Profilo BACHECA 132
Premetto che circa 3 sere fa avevo preso quasi la decisione di fare una pausa dalla scrittura, un pó perché in questo momento ho bisogno di staccare dai pensieri e un pó perché ora come ora non mi sento di aver nulla da dire...si, ora sono qui, ma è una cosa venuta di getto, per la precisione circa un minuto fa...mi andava di scrivere, cosa non so, senza però stare a chiedermi più di tanto il perché, lo faccio e basta.
In questo momento vorrei prendermi un pó di tempo per me, "tutto" il tempo necessario per rimettere un pó di ordine nella testa e per ritrovarmi nuovamente.. in questi ultimi mesi sono e mi sento davvero tanto cambiata, e non è una cosa visibile all'esterno, che si può percepire da un semplice sguardo, è qualcosa di molto più profondo e interno...la differenza è che adesso avendo delle piene consapevolezze sono spaccata a metà tra ciò che vorrei e tra il mio bisogno di ritrovare la mia natura distaccata e (anche se sembra brutto dirlo così) più fredda e controllata, ora il mio obiettivo è questo, dare priorità a quella che sono, anche ci volesse più del previsto, vari step, ecco diciamo così.
Da qualche giorno sto cercando di mettere un punto a certi pensieri, ora non mi aspetto nulla da me stessa, ma sono sicura che man mano riuscirò a trovare un pó della vecchia Ilenia, che sarebbe un bel mix ora, tra un parte di me riscoperta ultimamente e una parte di quella che ero fino a meno di un anno fa...sento di poter conoscere ancora molto della mia persona, non mi spaventa questa cosa, anzi, questo mi fa credere ancora di più in quello che provo, non ho fretta di bruciare certe tappe per scappare dai pensieri, qualsiasi essi siano...ovvio che oggi mi sento molto diversa da un tempo, è un dato di fatto e va bene così.
Sinceramente, da qualche giorno, è scattato un nuovo click in me, ciò che è stato negli ultimi mesi, settimane, non so perché sia andata così per alcune cose, ma sto smettendo di chiedermelo, non si può spiegare ciò che non si è potuto capire a fondo, lascio semplicemente perciò un punto esclamativo a questo e stop.
Ora penso un pó a me, senza chiedermi o aspettarmi nulla, il tempo faccia pure il suo corso. Insomma, un nuovo punto e a capo.
Ho cancellato i miei ultimi 5 post, negli ultimi giorni ho scritto con molta foga, un bisogno di buttare letteralmente fuori certe sensazioni...eh...fatto bene, fatto male, non sto neanche a chiedermelo, era semplicemente quello che sentivo, che spingeva per uscire, e l'ho messo su carta virtuale..già, questo mio pezzo di mondo, uno strato di pelle...anzi di sottopelle.
Ci sono delle cose di cui si può fare a meno, hobby, passioni, quello che è, io nella scrittura mi ci sono accostata forse malamente nei miei lontani vent'anni, ero diversa, aldilà della giovane età, dei pensieri che seppur sempre profondi erano comunque differenti da quelli che sono oggi, se dovessi dire se sono pentita di qualcosa, direi sì, in particolare di una, importante, ed è qualcosa che riguarda solo ed esclusivamente me stessa, se avessi ragionato indietro come adesso, forse tante cose sarebbero andate in modo diverso, non lo dico con rammarico, solo con un pó di dispiacere, perché adesso non potrei comunque saperlo.
In quest'ultimo periodo mi sono scontrata molto con certi pensieri, vivendo momenti di forte fragilità e rabbia nel sentirmi un pó scavalcata dagli eventi frettolosi che son accaduti...poi alla fine mi dico, ogni cosa accade per un motivo e il solito bla bla bla, per avere comunque una spiegazione (seppur scontata) a ciò che non si riesce a comprendere...di mio non sono perfetta, quando mai, sono sempre una linea curva o zigzata anche se dovessi camminare sopra una strada tutta dritta, perché io sono questa, imperfetta nel mio essere, e non me ne frega niente, ho una personalità particolare, non vivo le cose a seconda di come le vive la massa comune, un tempo forse lo facevo, per sentirmi al passo, per non andare mai controcorrente, non so nemmeno perché poi...oggi posso anche percorrere sentieri (astrattamente eh, specifico per qualcuna che conosco che dice che realmente per fare due passi mi porto dietro il divano:), ok un sorriso adesso ci sta, perché fondamentalmente questo post non è malinconico ma semplicemente vero, la differenza da altri che ho scritto, è che non parlo di sensazioni, fragilità, paure ecc ecc, ogni tanto ho voglia di lasciarle un pó parcheggiate altrove.
