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tombeurdefemme2010

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tombeurdefemme2010 26 novembre

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Interi, decimali, fattoriali, definiti, primi, pari, dispari, algebrici, indefiniti, infiniti, i numeri ci piombano addosso come fossero coriandoli, si mescolano, si intrecciano, seducono, ammiccano, deludono: amati, odiati, desiderati, respinti, celati, ingannevoli, maledettamente chiari e sfacciatamente sinceri. Mi hanno sempre affascinato e, a volte, anche ossessionato: qualsiasi cosa faccio, la mia mente si mette in moto "uno, due, tre, quattro..."! Ecco, quattro! mi mette l'ansia, forse uno strascico di paure infantili indotte da credenze popolari, quindi meglio scomporlo in tre piu uno! Nell'attesa iniziano a sfollare piano piano dalla mia mente, se conto fino a 60 è passato un minuto, ma mi viene difficile concentrarmi, ripeto, ricomincio, dilato e restringo il tempo.Tre, il numero che piace di più: l'Amore divino e l'Amore profano, lui lei l'altra o l'altro...che complicazione, altro che numero perfetto! I numeri del cuore un viaggio affascinante lungo i sentieri impervi dell'amore. Per Platone, impavido seguace della dottrina pitagorica, tutto nasce  dall'Uno divino che col suo amore smisurato ha dato vita alla creazione ed è la sorgente dell'armonia universale. Tutti i numeri nascondono qualcosa, un dogma, una superstizione, un immaginario, un mistero. I numeri ci somigliano, i numeri ci raccontano storie, storie che contano. Uno, due, tre quattro...dicono che per dormire bisogna contare le pecore, chiudo gli occhi, ma le mie pecore mi guardano con un aria stupida e canzonatoria e si rifiutano di saltare!L'insonnia è la mia compagna inseparabile dal giorno in cui hai deciso di uscire per sempre dal palcoscenico della mia vita. Ci hai impiegato solo sette secondi, quattro battiti di ali di una farfalla per sparire per sempre. E da quel giorno ho smesso di contare. Per me, per te...

 

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5
tombeurdefemme2010 15 novembre

 

 

Ogni persona che passa nella nostra vita è unica.
Sempre lascia un po’ di sé e si porta via un po’ di noi.
Ci sarà chi si è portato via molto, ma non ci sarà mai
chi non avrà lasciato nulla.
Questa è la più grande responsabilità della nostra vita
e la prova evidente che due anime non si incontrano
mai per caso.
(JORGE LUIS BORGES)

 

Forse

 

Forse ti passerò accanto un giorno...
e mi chiedo che cosa,vedendomi,
potrà succederti dentro.
E chissà se sarà facile, per te,
ritrovare subito quel sorriso
che io amavo così tanto...
quel sorriso che ho cercato, invano,
in ogni volto, in ogni sguardo.
Forse mi parlerai ancora della vita
e di quei sogni che mai si consumano...
e frugando tra le pieghe del passato
ricorderai anche di avermi amato...

 

 

 

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9
tombeurdefemme2010 13 novembre

 

 

 

Ho camminato, per giorni senza fine,

 

lungo le assolate dune del deserto.

 

Inseguivo un profumo capace di rompere il ghiaccio,

 

far rifiorire la vita, sconfiggere la solitudine.

 

Un giorno ho trovato l’impronta del tuo passo,

 

così ho scoperto che anche tu camminavi...

 

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10
tombeurdefemme2010 07 novembre

 

 

Lenta mi percorre la notte delle tue mani e dei miei desideri...

Lenta raccoglie i sospiri, i gemiti e gli incanti,

lenta come la litania in una chiesa,

come l'apice di un piacere senza fine,

lenta come una strada di montagna, lenta...

Dove sei? non ti vedo...non vedo i tuoi occhi...

Chi sei tu? cosa vuoi? Dove sei?

E continuerò a cercarti senza sosta, senza pace...

perchè ti voglio, perchè voglio ciò che sei,

voglio la tua mente senza limiti, voglio l'amore che hai dentro...

e voglio sciogliermi nella tua anima e volare nel tuo sguardo

senza confini, e desiderarti e averti...e lasciarti andare.

 

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9
tombeurdefemme2010 02 novembre

Questo Amore

 

Questo amore così dolce così bambino,

così ignaro delle leggi del mondo,

così pieno di vita come un’onda

che s’infrange sugli scogli eppure

piano piano li addolcisce e li trasforma.

