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Mi descrivo

"le gallerie si scavano da ambo le parti incontrandosi al centro...."

Su di me

Situazione sentimentale

single

Lingue conosciute

Inglese

I miei pregi

tanti

I miei difetti

ai posteri l\'ardua sentenza

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. lealtà
  2. sincerità
  3. simpatia

Tre cose che odio

  1. arroganza
  2. presunzione
  3. falsità

I miei interessi

Vacanze Ok!

  • Crociera

Vacanze Ko!

  • Campeggio
  • Passioni

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    • Cucina
    • Fiori e piante

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    • Documentario

    Libro preferito

    \"Vita\" di Melania Mazzucco

    Meta dei sogni

    Inghilterra, Svizzera

    Film preferito

    signori si nasce

    ASTENERSI RIGOROSAMENTE : sposate, fidanzate, accompagnate, frustrate, psicopatiche, metereopatiche, affette da sindromi abbandoniche, paranoiche, isteriche, bruttine, streghe, aggressive, frigide, rompipalle, "crocerossine", aride, derelitte, beghine, senza garbo, boriose, permalose, adipose, superbe, noiose e tediose....  SCIO'

    “Le storie non cominciano mai dall’inizio, non seguono cioè una causalità lineare, non si srotolano come un nastro, sempre dello stesso colore e sempre nella stessa direzione: non sono come le autostrade, il più possibile dritte e senza curve pericolose. Una storia procede invece per salti: non è prevedibile, non è dettata da un atto volitivo, non va necessariamente verso il meglio (una maggior profondità o intimità). Mostra una dimensione dinamica basata sull’imprevedibilità, con momenti di avvicinamento e altri di allontanamento. E’ un percorso pieno di intoppi, di interruzioni, di stop, di cambiamenti di rotta ma anche di intensità, emozioni, complicità, cose belle e brutte." 1/2 Umberta Telfener - "Le forme dell'addio")

    ..scegliere un uomo o una donna per tutta la vita significa scommettere senza essere supportati da alcuna buona ragione, perché nelle cose d’amore la ragione non ha gran voce in capitolo  (Umberto Galimerti - "Le cose dell'amore")

    Amore:..esigenza di autorealizzazione…la condizione di rifugio senza la quale la vita si fa incerta, precaria, timorosa, paurosa. Una combinazione di forze per sopperire alla propria debolezza. Un patto di cameratismo (Umberto Galimberti -"Le cose dell'amore")

    L’amore si nutre di conoscenza: di questa fanno parte le lunghe chiacchiere per telefono, i preparativi per un appuntamento, il parlare per ore di politica, di arte e di filosofia, oppure semplicemente di marche di vestiti, il rivelare i propri gusti, il cambiarli in funzione del nuovo incontro. Significa andare insieme a fare shopping compulsivo o meno, oppure a passeggiare in un parco, viaggiare, condividere il divano di fronte alla TV, cucinare insieme o andare al supermercato (“e parlare di surgelati rincarati”) saper stare in silenzio, coccolarsi ma anche litigare senza dover per forza buttare tutto all’aria, negoziare, incontrarsi mantenendo il proprio punto di vista, scegliere a volte quello che fa piacere all’altro, tollerarne i difetti, cercare nei meandri della propria immaginazione il desiderio quando non c’è. 2/3 (Umberta Telfener "Le forme dell'addio")

     

