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Si volta pagina, e con grande sincerità dico "lo faccio molto volentieri". Si prendono dei forti abbagli in certi momenti della vita, l'importante è rendersi conto poi di come realmente sia ciò che si vedeva in un certo modo. Devo dire che aldilà di questo mio periodo particolare, ora sto meglio, ovvio che di mio son sempre un caos vivente, ma non è una novità considerato il mio dentro così "particolare", comunque sia devo dire che sono alla continua riscoperta di me stessa, ed oltre ad essere un viaggio molto complesso lo trovo bellissimo, forse perché ad oggi mi sento davvero io, e questo per quanto difficoltoso potrebbe essere o sarà in diverse situazioni soprattutto future, non potrei più rinunciare o nascondermi una parte di me. Sto bene con me stessa aldilà di tutto....che bello dirlo, si, sono solo all'inizio di un percorso piuttosto particolare ma qualunque cosa accadrà voglio essere solo la donna che mi sta spingendo fuori dalle mie paure, il che giá non è poco.
Tutto ha un tempo, o quasi. So bene che per tanti motivi ci saranno momenti di merda per determinate scelte (se le farò), ma non posso ignorare questa sensazione di nuova vita, consapevolezza, insomma, più cose insieme, pezzi di me che riscopro e trovo sparpagliati negli angoli più stretti e impolverati del mio piccolo mondo incasinato.
Purtroppo nell'ultimo periodo mi sono lasciata trascinare da pensieri superflui che per me erano importanti, ma come dicevo prima, nella vita capita di guardare alcune cose in modo errato, dandogli un valore troppo alto, succede, ci sta, ogni cosa comunque può servire sempre come un piccolo ma essenziale bagaglio di esperienza, sopratutto per quanto riguarda ciò che si lascia definitivamente dietro le spalle, una specie di "out of my life", porto con me solo le consapevolezze e tanta voglia di scrutare e riscoprire nuovi orizzonti.
Bene, dal mio ultimo post è passato solo qualche giorno, ma sinceramente sono cambiate alcune cose, e aggiungo molto meglio così, lascio spazio a nuovi giorni, nuove emozioni, tutto ciò che riuscirà a darmi qualcosa di vero, sperando un pó in positivo ogni tanto.
Domenica bestiale per questa emicrania fastidiosa, i pensieri vanno e vengono, ecco, in questo devo parecchio lavorarci su ancora, ma che ci posso fare, già penso al domani, chissà. Messo via ciò che è stato di questi ultimi mesi, sono pronta ad aprire e scrivere un nuovo capitolo della mia vita.
6 luglio 2022
Stasera mi verrebbe di cominciare con questa classica frase del "mio caro diario"...ma poi considerata la mia età adulta e comunque il mio modo di essere, mi ritrovo lontana da questo tipo di scrittura, in primis perché per me questo non è un diario e poi perché è da un pezzo che ho superato l'età adolescenziale (eh sto diventando vecchietta ormai) scherzo...bé diciamo però che veramente una volta superati i 30 gli anni sembrano poi volare in un battito di ciglia.
Questa estate é così particolare per me, vestita di forti consapevolezze e punti interrogativi, ma un continuo sfogliare di giornate dopo giornate senza sapere che cazzo pensare, soprattutto cosa c'è in questa mia testaccia, lascio perdere l'argomento cuore perché al momento è...eh...niente, non mi va di spiegare.
Dicevo di questa mia "testolina" particolare, eh già, pensavo che crescendo potessi trovare un pó di calma piatta in me, evidentemente non avevo fatto bene i miei calcoli, si può pensare o esser convinti di qualsiasi cosa, ma vivere la vita è tutt'altro...non ho un paio d'ali, non posso spiccare il volo verso un orizzonte che sto cercando alla cieca, però ho una consapevolezza bellissima, quella di sentirmi viva e quasi pronta a voltare pagina, non con poca difficoltà ma sono pur sempre una piccola guerriera, sì, tutt'ora mi sento di definirmi così, non ho spade o scudi reali, ma una concreta voglia di crederci e combattere per la donna che sto diventando e che mi sta permettendo di affacciarmi alla finestra del mondo, aprendo piano la porta sul presente. Non è facile, non lo è mai credo, ma io sono solo una ragazza che ha le proprie umane paure, realista al 100%100, ma anche con una parte di anima sognatrice, si sa che con i sogni non si vive, però in fondo, esistono, e una parte di me un pó sognatrice lo è ancora.
