"Perché ho bisogno della tua presenza per capire meglio la mia essenza"...

GIOCANDO A NASCONDINO

"Non sono curioso, dipende dal bottino"

La donna mostra solo ciò che vuole

il resto

o lo si merita

o lo si immagina.

(G.Piccirilli)

La Tempesta esterna lascia spazio ad un avvicinamento con un Capitano ed un Primo Ufficiale. 

Salita a bordo di un'altra nave, assaporo l'attesa del racconto di una vita ricca di cicatrici e ferite.

Quanto tempo mi fermerò?

Lascio al Capitano e al Primo Ufficiale la decisione.

Mi abbandono alla Sua volontà.

"Non amate mai una creatura selvatica, signor Bell. Non si può dare il proprio cuore a una creatura selvatica; più le si vuole bene più forte diventa. Finché diventa abbastanza forte da scappare nei boschi. O da volare su un albero. Poi su un albero più alto. Poi in cielo. E sarà questa la vostra fine, signor Bell, se vi concederete il lusso di amare una creatura selvatica. Finirete per guardare il cielo." 

T. Capote (Colazione da Tiffany)

Lei era bella, bella fuori e dentro. Una di quelle bellezze che solo a guardarle ti tolgono il fiato. Ed era profonda, misteriosa. Era bella e complicata..Lei era come un mare in tempesta, aveva mille cose in testa, ma a volte sapeva apparire calma, calma come mai nessuno.
Lei era così, la tempesta se la teneva dentro, come per soffocare tutti i pensieri, con un paio di cuffie, ma alla fine non ci sarebbe riuscita.
Lei era così, era come il mare, terribilmente calmo, ma quando si agitava faceva una strage, nemmeno lei sapeva quello che voleva, quello che provava, nemmeno lei.
Lei era così, amava stare sola, era una delle cose che preferiva 
Perchè dentro i suoi pensieri e le sue meravigliose emozioni...
Il mare custodiva il suo dolore e la sua felicità che come le onde accarezzavano il suo viso
Lei era perfetta nella sua imperfezione, nessuno l'avrebbe mai notato, nessuno avrebbe mai notato lei, eppure era capace di farsi odiare così tanto, da farsi amare per sempre
Lei era bella, forte, lei sapeva quanto il mondo fosse pericoloso, lei era terribilmente sola. Lei il mare c è  l aveva dentro, non la potevi arginare ne pensare di costringerla a essere totalmente diversa o in quiete, potevi solo prendere una barca e farti trascinare dalla sua corrente, ovunque essa ti portava, fiducioso che lei era anche la rotta per la quale spingerti più lontano.
Perchè lei era "un infinito mare diLei era bella, bella fuori e dentro. Una di quelle bellezze che solo a guardarle ti tolgono il fiato. Ed era profonda, misteriosa. Era bella e complicata..Lei era come un mare in tempesta, aveva mille cose in testa, ma a volte sapeva apparire calma, calma come mai nessuno.

Lei era così, la tempesta se la teneva dentro, come per soffocare tutti i pensieri, con un paio di cuffie, ma alla fine non ci sarebbe riuscita.

Lei era così, era come il mare, terribilmente calmo, ma quando si agitava faceva una strage, nemmeno lei sapeva quello che voleva, quello che provava, nemmeno lei.

Lei era così, amava stare sola, era una delle cose che preferiva 

Perchè dentro i suoi pensieri e le sue meravigliose emozioni...

Il mare custodiva il suo dolore e la sua felicità che come le onde accarezzavano il suo viso

Lei era perfetta nella sua imperfezione, nessuno l'avrebbe mai notato, nessuno avrebbe mai notato lei, eppure era capace di farsi odiare così tanto, da farsi amare per sempre

Lei era bella, forte, lei sapeva quanto il mondo fosse pericoloso, lei era terribilmente sola. Lei il mare c è l aveva dentro, non la potevi arginare ne pensare di costringerla a essere totalmente diversa o in quiete, potevi solo prendere una barca e farti trascinare dalla sua corrente, ovunque essa ti portava, fiducioso che lei era anche la rotta per la quale spingerti più lontano.

Perchè lei era "un infinito mare di emozione bello da vivere quanto di andare sempre più in profondità nei suoi abissi più nascosti. emozione bello da vivere quanto di andare sempre più in profondità nei suoi abissi più nascosti.

Rimane nell'aria il profumo delle nostre pelli mescolate a quello del cocco. Ritornata a casa ho riordinato lo zaino. Spunta il libro che mi hai regalato. 

Tu sei rimasto lassù.

Il cielo stellato ci unisce. 

Il Vento mi scompiglia i pensieri.

Scrivono da lontano e non comprendono che sono irraggiungibile.

Un bicchiere di rum. Mi avvolgo in una coperta e mi vado a sedere sulla panchina. 

Ancora la luna a portare una canzone. 

Ci tentiamo a vicenda. 

Ho il cuore anestetizzato.

Ti farò male. 

Ci faremo male.

L'estasi dell'attesa!!!

Cosa mettere nello zaino? Non guardo il meteo. Saranno giorni di vento, pioggia alternata a sole. Qualche cosa di caldo? Ci sarà lui a scaldarmi! Qualche cosa da mangiare? Sarà lui il mio cibo e con una stufa economica a disposizione non avremo difficoltà a preparare qualsiasi cosa vorremo. Il libro lo porta lui, è la prima volta che mi succede che mi venga chiesto di leggere ad alta voce e poi fare delle considerazioni insieme. 

Porterò fogli di giornale in modo che l'inchiostro diventi parte di noi. Porterò una bottiglia di vino....

Porterò la mia curiosità....

Manca davvero poco! 

Le rotte dei  viaggi si intersecano. Ora un'altra nave veleggia accanto alla mia. 

Destinazione sconosciuta.

Nessun porto, nessuna isola.

Una passerella che ci unisce.

Dondoliamo senza aver gettato le ancore.

Le nostre bandiere sventolano in uno splendido cielo azzurro. 

Entrambi siamo reduci da una battaglia.

Entrambi abbiamo cicatrici.

Non c'è sfida ma accoglienza. 

Non abbiamo un bottino da rubare ma un tesoro da condividere. 

Una bottiglia di rum. 

Alla nostra!

Camminare per strada e senza cercare nulla, sorrido. Vengo ricambiata da molte persone. Non li conosco. 

Mi carico di energia. 

Non sono la "bella" che ha tutti viene in mente quando si pensa ad una "bella" donna. 

Eppure, attraggo. 

Cammino non pensando più a nulla. Non cercando più nulla. 

Collezioniono sguardi.