Le Sei Perfezioni: generosità, disciplina, pazienza, perseveranza, concentrazione e conoscenza trascendente.
Dalai Lama
Le Sei Perfezioni: generosità, disciplina, pazienza, perseveranza, concentrazione e conoscenza trascendente.
Dalai Lama
Bevo a chi è di turno, in treno, in ospedale,
cucina, albergo, radio, fonderia,
in mare, su un aereo, in autostrada,
a chi scavalca questa notte senza un saluto,
bevo alla luna prossima, alla ragazza incinta,
a chi fa una promessa, a chi l'ha mantenuta,
a chi ha pagato il conto, a chi lo sta pagando,
a chi non è stato invitato in nessun posto,
allo straniero che impara l'italiano,
a chi studia musica, a chi sa ballare il tango,
a chi si è alzato per cedere il posto,
a chi non si può alzare, a chi arrosisce,
a chi legge Dickens, a chi piange al cinema,
a chi protegge i boschi, a chi spegne un incendio,
a chi ha perduto tutto e ricomincia,
all'astemio che fa uno sforzo di condivisione,
a chi è nessuno per la persona amata,
a chi subisce scherzi e per reazione un giorno sarà un eroe,
a chi scorda l'offesa, a chi sorride in fotografia,
a chi va a piedi, a chi sa andare scalzo,
a chi restituisce da quello che ha avuto,
a chi non capisce le barzellette,
all'ultimo insulto che sia l'ultimo,
ai pareggi, alle ics della schedina,
a chi fa un passo avanti e così disfa la riga,
a chi vuol farlo e poi non ce la fa,
infine bevo a chi ha diritto a un brindisi stasera
e tra questi non ha trovato il suo.
Erri De Luca
Aggiungo:
a chi voglio bene in molteplici forme,
a chi mi ha fatto del bene e del male nel 2024,
a chi me ne farà nel 2025,
a chi conoscerò nel 2025,
a chi c'è da sempre vicino a me e a chi c'è da poco,
a chi forse non c'è mai stato,
a chi ha avuto, ha e avrà fiducia in me per quel poco che posso fare,
a chi crede fermamente in me,
a chi lotta con me per ciò in cui credo.
Auguri.
Il 2024 mi ha dato tanto, tantissimo. Di seguito (non in ordine di importanza) qualcosa che ho fatto nell' anno che si sta concludendo:
ho letto di meno
ho camminato e corso di più, tanto di più
ho studiato tanto
ho iniziato un nuovo percorso che durerà per tutta la mia vita
mi sono tanto commossa per libri, musica e film
ho conosciuto una persona che mi ha aperto gli occhi su tante cose
ho cambiato molte cose della mia vita per spirito di sopravvivenza
ho viaggiato tanto
ho restaurato quadri
ho pensato meno agli altri e più a me stessa
mi sono fatta scivolare addosso tante cose
ho risolto tanta enigmistica
ho sorriso e riso di più
ho cambiato casa
ho cambiato look
ho smesso di correre dietro alle persone che non lo meritavano
mi sono appassionata a nuove cose.
Un anno fa non potevo immaginare nulla del genere.
Buona fine e buon inizio a tutti.
Potremmo essere in giro a passeggiare in una città qualunque, col caldo, mano nella mano e io dovrei accorgermi del tuo sorriso triste e allora darti un bacio o prenderti il viso e farti fare una smorfia che mimi la gioia. Sorrideresti e il desiderio di felicità per te sarebbe compiuto. La verità è che i tuoi sorrisi tristi a me piacciono, perché a te stanno bene, perché li sai trattare, li sai adoperare e metter in fila senza che rompano le righe.
Italo Calvino
Chi tanto appare, tanto nasconde.
Dovremmo considerare persi i giorni in cui non abbiamo ballato almeno una volta.
F. Nietzsche
LA MITEZZA
«La mitezza consiste nel lasciar essere l'altro quello che è». È il contrario della protervia e della prepotenza. Il mite non entra nel rapporto con gli altri con il proposito di gareggiare, di confliggere, e alla fine di vincere. Ma la mitezza non è remissività: mentre il remissivo rinuncia alla lotta per debolezza, per paura, per rassegnazione, il mite invece rifiuta la distruttiva gara della vita per un profondo distacco dai beni che accendono la cupidigia dei più, per mancanza di quella vanagloria che spinge gli uomini nella guerra di tutti contro tutti. Il mite non serba rancore, non è vendicativo, non ha astio verso chicchessia. Attraversa il fuoco senza bruciarsi, le tempeste dei sentimenti senza alterarsi, mantenendo la propria misura, la propria compostezza, la propria disponibilità. Ecco quel "potere su di sé" di cui abbiamo già sentito.
Il mite può essere configurato come l'anticipatore di un mondo migliore. Egli non pretende alcuna reciprocità: la mitezza è una disposizione verso gli altri che non ha bisogno di essere corrisposta per rivelarsi in tutta la sua portata. Amo le persone miti, perché sono quelle che rendono più abitabile questa “aiuola”, tanto da farmi pensare che la città ideale non sia quella fantastica e descritta sin nei più minuti particolari dagli utopisti, dove regna una giustizia tanto rigida e severa da diventare insopportabile, ma quella in cui la gentilezza dei costumi sia diventata una pratica universale».
Norberto Bobbio
Elogio della mitezza, 1994
Lo lessi a 16 anni, lo consiglio a tutti.
"Non posso cambiare la direzione del vento, ma posso sistemare le vele in modo da poter raggiungere la mia destinazione."
(Elif Shafak)