“Le storie non
cominciano mai dall’inizio, non seguono cioè una causalità lineare,
non si srotolano come un nastro, sempre dello stesso colore e
sempre nella stessa direzione: non sono come le autostrade, il più
possibile dritte e senza curve pericolose. Una storia procede
invece per salti: non è prevedibile, non è dettata da un atto
volitivo, non va necessariamente verso il meglio (una maggior
profondità o intimità). Mostra una dimensione dinamica basata
sull’imprevedibilità, con momenti di avvicinamento e altri di
allontanamento. E’ un percorso pieno di intoppi, di interruzioni,
di stop, di cambiamenti di rotta ma anche di intensità, emozioni,
complicità, cose belle e brutte." 1/2 Umberta Telfener - "Le forme
dell'addio")
..scegliere un uomo o una donna per tutta la
vita significa scommettere senza essere supportati da alcuna
buona ragione, perché nelle cose d’amore la ragione non ha gran
voce in capitolo (Umberto Galimerti - "Le cose
dell'amore")
Amore:..esigenza di autorealizzazione…la
condizione di rifugio senza la quale la vita si fa incerta,
precaria, timorosa, paurosa. Una combinazione di forze per
sopperire alla propria debolezza. Un patto di cameratismo
(Umberto Galimberti -"Le cose dell'amore")
L’amore si nutre di conoscenza: di questa fanno parte le
lunghe chiacchiere per telefono, i preparativi per un appuntamento,
il parlare per ore di politica, di arte e di filosofia, oppure
semplicemente di marche di vestiti, il rivelare i propri gusti, il
cambiarli in funzione del nuovo incontro. Significa andare insieme
a fare shopping compulsivo o meno, oppure a passeggiare in un
parco, viaggiare, condividere il divano di fronte alla TV, cucinare
insieme o andare al supermercato (“e parlare di surgelati
rincarati”) saper stare in silenzio, coccolarsi ma anche litigare
senza dover per forza buttare tutto all’aria, negoziare,
incontrarsi mantenendo il proprio punto di vista, scegliere a volte
quello che fa piacere all’altro, tollerarne i difetti, cercare nei
meandri della propria immaginazione il desiderio quando non c’è.
2/3 (Umberta Telfener "Le forme dell'addio")
Che cosa rende così speciale la
relazione con Brian? “non ci sono segreti tra noi. Sa tutto di
me, conosce il mio passato, le mie debolezze e le mie piccole
idiosincrasie =(avversioni, ripugnanze). E’ il mio migliore amico
oltre che il mio amante. È molto paziente e non mi giudica. C’è
molto umorismo e tanto divertimento nella nostra relazione.
Condividiamo ogni intimità. C’è molta tenerezza e gentilezza tra
di noi. Quando mi sento giù, mi accarezza i capelli e mi dice
frasi del tipo: “andrà tutto bene”:e’ un uomo delizioso!”. Da
quando viviamo insieme ho imparato ad amare Brian ancora di più.
Sono cambiata come persona. Sono molto più paziente e meno
egoista. Ho scoperto di riuscire a tollerare ciò che delle
relazioni non mi piaceva, come i compromessi, la capacità di
prestare ascolto all’altro e di metterlo al primo posto nella tua
vita. – “Non ci si può aspettare di trovare l’amore democratico
senza prima essere disposti ad adattarsi e a scendere a
compromessi. Valerie e Brian possiedono entrambi vite, storie e
aspettative personali, e come tutte le coppie hanno scoperto che
la vera abilità sta nel trasformare quelle differenze in un punto
di forza, senza permettere che distruggano la
relazione.”
Sai qual' è la cosa più
bella che può capitarti ? Incontrare qualcuno che conosca tutti i
tuoi i errori, le tue debolezze, le tue paure ed i tuoi difetti….e
nonostante tutto, pensare che tu sia meravigliosamente
stupenda
L’amore è fatto
di fisicità. Sto parlando di entrare in una relazione terapeutica
naturale, che ci curi dalle paure che ciascuno di noi ha avuto e
ancora ha sulla vita, che ci guarisca dalle esperienze negative
che abbiamo subìto in passato, nell’infanzia e nel corso degli
anni. Questo potrebbe/dovrebbe essere l’amore, se ciascuno di noi
rendesse possibile una sintonizzazione e un monitoraggio
affettivo reciproco. “l’amore sta nei gesti e nei comportamenti
attraverso cui si esprime. L’amore è un atto di volontà. Più
precisamente, è al contempo un’intenzione, appunto, e un’azione.
La volontà implica anche una scelta. Non siamo costretti ad
amare. Scegliamo di farlo”. L’amore non è però uno stato (o si
ama oppure no, come un interruttore che è acceso oppure spento),
ma un processo, un’intenzione, un lavoro faticoso e quotidiano (e
spesso ce ne dimentichiamo). “L’amore è come l’orizzonte, vai
verso di esso e non lo raggiungi mai-“. L’amore non è una
condizione passiva, ma attiva: è una serie di azioni e di
intenzioni, è un desiderio e un progetto.» 3/3
(Umberta Telfener "Le forme dell'addio")
“l’amore è l’unica ragione per
stare al mondo e per vivere. L’amore è la forma più intensa di
dialogo e di danza tra due persone che entrano in contatto, e dà
origine a una complementarietà intensa che porta alla creazione
di sé, del mondo e di nuove possibilità. E’ quel valore aggiunto
che rende la vita degna di essere vissuta.”
