Pane caldo,
Forse non ricordi ma quei venerdì sera passati in compagnia, birra, ragazze e così sia, sui gradini della scuola del nostro bigotto paese, a raccontarcela di storie vecchie e nuove di ideali folli dettati dall'ennesimo bicchiere di vino rubato dalla cantina di tuo padre. Sembrava avessimo già vissuto gli anni che ancora dovevano venire, si fantasticava da ragazzi 20enni che si credevano già grandi con il mondo in mano e la soluzione per cambiarlo. amico mio di quel tempo, ti ricordi? Eravamo gli ultimi a tornare a casa che ormai era giorno. Prima però si passava dal fornaio per il pane caldo appena sfornato, e un po' di salame per asciugare il vino bevuto tutta la notte. Poi tutti a casa tranne io e te. Li con te cominciavano i discorsi più profondi, ti ricordi? Eravamo molto amici e stringemmo un patto sulla nostra amicizia, ti ricordi? Ci troveremo esattamente tra dieci anni alle 5 di mattina alla stazione ferroviaria, nonostante gli eventi della vita e prenderemo il treno per chissà dove. Quella notte di dieci anni dopo non riuscivo a dormire, così presi la bicicletta e mi avviai verso la stazione.
Ero in largo anticipo cosa che nella vita non sono più riuscito a fare e ti aspettai. Da allora negli anni il pane caldo l'ho trovato sempre meno, anzi da subito dopo era freddo, mi rimane solo il ricordo di un pane caldo e di una promessa di un amico non mantenuta. Amico mio ti posso capire, purtroppo sono io a non capire me stesso, ma che mi frega io sono così.