Vorrei avere tempo, quel tempo necessario per afferrare quella felicità che sto cercando in mezzo alle mie ombre, contraddittorio dirlo ma sotto queste ombre cerco anche un riparo quando non so cosa fare...quanto è complicato cercare di capire il mondo di qualcuno, ok, in questo caso sto parlando del mio di mondo, ma tanto direi che si era già capito.
Senza tanti giri di parole, io vorrei...voglio trovare la mia felicità...e vorrei avere più tempo possibile...per quanto mi riguarda, amo tantissimo questa vita, se slegassi l'altra parte di me finirei per urlarlo a squarciagola sia nei momenti meno caotici che in quelli di merda, perché una cosa l'ho capita, l'amo con tutta me stessa, e siccome qualcosa ha piano piano aperto e formato una crepa nel mio cuore, qualcosa è cambiato in me, è come aver sfondato un muro solido e aver permesso a un raggio di luce di filtrare oltre...e così per me sono scattati alcuni click nel tempo, ho acceso la mia anima e conseguentemente il mio esser profondamente donna.
Un viaggio unico, lo so, per questo voglio avere più tempo possibile per vivermi e vivere determinate cose...niente valigie, solo scarpe costantemente sporche di strade presenti e nuovi orizzonti (che per adesso sono solo un immagine opaca). Per ora è un timidissimo start, quel che sarà sarà.
Ricomincio da me.
"Io lo sai non parlo molto ma i miei occhi, il mio volto, dicono le cose che nessuna voce può spiegare, se capisci già mi conosci e potrai trovarmi quando dalle mie profonde solitudini riemergo per un attimo...un attimo...".
Ho postato alcune volte delle canzoni che si accostavano splendidamente a me, al mio modo di essere, in alcuni frangenti rispecchiava ciò che sentivo...questa piccola strofa è di una vecchia canzone di Eros, in cui mi sono sentita sempre rappresentata.
La mia idea è che diverse volte le parole siano una voce superflua e inutile, è vero bisogna saper leggere certi silenzi, sguardi, andare molto oltre quello che si vede, non è una cosa da tutti, anzi, forse molto rara, per questo mi piace molto chi sa cogliere oltre un'espressione anche la persona in sé, questa cosa ho si ha o non si ha. È difficile saper definire la mia essenza, ho tante sfumature racchiuse in differenti sfaccettature, un carattere che non si può definire in un solo aggettivo, però devo dire che questa è una cosa che fondamentalmente mi piace di me, direi che è anche per questo motivo che non finisco mai di riscoprirmi e di sorprendermi sotto certi punti di vista, sia nel bene che nel male.
C'è stato un lungo periodo in cui mi lasciavo rappresentare da immagini, solo nel tempo ho messo più di me, i miei occhi particolarmente, in primis per una questione di privacy dentro questo mondo virtuale dove c'è di tutto, e poi proprio perché niente mi definisce meglio del mio sguardo, ovvio, non si può leggere a prescindere negli occhi di qualcuno, ma proprio per questo è affascinante vedere quanto una persona riesce a inoltrarsi oltre un'immagine o un post...sì, ho sempre lasciato andare molti pensieri in questo mio piccolo spazio, a volte molto più di quello che immaginassi, non me ne sono mai pentita, perché ogni mio post ha rappresentato un mio stato d'animo, un periodo, ma soprattutto me.
Alcuni momenti si può cadere nella classica banalità o rischio di ripetersi, mi sarà successo oppure no, non me lo sono mai chiesto sinceramente, scrivo di getto quello che provo perché è questo che la scrittura rappresenta per me, la naturalità di mettere a fuoco le mie vere emozioni e di non nasconderle a prescindere da quello che mi fanno provare, ma non è solo un discorso di emozioni, certe volte è qualcosa di molto più profondo, quelle classiche parole non dette che vorrebbero spingersi oltre una forzata razionalità, indipendentemente dal contesto in sé.
Credo molto in quello provo anche se sono sempre una linea zigzata, non so mai realmente dove certi pensieri mi stiano portando, so quello che vorrei ora, ma purtroppo so anche che spesso la vita sceglie in modo diverso e mi limito semplicemente a lasciare che le cose vadano a modo loro.
Che dire, sono io, anche se tante cose sono taciute, posso rileggermi alcuni attimi e sapere bene quello che si nasconde dietro una frase detta o letta a metà, sono sopra un palco dove i riflettori puntano ciò che decido di lasciar vedere, ma una volta uscita di scena mi svesto completamente della mia abituale armatura. Ecco, succede cosí nella mia realtà fuori, non c'è nessuno che conosca questa parte di me, solo queste pagine possono scrivere e leggere chi sono...il perché? Presto detto, qui ci sono occhi meritevoli di conoscermi e riscoprirmi, fuori solo sguardi appannati e mediocri, e di cui posso farne benissimo a meno.