E così eccomi qui, in questa calda (ma non troppo) giornata di maggio, in cui mi sono detta ho voglia di...di...scrivere dai, senza stare a pensare per un momento a tutto il resto, e in questo frangente mi sento più me stessa, semplice voglia di raccontarmi. Per adesso non voglio forzarmi in nulla per quanto riguardano certe cose del mio vivere fuori, ho solo bisogno di tempo...e non mi chiedo altro.
Mettere insieme quello che provo in poche righe non è semplice...eppure sono qui...ultimamente cerco di rimanere il più lucida possibile e spegnere certi pensieri, darmi inconsciamente una spinta lontana e andare nel senso opposto a ciò che vorrei. Da qualche tempo mi sento più donna, come se dentro di me fosse scattato un click...no, niente interruttori nascosti...solo si sono accese delle consapevolezze che stanno inevitabilmente mettendo in luce il mio mondo, e non mi servono occhiali spessi per guardarmi dentro, mi basta farlo così, senza se o ma.
Se dovessi...potessi dire quello che sento...non basterebbe prendere un lungo respiro per trovare il coraggio di lasciarlo uscire, sono sempre stata una persona razionale, per questo mi sono scontrata così tante volte con i miei sentimenti, solo adesso riesco a rendermene conto, razionalità e cuore sono troppo lontani per poter andare nella stessa direzione, ed io mi sono ritrovata spesso nella costante indecisione di chi dei due seguire, di conseguenza la conflittualità me la son sempre sentita scorrere nelle vene...non ricordo quando ho cominciato a spaccarmi a metà...così sono diventata another me...e lo sono tutt'ora, ma ora in modo diverso, molto diverso.
Mi sento un corpo vestito di nuove emozioni, una testa più libera dal caos ma non meno complicata, un cuore ormai (detto un pó volgarmente) che se ne va per cazzi suoi, forse l'unico che ha la capacità di esser libero da qualsiasi catena astratta...in questo momento, periodo, non so come chiamarlo, insomma, diciamo presente...mi sento dentro un corpo che vibra di fame di vita, preda di un cuore che ha molte cose da dire, più complessa di un cubo di rubik, già una volta mi ero definita così accostandomici, perché non trovo qualcosa di più reale per descrivermi...mi si può provare a guardare da diversi lati, provare a mettere insieme frammenti di me con pazienza, ma la pazienza si dice sia la virtù dei forti, e mi spiace dirlo ma di persone forti da questo punto di vista scarseggiano, non è un modo per dire che io sia facile, anche perché ho sempre ammesso di essere tutt'altro, ma ormai posso dire che non me ne importa più nulla, io sono consapevole della persona e donna che sono adesso, e più mi vivo, mi riscopro e più allungo le distanze da ciò che un tempo mi faceva male, tanto da non ammettere nemmeno a me stessa le mie debolezze...ma arriva un momento che la musica cambia, il caos diventa un rumore più definito, le paure escono allo scoperto e le fragilità si mischiano a nuove certezze, insomma un misto di...caos controllato, diciamo così...ed io son qui oggi, so bene quello che provo, non so quello che mi riserverà man mano il domani, ma nel frattempo...il mio esser donna spinge sempre di più per uscire...con tutto ciò che ne potrà conseguire...questione di tempo, questione di un inaspettato ma voluto cambiamento.
Chiudo questo post con una frase di una vecchia canzone del mio "artista" preferito Tiziano Ferro...una frase che mi sento attualmente cucita addosso...aldilà di tutto ciò che verrà e che affronterò...
"UNA BIMBA APPENA NATA, CHE DORMIRA' FELICE SULLA SCHIENA DEL PASSATO".
A volte non so perché mi senta così preda di quello che provo...la mia classica soluzione è cercare di mettere un pó in pausa la testa, ma quando é il cuore a parlare...come si fa...? Eh... questo proprio non lo so...ultimamente ho una paura forte, un senso misto di voler gridare a squarciagola certe cose...ma ora come ora non potrei, di conseguenza restano parcheggiate dentro di me anche emozioni fortissime...ecco, ora sono come sospesa nel parlare, nel lasciarmi andare, sapendo che tra poco terrò come al solito certe verità per me, perché quella linea sottilissima mi ricorda che finirei per inciampare nei mie stessi pensieri, e sparpagliarli completamente sopra queste pagine non è il caso, anche se devo dire con sincerità che questo "mio" angolo di mondo è un vero pezzo di me, e non c'é virtualità che possa rendere astratto ciò scrivo.
In questi ultimi giorni mi sento talmente in bilico tra i miei sentimenti e la mia voglia di osare, che razionalità e istinto sì prendono spesso a pugni, una lotta spesso alla pari, dove in quei momenti mi sento solo una spettatrice più che la vera protagonista di quei conflitti. Accadono le cose, potrebbe esserci una ragione, oppure no, ho smesso di farmi tante domande, forse perché ormai ho avuto modo di soffiare via la polvere dentro una parte di me, mettere un pó di ordine e...sbattere fuori un bel pó di quel caos che ha sempre fatto da sottofondo alla mia vita.
