eta greca ,però più largo con la barra centrale tagliata da un cerchio.Questo segno ,nella grafica ermetica ,indicò lo spirito universale ,lo spirito creatore ,Dio.All’interno del triangolo grande ,al di sopra dei due lati del triangolo di fuoco,si vedeva a sinistra un gran cerchio lunare falcato e a destra un cerchio solare col centro evidente.
Infine ,saldata alla base del triangolo interno alla croce posata sul globo realizzava il duplice segno dello zolfo,principio attivo,associato al mercurio,principio passivo,e solvente di tutti i metalli.
Spesso un segmento più o meno lungo posto nel vertice del primo triangolasi divideva in linee verticali nelle quali il profano riconosceva non l’espressione dell’irraggiamento luminoso ma una specie di barba.
Presentato in questo modo Baphomet assumeva una forma animalesca ,imprecisa ,di difficile interpretazione.”

COGITO ERGO SUM 8

Ora da tutte queste motivazioni come si può pensare che fosse “ demoniaco”???solo perché non assomiglia a Brad Pitt::????????

AGGIUNGO: CI SONO DEI DATI CHE SONO OGGETTIVI E INDISCUTIBILI RIGUARDANTI LA SIMBOLOGIA . CHI RICERCA LA VERA CONOSCENZA NON PUO' ,SECONDO ME,FERMARSI A CIO' CHE LA SOCIETA' O L'USANZA COMUNE CI FA' CREDERE DI UNA DETERMINATA COSA O CI VUOLE IMPORRE .

POSSIAMO USARE L'AUTOMOBILE COME MEZZO DI TRASPORTO O USARLA PER ANDARE A 300 KM/H E FARE CATASTROFI

POSSIAMO TENERE TRA LE MANI UN BISTURI E SALVARE UNA VITA O COMPIERE UN EFFERATO OMICIDIO

POSSIAMO GUSTARE UN BICCHIERE DI VINO O DIVENTARE ALCOLISTI

I SIMBOLI ,GLI OGGETTI NON SONO MAI GIUSTI O SBAGLIATI BUONI O CATTIVI MA DIPENDONO SEMPRE DALLA PERSONA CHE LI USA E DAGLI OCCHI E DALL'ANIMO DELLA PERSONA CHE GLI OSSERVA.

COGITO ERGO SUM

Rosasophia


Per cancellare la paura voltati e guardala in faccia:

 perchè ciò che affronti apertamente

 si dissolve alla luce

 della consapevolezza.

QUANDO CAMMINIAMO FINO AL LIMITE DI TUTTA LA LUCE CHE ABBIAMO

E FACCIAMO UN PASSO NELL'OSCURITA' DEL NON CONOSCIUTO

DOBBIAMO CREDERE CHE ACCADE UNA DI QUESTE DUE COSE:

CI SARA' QUALCOSA DI SOLIDO IN CUI METTERE IL PIEDE

O CI VERRA' INSEGNATO A VOLARE

P.Overton

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