BRIVIDI...
Ho un bisogno matto di scrivere, negli ultimi giorni lo sto facendo spesso, non mi piace dire che mi rifugio in questo mio angolo astratto, qui le emozioni che lascio trasparire (e non solo quelle) sono vere...a volte sono figlie di fragilità che mi rendono una come tante, una ragazza con le proprie umane vulnerabilità e debolezze, fatico a dire questa cosa, sono troppo abituata a nascondere questo mio lato, come del resto sono abituate le persone che mi vivono di giorno di giorno, sono cresciuta così, la mia innata corazza è diventata una seconda pelle, e devo dirlo con sincerità, ora mi pesa davvero portami dietro questa naturale indifferenza nel mascherare le mie emozioni e fragilità più profonde e nascoste. Non mi sembra reale quando un colpo riesce a sferrarmi una sensazione di dolore più acuta, come se il mio stupore mi rendesse consapevole che sono più attaccabile dal punto di vista emotivo...e no, no e ancora no, io non sono mai stata una che si piange addosso, e forse adesso sto soffrendo di più proprio perché respingo completamente questo modo di buttare fuori certe sensazioni, non ce la faccio, piuttosto muoio in una parte di me, ma mai lascerò intravedere anche solo una lacrima, e non perché non ho bisogno di sentirmi chiedere come mi senta, ma perché mentirei a prescindere attraverso il mio distacco, quella sarebbe la mia risposta, ma chi può saperlo meglio della sottoscritta, un libro aperto per me stessa, ma dalla difficile copertina da interpretare per tanti...del resto mi è stato anche detto.
Ho troppe cose dentro di me in questi ultimi tempi, il famoso vulcano che si mantiene sempre spento ma è pronto a esplodere...Dio, quanto vorrei spegnermi, so che sarebbe un casino se cominciassi a spingere fuori la mia natura così complessa, sono lava bollente incastrata dentro un enorme bicchiere di ghiaccio.
Cosa sarei adesso se non fossi incazzata nera con me stessa, sono pronta a prendere a schiaffi la donna fragile che vive in me, sensibile fino a farmi male, ma più forte di quel che a volte penso...che mondo il mio dentro, certe volte sarei la prima a volerne scappare, ma poi...dove andrei senza i miei casini, la mia natura così complessa e particolare, no, non ce la farei, sono una maledetta cazzuta fragile, e non posso cambiare.
Tic tac...tic tac...e il tempo vola, che dannata fretta che ha, se avessi la possibilità e far girare indietro le sue lancette le porterei a quando...non lo so...si cambia, gli eventi ti cambiano, sono una testa troppo riflessiva, ma la differenza da prima è che ci si è messo anche il cuore a rompermi le scatole, e quando parla è veramente un caos, purtroppo non c'è un interruttore, un volume da abbassare, se parla lo devo per forza sentire, ed in questo periodo è maledettamente logorroico, peggio di me quando scrivo. La verità è che non so nemmeno dove sto andando per adesso.
Nel mentre è arrivato anche luglio, il suo trolley poggiato alla porta delle città già accaldate e insofferenti a questa estate un pó troppo frettolosa e invadente...però una cosa che amo di questa stagione é il modo in cui lentamente il sole lascia spazio alla sera, il momento della giornata che di gran lunga preferisco.
PASSEGGIATA PIGRIZIA 1 - 0
Pomeriggio di caldo afoso ma ne è valsa la pena!!!
Il mare ha sempre molto da raccontare...
Questo post ho deciso di dedicarlo ad una persona che tra queste pagine non solo mi ha letta e mi legge spesso con attenzione, ma in certi momenti mi ha regalato delle parole di grande verità e supporto, cosa che apprezzo davvero e che oggi mi sento di ricambiare con molta stima.
In questi contesti virtuali c'è sempre chi riesce a spiccare con una naturale energia positiva aldilà anche dei momenti no...e invece chi resta sempre in disparte a mangiarsi le mani per i successi degli altri, succede fuori, nella vita di tutti i giorni, come tra queste pagine.
Come dicevo all'inizio di questo mio post, a differenza di tutte le altre volte non parlerò di me oggi ma di chi proprio sopra questo spazio ha un suo profilo e blog, dove "aldilà" di tante persone che la seguono e l'apprezzano, scrive con una penna astratta ma con argomenti sempre concreti, interessanti e diverse volte anche ironicamente intelligenti...si può piacere o non piacere, ognuno è libero di dire la propria e di avere un suo pensiero, é piacevole e stimolante confrontarsi, ma c'è una linea sottilissima tra un parere e un continuo attacco e accanimento di gente che si protegge dietro uno schermo o una personalità ignota.
