L'ho anche frequentata per un periodo, una tutta perfettina e fisichina. Una di quelle che quando ci sedevamo al ristorante faceva il conto delle calorie che gli mancavano da ingurgitare per completare il percorso ottimale segnato dal personale trainer. Una di quelli che ordinava un filetto scondito o una insalatina. E che quando esordivo con la mia carbonara, mi guardava come se avessi arrotato un pedone sulle strisce.
"Ma di sera non è troppo pesante?".
Così mi disse, e io ripiegai con un finto sorriso su di un'ottima caprese.
Una di quelle che poi, quando arrivi al dopo cena, si toglie il vestito, lo ripiega, lo appoggia sull'appendino e volendo ci passa anche un po' di Stira e ammira.
Fu drammatica la serata e la ricordo ancora. La ricordo così tanto che da allora sono stato molto più accorto. Ho capito che una donna (come un uomo del resto) la si capisce e la si conosce a tavola.
Io sono da bistecca con l'osso e brunello e quando ti verso il vino ti guardo negli occhi. E al primo pezzo di Fiorentina ti guardo ancora. Anzi mica ti guardo. Ti spoglio. E ti spoglio mentre mastico e godo. Per il piacere della carne, per il sapore del rosso.
Io sono da amatriciana. E alla prima forchettata ti faccio il piedino, quasi a dirti "cazzo, ora ti metto al posto della pancetta".
Io sono da tiramisù, e col cucchiaino ti imbocco, lasciando a te il pavesino più buono.
Io a tavola godo. E godo perché mangio e perché mentre mangio ti guardo.
E non vale solo per gli uomini. No la tavola è unisex.
Ma che son donne quelle che si siedono ed ordinano un'insalata? Ma che son donne quelle che guardano ad un pezzo di salame come se fosse un testimone di Geova? No, che non lo sono. E sono quelle che se poi ti invitano per un drink nella loro casa dopo cena, sull'uscio ti fanno levare le scarpe e ti infilano le pattine.
Le donne sexy sono altre. Sono quelle che un bicchiere di vino lo gustano e una pastasciutta la seducono.
Ricordo una scena, del film Flashdance. Lei un'operaia, lui il grande capo. La prima cena. Lei si toglie la giacca mostrando una schiena che vabbè. Si arriva fino lì. Ma poi inizia a mangiare aragosta. Con le mani. E si lecca pure le dita. Ma lo fa con una grazia, con una eleganza con una sensualità, che lui era già andato, era suo, che nemmeno quando lei ballava mezza nuda nel night.
Perché il buon cibo è come il buon sesso. E non c'è l'uno senza l'altro.
Ed io se parlo delle donne, è perché uomo sono.
E allora dico che va bene il romanticismo, la canzone ed il tramonto. Ma quando c'è da amare, come da mangiare, il maschio deve essere maschio.
E deve essere quello che ordina l'amatriciana e il vino rosso.
Perché poi a me piacciono le persone fatte così. Le persone che ci mettono passione... così come si agguanta e si gusta un pezzo di rosticciana. Con le mani, mica con la forchetta."🍀