Questo amore così irruento

da non riconoscere barriere

eppure così dolce da annullarle

e tramutarle in passerelle sul mare…

Noi due, mai cresciuti,

rimasti innocenti nei nostri occhi

specchiando l’anima purissima,

incoscienti come l’amore ci rende

eppure maturati in questo fuoco,

forgiati dai nostri errori

e dal dolore provato…

Siamo noi, siamo le nostre mani

e ci ameremmo con lo stesso ardore

anche se rimanesse di noi solo il cuore,

come per magia il cuore avrebbe mani

e braccia e gambe e sarebbe ancora passione,

ci ameremmo anche se fossimo arti

o teste distaccate dal corpo,

ci ameremmo nello stesso identico modo,

perché siamo una sola anima…

 

 

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10

Se cosi fosse il paradiso vorrei già essere morto, ma se invece fosse l’inferno peccherei ogni giorno per guadagnarmi questo oblio di anima e carne. Ora si, ora le sento, le tue mani morbide che mi sfiorano come se conoscessero ogni istante che segue, come se alba e tramonto non avessero un giorno che li separa e continuassero a girare in un vortice senza fine di desiderio e passione. Incredulo tremo e t’imploro di essere almeno reale, di chiamarmi per nome perché di null’altro ho bisogno. Amore, infinito amore, dimmi che esisti, che queste mani  sono reali. Dimmi che ci sei, che sei ragione ed istinto, natura che torna come l’aprile che sboccia le rose, come l’estate che matura il grano prima che la falce non lo recida dal gambo. Se mi dicessi amore sarebbe follia? Se mi dicessi che m’ami sarebbe un sogno soltanto? Taci allora, ti prego taci, perché se amore esiste, non ci sono parole dentro questo silenzio...

 

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9

Chissà cosa penseresti se mi vedessi davvero.

Scrivo parole che sanno di miele,

accarezzo l’anima con onde di seta,

sono fatto d’istinti, di vento e di fuoco

che arde perenne sotto gli abissi del mare.

Vedresti i miei occhi azzurri di cielo,

le mie labbra, il mio viso…

Sono solo la somma degli anni che porto

e questo non conta…

All’amore non serve il colore degli occhi,

le fattezze del viso e turgide labbra

sono solo vuote parole che il tempo trasforma,

sono foglie secche friabili ai venti, e un

soffio le sparge e non rimane più niente.

Ciò che vedi t’inganna, t’illude

ma quello che senti col cuore non mente.

Ti prego rimani,

rimani stanotte,

lascia che il sogno ti sfiori le labbra

e l’alba domani ci colga abbracciati.

 

 

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5

In questo diario vuoto, dove non riesco a trovare più
un frammento del tuo cuore, voglio lasciare il mio di cuore;
e forse lui saprà parlarti meglio di come potrei mai fare io.
Mai avrei pensato, mai, di essere così fragile.
E come mi vergogno…
Non so ancora quanto tempo riuscirò a resistere davanti
a questo vuoto che mi disorienta, che mi annienta.
Mentre stasera, come ogni sera, aspetto che tu mi lanci
un ancora di salvezza, provo a scriverti.
Capisco perfettamente, ora più che mai,
tutto quello che devi aver provato quando mi sono
allontanato da te: solitudine infinita, tristezza, senso
di abbandono; sì, perché il dolore più grande lo si
prova quando si sta per perdere qualcuno che si ama…
disperatamente. E io ti ho conosciuta, ti ho amata e
sei diventata quel sogno che non avrei mai creduto
di poter sfiorare, di toccare, di vivere. Nessuno mai
prima di te aveva occupato tutto lo spazio del mio cuore
e nessun’ altra donna potrà mai colmare questo vuoto…
ma sono anche altrettanto sicuro che nessuna potrà
mai farmi soffrire come tu stai facendo adesso.
Io non posso smettere di amarti.

 

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4

Ah, quante volte ho pensato di abbandonare questo posto pericoloso,
dove i desideri  e i rancori si riproducono senza sosta.
Nonostante tutto resto con il cuore pieno,
voltandomi indietro,
tutto si è trasformato,
nella mia vecchia  prigione ora brilla una fiamma divina,
l’ho trasformata in un luogo sacro.
Donare un po di felicità a chiunque voglia riceverla.
Resto senza parole dall’emozione.
Che spazio immenso c’è dentro noi,
se riusciamo a comprendere l’incanto di cui  
si sono nutrite le nostre anime.
Questo posto è sempre fatato.
Ma che bella luce!
Che luogo magnifico!
Desideri che sono come stelle negli occhi che sanno guardare.
La nostra felicità è bendata al buio,
ma porta legami da stringere se non si teme il rimpianto.
La sua costruzione ha richiesto impegni profondi,
facendomi credere, talvolta, di aver perso tutto
finché non ho ritrovato fiducia dal nulla.

 

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