Profilo BACHECA 258
“Di tanto in tanto è bene fare una pausa nella nostra ricerca della felicità ed essere semplicemente felici.”
Apollinaire
E mai che mi sia venuto in mente
Di essere più ubriaco di voi
Di essere molto più ubriaco di voi
Club della feritoia del BOH
Statuto
È istituito oggi, 6 dicembre 2020, il Club denominato "della feritoia del Boh". I membri del club, da oggi e fino a quando vorranno, dovranno abbandonarsi a:
1. istinto e spontaneità
2. curiosità
3. attenzione al dettaglio
4. noia fragrante
5. sinapsi intrecciate
6. in direzione ostinata e contraria
7. libertà schietta e sincera
8. battere il cinque
Cercavo te nelle stelle
quando le interrogavo bambino.
Ho chiesto te alle montagne,
ma non mi diedero che poche volte
solitudine e breve pace.
Perché mancavi, nelle lunghe sere
meditai la bestemmia insensata
che il mondo era uno sbaglio di Dio,
io uno sbaglio del mondo.
E quando, davanti alla morte,
ho gridato di no da ogni fibra,
che non avevo ancora finito,
che troppo ancora dovevo fare,
era perché mi stavi davanti,
tu con me accanto, come oggi avviene,
un uomo una donna sotto il sole.
Sono tornato perché c’eri tu.
Primo Levi,
11 febbraio 1946
Chi, o cosa, è quel "tu"?
Per me è tanti, è tante cose.
Sono i miei libri: le parole che restano salde nella bufera, quelle che ti tengono salda alla vita e ti spingono a cercare e a non essere mai paga, mai doma.
Sono le ombre e le luci agli angoli degli occhi dei miei studenti; quando, senza parlare, mi dicono tutto, quando si spogliano dal bisogno di dimostrare di sapere e si vestono della voglia di capire chi sono e quale posto vogliono avere nel mondo.
Sono le tue canzoni, è la tua musica, sono i tuoi film, i tuoi scatti, le tue visioni. È il tuo essere tuttoeilcontrarioditutto. È il mio accettare (e pretendere) di non poterti dare ogni risposta, ogni abbraccio, ogni riparo. È il tuo accogliere la mia pochezza. È il mio abbracciare il tuo "di più non posso".
Quel "tu" sono anche io. Che mi scruto, forse troppo; che ingaggio duelli con me stessa, che mi squarto e mi abbraccio e mi odio e mi stringo. Che in questo labirinto ovattato di nebbia continuo a camminare. Nonostante tutto.