Oggi è un discorso molto diverso, non solo perché sono successe alcune cose, ma perché all'improvviso invece di percorrere la solita strada tutta dritta, ho deciso di svoltare di colpo, prendere un'altra direzione, andando incontro a qualcosa di completamente sconosciuto, la cosa strana è che a differenza di prima, che avevo la necessità e il bisogno di guardarmi indietro, ora no, ho buttato via quello specchietto retrovisore e voglio solo guardare avanti, seppur con le paure che mi tengono sempre un pó legata. Ma ogni cosa a suo tempo.
Non concluderò questo post con la solita frase sul chissà...e poi...semplicemente lo lascio così...dico quello che di getto sento e poi non mi chiedo altro, almeno per ora...tanto testa e cuore fanno un pó quello che vogliono, a volte vanno completamente per fatti loro, separatamente, e io mi limito a sentirmi...diversa...cambiare di giorno in giorno...
Difficile spiegare cosa mi stia passando per la testa in questi giorni...sono nei classici momenti di stand by, quelli dove mi rifugio nelle cose più assurde pur di spegnere certe sensazioni. Inutile ripetere sempre le solite cose, mi sembra di fare l'eco di me stessa in alcuni miei post...non riesco a capirmi in certe giornate, o forse non mi va e basta...ma se sono qui, adesso, è perché come sempre la scrittura ha un potere particolare, quello di farmi spogliare completamente della mia parte più nascosta senza nessuna inibizione, ciò nonostante c'è sempre un velo trasparente tra le parole dette e quelle respinte indietro. Ho parlato più volte della mia corazza, senza mai mettere in mostra il contenuto, il perché sarebbe banale dirlo adesso, lo avrei potuto fare altrimenti già prima...non mi sono mai sentita una persona contraddittoria, anche se ora sinceramente un pó mi ci sento, ma questo non riguarda il mio lato in ombra e nemmeno le mie vere emozioni, ma il mio cosiddetto senso razionale che mi sento appiccicato addosso e spesso forzatamente...la mia natura passionale molte volte si scontra appunto con la razionalità fredda che mi veste nel quotidiano, come dire, puoi metterti un paio di occhiali da sole scuri e mascherare la tua espressione, ma poi una volta tolti, gli occhi hanno tutt'altro da raccontare...sono la vera carta d'identità.
Questa insofferenza che sento non deriva solo da certe cose, ma anche dal riscoprirmi e di conseguenza vedere come diverse volte mi sono vestita di una personalità estranea alla mia, nella freddezza, nel distacco costante delle fragilità nascoste ecc...la verità è che io ad oggi, mi sento più vera adesso che mi sto spogliando di me, che in tutti questi anni che mi sentivo nella mia stupida e scontata bolla protetta...protetta da che poi, non lo so, tanto alla fine se le cose devono accadere accadono, punto, senza se e senza ma.
È vero, molte volte penso a come affrontare certe prove della vita, e la paura è forte, perché mollare una parte di armatura non significa avere un corpo indenne alle ferite, ma avere il coraggio di combattere per la propria felicità, che non è il classico traguardo che ci si prefigge di raggiungere prima o poi, ma anche quella consapevolezza di cercarla oltre il rischio palese di potersi fare male, più è più volte durante il vivere...il VIVERE...forse è questo che mi sta cambiando, o forse sono io che sto cambiando determinate cose, non ho una risposta, ma un perché sì, èd é questo che mi basta.
Non posso sapere cosa accadrà nel tempo, ma in questo presente, dentro o fuori i miei momenti fragili, mi sento più viva che mai...sarà quel che sarà...poi...
E se un tempo avevo paura di una parte di me, oggi mi sento più forte che mai, seppur le fragilità sono quella spina nel fianco che a momenti alterni combatto...e anche di brutto...ma niente è più forte di quello che nel mio essere donna mi sta trasformando di giorno in giorno...qualcosa che va oltre tutto...oltre anche me...neanche quando la pioggia bagna gli occhi e asciuga le certezze.
In questo momento mi sento di merda, ma considerato che è un continuo turbinio di emozioni...è un costante sentire, sentirmi, nella mia totale incapacità di mettere un freno a certe mie sensazioni, che stanno a poco a poco irrobustendo la mia soul of woman...sí...donna più che mai dentro e fuori di me, nella mia razionalità e nel mio incontrollato bisogno di...accendermi in ogni angolo di me...non è un semplice strato di pelle che si toglie e si rinnova, ma un radicato senso di ricerca di nuovi orizzonti, anche oltre quello che scorgo, non mi basta più vedere, ma andare oltre...e oltre ancora...aldilà di tutto quello che potrebbe girare intorno a me, non sarà uno o più paesaggi grigi ad annebiarmi la vista, ora ci sono molte più tonalità di colore sulla mia tavolozza astratta, difficile perciò che mi fermi al bianco e nero.
