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trillyina 2 ore fa

 

 

Il dipinto è tra quelli realizzati da Henri Matisse nel 1941, nei mesi successivi all’intervento chirurgico a cui viene sottoposto all’inizio dell’anno, in seguito alla diagnosi di una grave malattia. Nonostante la parziale invalidità che lo accompagnerà fino alla morte, l’artista considera questo momento come una svolta nel suo percorso creativo e l’inizio di una seconda vita. L’opera, oltre a testimoniare il sapiente uso combinato di colore e linea a cui l’artista era giunto all’età di settantadue anni e la versatilità nell’impiego della tecnica del disegno, attesta il cambiamento in atto nella sua pratica di lavoro, anticipando in forma pittorica, i papier découpé che caratterizzeranno la sua produzione degli anni a venire.

 

 

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trillyina 2 ore fa

 

 

 

 

 

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trillyina 2 ore fa

 

 

 

 

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trillyina 5 ore fa

 

Felice domenica❤️💚   

 

Devo essere una sirena. Non ho paura della profondità e ho una gran paura della vita superficiale. Anaïs Nin

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trillyina 5 ore fa

Il Bucintoro al molo nel giorno dell’Ascensione, 1740 circa

Il Bucintoro al molo nel giorno dell’Ascensione fa parte della serie di sei vedute attribuite a Canaletto, segnalate nella collezione Buccleuch di Edimburgo sino al XX secolo, e rappresenta la Festa della Sensa, una delle più importanti ricorrenze veneziane, quando il Doge saliva sul Bucintoro (imbarcazione da parata) per recarsi a S. Nicolò di Lido dove avveniva l’emblematica cerimonia dello sposalizio con il mare. Canaletto, diventa cronista dell’evento, scegliendo un punto di vista centrale e utilizzando una pennellata sciolta e precisa nella descrizione dei particolari. La pittura intrisa di luce ha preso il posto delle orchestrazioni drammatiche delle vedute del primo periodo dell'artista.

 

 

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trillyina 6 ore fa

Canal, detto il Canaletto

 

Il Ponte di Rialto da nord, 1725

Ponte di Rialto da nord fa parte di una delle prime serie di vedute riferibili al periodo giovanile di Canaletto tra il 1725 e il 1726. I documenti d’archivio ne attestano la committenza da parte di Stefano Conti, mercante di stoffe lucchese, tramite l’intercessione dell’agente Alessandro Marchesini. L’interesse di Canaletto si concentra sulla costruzione scenografico-prospettica della veduta di uno dei punti nevralgici della città, da lui resa grazie all’utilizzo della camera ottica. L’artista si discosta però da una visione realistica, orchestrando una scenografia grazie all’uso di alcuni espedienti e utilizzando fasci di luce che colpiscono le architetture, contrapposti a zone d’ombra per aumentare il senso drammatico della scena.

 

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trillyina 21 ore fa

 

 

 

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trillyina 21 ore fa

 

 

 

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trillyina 21 ore fa

 

 

 

 

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