    Che cosa rende così speciale la relazione con Brian? “non ci sono segreti tra noi. Sa tutto di me, conosce il mio passato, le mie debolezze e le mie piccole idiosincrasie =(avversioni, ripugnanze). E’ il mio migliore amico oltre che il mio amante. È molto paziente e non mi giudica. C’è molto umorismo e tanto divertimento nella nostra relazione. Condividiamo ogni intimità. C’è molta tenerezza e gentilezza tra di noi. Quando mi sento giù, mi accarezza i capelli e mi dice frasi del tipo: “andrà tutto bene”:  e’ un uomo delizioso!”. Da quando viviamo insieme ho imparato ad amare Brian ancora di più. Sono cambiata come persona. Sono molto più paziente e meno egoista. Ho scoperto di riuscire a tollerare ciò che delle relazioni non mi piaceva, come i compromessi, la capacità di prestare ascolto all’altro e di metterlo al primo posto nella tua vita. – “Non ci si può aspettare di trovare l’amore democratico senza prima essere disposti ad adattarsi e a scendere a compromessi. Valerie e Brian possiedono entrambi vite, storie e aspettative personali, e come tutte le coppie hanno scoperto che la vera abilità sta nel trasformare quelle differenze in un punto di forza, senza permettere che distruggano la relazione.”

     

    Sai qual' è la cosa più bella che può capitarti ? Incontrare qualcuno che conosca tutti i tuoi i errori, le tue debolezze, le tue paure ed i tuoi difetti….e nonostante tutto, pensare che tu sia meravigliosamente stupenda

     

    L’amore è fatto di fisicità. Sto parlando di entrare in una relazione terapeutica naturale, che ci curi dalle paure che ciascuno di noi ha avuto e ancora ha sulla vita, che ci guarisca dalle esperienze negative che abbiamo subìto in passato, nell’infanzia e nel corso degli anni. Questo potrebbe/dovrebbe essere l’amore, se ciascuno di noi rendesse possibile una sintonizzazione e un monitoraggio affettivo reciproco. “l’amore sta nei gesti e nei comportamenti attraverso cui si esprime. L’amore è un atto di volontà. Più precisamente, è al contempo un’intenzione, appunto, e un’azione. La volontà implica anche una scelta. Non siamo costretti ad amare. Scegliamo di farlo”. L’amore non è però uno stato (o si ama oppure no, come un interruttore che è acceso oppure spento), ma un processo, un’intenzione, un lavoro faticoso e quotidiano (e spesso ce ne dimentichiamo). “L’amore è come l’orizzonte, vai verso di esso e non lo raggiungi mai-“. L’amore non è una condizione passiva, ma attiva: è una serie di azioni e di intenzioni, è un desiderio e un progetto. » 3/3 (Umberta Telfener "Le forme dell'addio")

     

     

    “l’amore è l’unica ragione per stare al mondo e per vivere. L’amore è la forma più intensa di dialogo e di danza tra due persone che entrano in contatto, e dà origine a una complementarietà intensa che porta alla creazione di sé, del mondo e di nuove possibilità. E’ quel valore aggiunto che rende la vita degna di essere vissuta.” 

     (Umberta Telfener - "Le forme dell'addio")

    «L’amore costituisce un rischio, ma anche un investimento ed è questo cocktail che deve essere miscelato nelle dosi giuste per diventare assolutamente superbo. Il rischio e la paura dell’abbandono ne costituiscono uno degli ingredienti, ma quali sono gli altri? Il mostrarsi per quello che si è, la paura di deludere e di essere delusi, la capacità di adattamento e di negoziazione, la disponibilità a sacrificarsi e, complementariamente, a chiedere per sé e a ottenere ciò che si desidera, l’energia a investire sull’altro e sulla coppia. Ci sono poi ingredienti più nascosti, come non aver paura dell’altro, non considerarlo in malafede, riconoscerlo come simile a noi, quindi appartenente alla nostra stessa “tribù”, provare desiderio e curiosità, aver voglia di sapere come la pensa il partner, essere capaci di ascoltare e il saper vivere nel presente. 1/3 (Umberta Telfener - "Le forme dell'addio")

     

    L’amore: un dono che due persone si fanno. Un diritto per sé, un grande regalo per l’altro…la cosa più bella che due persone si possano scambiare ed è fatto di desiderio e piacere, di energia ed esplorazione e anche di fastidi, che comunque vale la pena affrontare” (Umberta Telfener - "Le forme dell'addio")

     