(Umberta Telfener - "Le forme
dell'addio")
«L’amore costituisce un rischio, ma anche un
investimento ed è questo cocktail che deve essere miscelato nelle
dosi giuste per diventare assolutamente superbo. Il rischio e la
paura dell’abbandono ne costituiscono uno degli ingredienti, ma
quali sono gli altri? Il mostrarsi per quello che si è, la paura di
deludere e di essere delusi, la capacità di adattamento e di
negoziazione, la disponibilità a sacrificarsi e,
complementariamente, a chiedere per sé e a ottenere ciò che si
desidera, l’energia a investire sull’altro e sulla coppia. Ci sono
poi ingredienti più nascosti, come non aver paura dell’altro, non
considerarlo in malafede, riconoscerlo come simile a noi, quindi
appartenente alla nostra stessa “tribù”, provare desiderio e
curiosità, aver voglia di sapere come la pensa il partner, essere
capaci di ascoltare e il saper vivere nel presente. 1/3 (Umberta
Telfener - "Le forme dell'addio")
“L’amore: un dono che due persone
si fanno. Un diritto per sé, un grande regalo per l’altro…la cosa
più bella che due persone si possano scambiare ed è fatto di
desiderio e piacere, di energia ed esplorazione e anche di
fastidi, che comunque vale la pena affrontare” (Umberta
Telfener - "Le forme dell'addio")
Chiunque ad un certo punto della vita mette
su casa.
La parte difficile e' costruire una casa del cuore.
Un posto non soltanto per dormire, ma anche per sognare.
Un posto dove crescere una famiglia con amore, un posto non per
trovare riparo dal freddo, ma un angolino tutto nostro da cui
ammirare il cambiamento delle stagioni;
un posto non semplicemente dove far passare il tempo, ma dove
provare gioia per il resto della vita... (Sergio Bambaren - "Il
guardiano del faro")
"Rimanere se stessi in un mondo che giorno e
notte
si adopera per trasformare ciascuno di noi in un essere
qualsiasi
vuol dire combattere la battaglia più dura della vita"
(Romano Battaglia)
“Il gioco di coppia, comunque, non
è mai semplice. I rapporti non vanno bene oppure male, vanno come
le persone li sanno far andare, e sempre con alti e bassi. Ciò
che conta è la voglia di stare insieme, l’investimento nell’altro
e nel progetto, la disponibilità a condividere con qualcuno parte
della propria vita, l’attenzione e la cura che si mettono in
campo, la tolleranza della tristezza e dei momenti di down, la
convivenza con la solitudine, che si sente anche stando in
coppia. Conta la disponibilità ad abituarsi alla quotidianità,
conta ciò che ciascuno riesce a costruire su di sé e sull’altro
nel discorso, nella danza, nell’intersoggettività che si porta
avanti insieme.” (Umberta Telfener - "Le forme
dell'addio")
“L’amore non è
mai accompagnato da un manuale di consultazione, di conseguenza
siamo tutti costretti a chiederci che cosa vogliamo veramente
dalle nostre relazioni. Sfortunatamente le risposte sono
tutt’altro che chiare. Credo che oggi più che mai ciò si riduca a
quanto siamo disposti a rinunciare ai nostri bisogni personali
per costruire una relazione al ungo termine anteponendo i
desideri dell’altro ai nostri. In definitiva, il grande amore
dipende ancora dai sacrifici che siamo pronti a compiere noi
piuttosto che da quelli che ci aspettiamo dal nostro
partner..”
La psicologia si è chiesta quali
sono i fattori tendenzialmente più importanti per tenere in piedi
una relazione nel tempo. Questi tre sembrano essere i principali:
a)La disponibilità a cambiare in funzione delle
esigenze dell’altro b)La disponibilità ad accettare
le sue imperfezioni c)La comunanza di
valori”“Queste sono priorità che è difficile
prendere in considerazione all’inizio di una relazione: l’idea
che l’amore vinca tutti gli ostacoli è molto romantica, ma poco
realistica, anche se è molto frequente nella fase iniziale. Nelle
coppie studiate statisticamente, in realtà quasi tutto tende a
diminuire col tempo: calano la capacità di comunicare,
l’attrazione fisica, il piacere di stare insieme, gli interessi
in comune, la capacità di ascolto, il rispetto reciproco, il
trasporto romantico. Sono dati che possono sembrare deprimenti,
ma è importante sapere fin dall’inizio che cosa ci si deve
aspettare e avere ben chiaro cosa si potrà ottenere dal rapporto.
Ogni innamoramento finisce, nel senso che finisce l’emotività
così esplicita e tangibile, mentre l’amore può durare” 2/2
(Umberta Telfener - "Le forme dell'addio")
"Come si fa a
portare avanti una storia? Bella domanda: è la cosa più difficile
del mondo. Curare una relazione significa non rinunciare al
dialogo, desiderare di costruire la complementarietà, entrare nel
gioco e rimanere in contatto. Significa continuare a danzare,
cambiando il tipo di passi a seconda di come cambia la musica e
andare a cercare l’altro se è distratto e indifferente. Significa
comunque mantenere aperto il discorso, non rinunciare mai a una
conversazione, alla capacità di parlarsi e dirsi ciò che ci passa
per la mente e ciò che vorremmo e che pensiamo. Solo il dialogo
elimina, o comunque attutisce, la possibilità che il partner
diventi un nemico dal quale guardarsi.” (Umberta Telfener - "Le forme dell'addio")