Detto questo, io sono tra chi la sostiene e l'apprezza...continua così, sempre, non mollare mai.
Scrivo mentre fuori c'è il temporale, il rumore dei tuoni e della pioggia che sbatte contro la finestra mi fa provare un senso di inquietudine e leggerezza insieme. Una scemenza forse, ma anche da queste piccole cose mi accorgo che in me ci sono sempre queste due parti che si sovrappongono e si scontrano a vicenda.
In questi ultimi giorni sono stata e sto da schifo, ma questa è una cosa che già ho detto nel mio precedente post, quindi ora voglio parlare un pó di questi attimi presenti, di come mi spingono un pó a uscire dalla mia tana, una conflittualità pazzesca tra me e l'altra parte di me, eccomi qua, another me, questo nick che al tempo ho scelto per un motivo, perché rappresentava un pó una mia rinascita, tutt'ora però ha un significato completamente diverso, ed è il vero significato. Eccomi, questa sono io.
Chi sono?...eh, una ragazza che custodisce tante cose dentro il baule dei ricordi, ma ne sta riscoprendo tante altre dentro la soffitta del cuore, leggo, sfoglio pagine e pagine di me, un libro che fondamentalmente non ho mai aperto, forse letto a tratti e distrattamente...e più che un libro, oggi mi sento un foglio che vola nel vento, non si sa se scritto o ancora bianco, però vola, quando quasi sembra trovare il suo pezzo di terra, ecco che una nuova folata lo trascina verso qualcosa di nuovo, sconosciuto...e via.
Scrivo ma sono sia autrice e lettrice al tempo stesso delle mie emozioni, non so bene quello che verrà fuori man mano in questi pensieri, post, però proprio per questo amo così tanto scrivere e farlo di getto, come ho fatto sia nei momenti più positivi, che in quelli più tormentati. È vero che adesso sono in una parentesi grigia, ma spero con tutto il mio cuore che come ogni parentesi, si apra e poi si chiuda, di mio posso dire che certi momenti sto malissimo, ma altri voglio trovare la mia serenità, un inizio di serenità, indipendentemente da tutto quello che accade, gli eventi, le cose che cambiano, il cuore che parla, la testa che fa un casino assurdo, voglio sentirmi rinascere, sì...come diceva Piero Pelù in una sua vecchia canzone: "È il mio corpo che cambia nella forma e nel colore, è una strana sensazione, in un bagno di sudore, è il mio corpo che cambia e cambia e cambia...", che posso farci, certe frasi di alcune canzoni sono proprio quello che mi rappresenta in varie fasi o step della mia vita.
Sarebbe una mezza verità dire voglio ritrovarmi, perché sono sincera, non mi sono mai né cercata e mai trovata, quindi sono sempre stata un pó una vagabonda per le strade della mia esistenza. Credo che ogni cosa accada per un motivo, che lo si voglia o no, umanamente ci si spacca in due, ma poi chissà, magari il corso della vita deve andare in un certo modo, per ora i mie passi sono solitari, mentirei se dicessi che non vorrei averne un paio che camminano insieme a me, ma le cose appunto, semplicemente accadono, ed io in questo mio presente ora lascio che la mia vita prenda la direzione che deve, non so cosa accadrà, dove mi porteranno queste scelte obbligatorie, diciamo così, però voglio provare a crederci, ad andare oltre i miei occhi bagnati e pompare il cuore affinché si alleni per una nuova corsa ad ostacoli. Le gambe seguono solo il ritmo, il rumore dello start, che spero arriverá presto. Intanto resto seduta per un pó su questi cocci sparpagliati dei miei giorni presenti. Day by day.
Ecco, sfoglio di pagina in pagina la mia vita, quello che scriverò si vedrà, ma non ho nessuna intenzione di appendere la penna al chiodo come stavo pensando di fare ultimamente. Le pause non servono, magari solo qualche piccolo momenti di stacco, che sia un giorno, una settimana, quello che è, ma poi qui tra queste pagine amo ritrovarmi e raccontarmi.