    Chiunque ad un certo punto della vita mette su casa.
    La parte difficile e' costruire una casa del cuore.
    Un posto non soltanto per dormire, ma anche per sognare.
    Un posto dove crescere una famiglia con amore, un posto non per trovare riparo dal freddo, ma un angolino tutto nostro da cui ammirare il cambiamento delle stagioni;
    un posto non semplicemente dove far passare il tempo, ma dove provare gioia per il resto della vita... (Sergio Bambaren - "Il guardiano del faro")

    "Rimanere se stessi in un mondo che giorno e notte
    si adopera per trasformare ciascuno di noi in un essere qualsiasi
    vuol dire combattere la battaglia più dura della vita"
    (Romano Battaglia)

     

     

     

    Il gioco di coppia, comunque, non è mai semplice. I rapporti non vanno bene oppure male, vanno come le persone li sanno far andare, e sempre con alti e bassi. Ciò che conta è la voglia di stare insieme, l’investimento nell’altro e nel progetto, la disponibilità a condividere con qualcuno parte della propria vita, l’attenzione e la cura che si mettono in campo, la tolleranza della tristezza e dei momenti di down, la convivenza con la solitudine, che si sente anche stando in coppia. Conta la disponibilità ad abituarsi alla quotidianità, conta ciò che ciascuno riesce a costruire su di sé e sull’altro nel discorso, nella danza, nell’intersoggettività che si porta avanti insieme.” (Umberta Telfener - "Le forme dell'addio")

     

     

    L’amore non è mai accompagnato da un manuale di consultazione, di conseguenza siamo tutti costretti a chiederci che cosa vogliamo veramente dalle nostre relazioni. Sfortunatamente le risposte sono tutt’altro che chiare. Credo che oggi più che mai ciò si riduca a quanto siamo disposti a rinunciare ai nostri bisogni personali per costruire una relazione al ungo termine anteponendo i desideri dell’altro ai nostri. In definitiva, il grande amore dipende ancora dai sacrifici che siamo pronti a compiere noi piuttosto che da quelli che ci aspettiamo dal nostro partner..”

     

    La psicologia si è chiesta quali sono i fattori tendenzialmente più importanti per tenere in piedi una relazione nel tempo. Questi tre sembrano essere i principali: a) La disponibilità a cambiare in funzione delle esigenze dell’altro b) La disponibilità ad accettare le sue imperfezioni c) La comunanza di valori” “Queste sono priorità che è difficile prendere in considerazione all’inizio di una relazione: l’idea che l’amore vinca tutti gli ostacoli è molto romantica, ma poco realistica, anche se è molto frequente nella fase iniziale. Nelle coppie studiate statisticamente, in realtà quasi tutto tende a diminuire col tempo: calano la capacità di comunicare, l’attrazione fisica, il piacere di stare insieme, gli interessi in comune, la capacità di ascolto, il rispetto reciproco, il trasporto romantico. Sono dati che possono sembrare deprimenti, ma è importante sapere fin dall’inizio che cosa ci si deve aspettare e avere ben chiaro cosa si potrà ottenere dal rapporto. Ogni innamoramento finisce, nel senso che finisce l’emotività così esplicita e tangibile, mentre l’amore può durare” 2/2  (Umberta Telfener - "Le forme dell'addio")

     

    "Come si fa a portare avanti una storia? Bella domanda: è la cosa più difficile del mondo. Curare una relazione significa non rinunciare al dialogo, desiderare di costruire la complementarietà, entrare nel gioco e rimanere in contatto. Significa continuare a danzare, cambiando il tipo di passi a seconda di come cambia la musica e andare a cercare l’altro se è distratto e indifferente. Significa comunque mantenere aperto il discorso, non rinunciare mai a una conversazione, alla capacità di parlarsi e dirsi ciò che ci passa per la mente e ciò che vorremmo e che pensiamo. Solo il dialogo elimina, o comunque attutisce, la possibilità che il partner diventi un nemico dal quale guardarsi.” (Umberta Telfener - "Le forme dell'addio")

     
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