È sempre stato un mio difetto, osservo troppo: una smorfia fatta con il labbro, uno sguardo, un sorriso, un silenzio, il modo di camminare, di muovere le mani, un neo, una minuscola cicatrice, un bracciale, un libro, un colore, lo sfondo di un telefono, un quadro, una fotografia, una scritta sul muro, un tramonto, il testo di una canzone, una poesia. Io mi perdo nei dettagli e non me ne libero più.
Ora ad esempio ho voglia di stare a letto con te, delle ore, fino a quando le coperte diventano troppo calde e decisamente troppo stropicciate... voglio guardarti mentre mi guardi osservare ogni tuo dettaglio.
Enrico