In questi giorni lo maschero bene, ma sto male. Mi sembra di vivere in questo momento in una realtà dove sono stata catapultata a forza e inconsapevolmente. Mi ripeto continuamente nei momenti in cui sto per cedere che posso farcela, che la tempesta dentro di me non è più forte dell'amore che nutro per la vita. Devo salvarmi da sola, soltanto io posso sapere come mi sento. Al tempo consideravo che stare da sola fosse il segreto per essere libera e indenne dai sentimenti e le ferite, ecco, devo tornare ad essere come un tempo, una scatola chiusa, dove non mi chiedevo nulla e mi bastava ciò che ero.
Oggi le giornate passano in un baleno, il tempo sembra prendere la rincorsa per andare ancora più veloce del solito, mi sento persa, scombussolata, non riesco a tenere il suo ritmo, o forse non voglio. Mi guardo intorno e vedo che il cielo azzurro di queste ultime giornate non mi rispecchia affatto. Io sono sempre stata una natura complessa da capire e vivere, ma non sono mai stata vissuta appieno, nessuno ci è mai riuscito. Sto scrivendo in uno di quei momenti in cui le mani mi tremano e mi sento persa, sono sempre però attenta a non oltrepassare la soglia dei miei pensieri, questo significa che per ora sono ancora abbastanza lucida, ma non sto a promettermi cose che non sono sicura di poter mantenere, tipo la voglia di lottare, di crederci, no, non mi va nemmeno di chiedermelo, sto cominciando a vivere le giornate così, senza aspettarmi niente, senza starmi a chiedere più nulla, non m'importa come posso essere letta oggi, ormai mi sento su altri binari, quelli che non hanno una direzione né una destinazione, vado dove arrivo, non guardo oltre, e queste parole sono la mia unica verità adesso. Mi fa anche sorridere il fatto che normalmente sono così brava a controllare le mie vere sensazioni, che riesco quasi a ingannare anche un pó me stessa.
Quotidianità significa molte cose, lavoro, realtà, gente, facce, vita di tutti i giorni, ecco, io adesso so che sto usando una maschera, almeno fuori, è la mia faccia rovesciata, ma comunque il mio unico modo per mettere un muro tra quella che sono e le cose superflue. Scrivere in questi mesi è stata una mia valvola di sfogo sì per alcune volte, ma un riflesso importante in generale per come mi sono riscoperta e anche amata per un certo lasso di tempo. Ora è di nuovo cambiato il mio sentire, sentirmi, mi amo fuori, ma dentro sono un'altra immagine, ed io questa immagine non la voglio vedere, non ce la faccio. Sono sincera con me stessa fino in fondo adesso, in questi giorni sono persa, sono come il mouse impazzito di un computer, non seguo più il comando della mia razionalità, almeno, solo in parte. Fingere di stare bene è ora la mia arma migliore, non posso fare altrimenti. È il mio muro di difesa, un muro di burro, ma pur sempre un muro. Vivo di giorno in giorno, non mi chiedo niente, ma sento tutto. Sì, ora sono persa. Mi ritroverò...forse, chissà...adesso però sono sola con e contro le mie ombre, forse doveva succedere, forse, forse, forse, tanto anche la vita è un forse, anch'io lo sono adesso.
Vorrei solo chiudere gli occhi e risvegliarmi fra un anno, ma questo potere non ce l'ho, in questo periodo posso solo combattere da sola, è l'unica certezza che ho. Dire che sto male per me è già una sconfitta, ma sono una persona non un robot, quindi mi vivo anche così, senza se e senza ma. Verità per verità, almeno in questo mio piccolo angolo di mondo. Non mollo ma sto male, ed ora va così, non serve piangere (o forse certi momenti mi farebbe anche bene, ma sono fatta in un certo modo), oltre che una fottuta donna razionale, sono anche allergica alle debolezze.
Detto questo, non voglio essere letta in chiave pietosa, anche perché ció mi farebbe incazzare parecchio, dico quello che sento semplicemente, che poi semplice per modo di dire.
Alcuni di voi qui hanno imparato a conoscermi più a fondo, almeno, credo, non mi preoccupo di come verrà letto questo post, oggi non ho filtri nel dire che sto male, perché sono anch'io "umana", si può pensare quello che si vuole di me, che sono una che se la tira, una che spesso è allegra e sempre pronta alla battuta o una che spesso è respingente, questo è quello che si può vedere di me fuori di qui, ma tra queste pagine c'è la mia vera anima, la donna che sono, ecco, oggi si può leggere anche il mio lato fragile, perciò basta con la cazzata di dire sono questa, sono quella, io sono tante cose insieme, punto. La parte orgogliosa di me probabilmente rileggendosi mi farà detestare in questo post, ma non me frega niente. Sto male, e questo è ciò che mi sento di dire ora, senza dover dare nessuna spiegazione.