Il vento del cambiamento scrivevo qualche post fa...e questo vento diciamo è stato inatteso, ma forse voluto inconsciamente per soffiare via un bel pó di cose...ovvio, ci sono diversi momenti di apparente calma piatta, quelli in cui mi dico...mha, chissà...sono come sopra una montagna russa (astrattamente s'intende, considerata la mia paura delle altezze), salgo, salgo, poi giù di botto, col fortissimo schiaffio di vento che accompagna le mie paure più profonde ad uscire fuori e a rinchiudersi nuovamente in un angolo...ed oggi è così, salgo e scendo, sempre di botto, non so quanto durerà questo giro di giostra intenso e complicato...ma non ho nessuna intenzione di scendere per la paura di affrontare una piena discesa che potrebbe portarmi chissà dove...non nego di avere le mani che tremano mentre mi tengo salda alle mie più forti certezze...e vorrei dire molte cose (come sempre), ma nello scrivere sono arrivata nuovamente a quel confine anche stasera...quindi...stop...
In questi ultimi giorni ho un senso di agitazione, inquietudine, un mix di cose che mi rendono sfuggente persino alle mie...paure...so bene da dove arrivano, per questo tengo a freno il più possibile il mio istinto.
Alcune volte sono stanca, provare sempre a trovare una scorciatoia per evitare di combattere contro quelle note stonate (fragilità) nel mio essere spesso così forte, distaccandomi volutamente da certi pensieri o sensazioni che fanno un rumore pazzesco in testa. La testa però non è sempre separata dal cuore, anche la donna più guerriera di fronte ai propri sentimenti posa sempre la sua spada (e quando dico guerriera non parlo di me, non mi reputo tale, perché io sono solo una piccola combattente dentro la battaglia del mio vivere e vissuto).
Lo scorrere così veloce di questi ultimi giorni mi fa stringere un nodo allo stomaco, quante cose vorrei dire, fare, e so che queste parole verranno lette in modo molto più profondo da certi occhi, perché sono quegli occhi che diversi momenti mi hanno letta dentro molto più di come abbia fatto io stessa nel tempo.
Sentire la necessità di mettermi a nudo ma dovendo rimanere sempre con una parte di anima vestita, a volte mi soffoca, perché è come se lasciassi una parte di me legata ad una catena...non c'è un modo giusto né sbagliato, c'è solo la natura razionale, quella che dice: oltre quel confine fermati, non è ancora il momento...il momento di...saltare...e nel mentre il cuore batte all'impazzata, aspetta una risposta, e conseguentemente anch'io...ma non so fino a quanto potrò attendere, la vita è una...posso solo al momento lasciare indietro determinate domande e...poi chissà.
Una persona in questo contesto virtuale un giorno, parlandomi, mi ha fatto notare una cosa, che lo scrivere spesso è dettato da un preciso stato d'animo, e la maggior parte delle volte nasce dalla profondità di raccontarsi a pieno attraverso emozioni malinconiche...lì per lí ho pensato a quanto avesse ragione, poi però mi sono resa conto quando mi ritrovavo qui a scrivere nuovi post, che non è esattamente così, anzi...quando spoglio una parte di me fra queste pagine, non è necessariamente dettato da un senso di malinconia...sono fatta in un certo modo, sí...ma...per scrivere, per dire determinati pensieri, io "devo" provare qualcosa di profondo o forte dentro, perché altrimenti non sentirei nemmeno il bisogno di lasciarlo andare, sopratutto in alcuni momenti, ma questo non significa però nel senso sempre negativo, poi ognuno può leggere o percepire le cose a proprio modo, quelle sono sempre sensazioni o idee soggettive, ed è anche giusto che sia così.
Quest'ultimo mese praticamente sta super volando, certo, i mesi ormai passano di per sé a una velocità pazzesca, ma chissà perché aprile mi sembra abbia gambe un pó troppo veloci, o forse sono io che in questo momento mi sento esplodere di vita e al tempo stesso rimango ferma per via di certi punti sospesi, e allora mi sembra che tutto scorra via in un click.
Che dire...avevo..."ho" mille cose dentro da buttare fuori e perché no, anche lasciarle sparpagliate e libere di andare un pó dove vogliono...qualcosa sta cambiando...e quel qualcosa anche se piú complicato da affrontare e vivere, mi rende più vera che mai...adesso...