Profilo BACHECA 95
Io non so. C'è gente che muore e, con tutto il rispetto, non ci si perde niente. Ma lui era uno di quelli che quando non ci sono più lo senti. Come se il mondo intero diventasse, da un giorno all'altro, un po' più pesante. Capace che questo pianeta, e tutto quanto, resta a galla nell'aria solo perché ci sono tanti Bartleboom, in giro, che ci pensano loro a tenerlo su. Con quella loro leggerezza. Senza aver la faccia da eroi, ma intanto tengono su la baracca. Sono fatti così. Bartleboom, lui, era fatto così. Per dire: era uno capace di prenderti sottobraccio, in un giorno qualsiasi, per strada, e dirti in gran segreto - Io una volta ho visto gli angeli. Stavano sulla riva del mare.
Con tutto che lui non ci credeva, in Dio, era uno scienziato, e per le cose di chiesa non aveva una gran predisposizione, se capite cosa voglio dire. Ma aveva visto gli angeli. E te lo diceva. Ti prendeva sottobraccio, un giorno qualsiasi, per strada e con la meraviglia negli occhi, te lo diceva.
- Io una volta ho visto gli angeli.
Si può non voler bene a uno cosí?
Alessandro Baricco - Oceano mare
Al primo piano della locanda Almayer, in una stanza che guardava verso le colline, lottava, Elisewin, con la notte. Immobile, sotto le coperte, aspettava di scoprire se sarebbe arrivato prima il sonno o la paura.
Si sentiva il mare, come una slavina continua, tuono incessante di un temporale figlio di chissà che cielo. Non smetteva un attimo. Non conosceva stanchezza. E clemenza.
Se lo guardi non te ne accorgi: di quanto rumore faccia. Ma nel buio... Tutto quell'infinito diventa solo fragore, muro di suono, urlo assillante e cieco. Non lo spegni, il mare, quando brucia nella notte.
Alessandro Baricco - Oceano mare
"Così è la vita: ci sono i conosciuti e gli sconosciuti. I conosciuti ci tengono a farsi riconoscere, gli sconosciuti vorrebbero rimanere tali, e a tutti e due va male."
Daniel Pennac - La fata carabina
"Papa,
i fantasmi sono corpi sbiaditi, come te.
Non mi hai spiegato niente: come si nasce, come si muore, come si tiene caldo un amore, come si diventa stupidi quando si aspetta una telefonata, un messaggio, un segno; come si litiga con la vita, quando non ci rispetta.
Non mi hai mai detto niente di te ed io non ti ho detto di me: ho ripagato il silenzio col silenzio, non volevo debiti.
Hai dato tutto per scontato ed io ho imparato da solo.
Ho imparato da uomini che non sei tu, da case lontane dalla nostra.
Io sono figlio del mondo. E tu chi sei?
Ricordi quell'inverno? Sul lungomare di Ostia tirava la tramontana. Avevo la punta del naso anestetizzata dal freddo e i capelli seminati dal vento. Le mie mani cucciole di bambino cercavano di tenersi al tuo cappotto, mentre la corrente mi soffiava dentro. Non vedevi i miei sforzi per raggiungerti e aggrapparmi: camminavi tranquillo, stretto nel tuo loden e attento che il tuo cappello non volasse via.
Sai, ancora oggi mi capita di stare controvento.
E, come quel giorno, non ho un cappotto al quale tenermi, non ho prese. E, come quel giorno, ho paura.
Eccoti la mia storia, senza la tua in cambio. Fa niente. Ti rispondo con la vita al silenzio. "
Giulia Carcasi - Ma le stelle quante sono
Stavo pensando a un articolo che avevo letto un paio di mesi dopo l'11 settembre 2001. Parlava di una donna che era sparita e nessuno se n'era accorto. Nessuno aveva sentito la sua mancanza. Nessuno aveva denunciato la sua scomparsa. Non aveva né famiglia né amici. I vicini non se ne erano accorti. Era una persona così riservata e solitaria che nessuno ci aveva badato. L'unica era stata la sua manicure. Ogni settimana lei aveva un appuntamento fisso per farsi le unghie e quando ha cominciato a non presentarsi e a non rispondere al telefono, la manicure ha chiamato la polizia. [...] La storia della donna scomparsa non mi faceva tristezza affatto, non mi sembrava una cosa tragica lasciare questo mondo senza rumore. Anzi, mi pareva bello morire così, sparire senza lasciare traccia, sprofondare senza disturbare la superficie dell'acqua, senza neppure una bollicina che venga a galla, come filarsela da una festa alla chetichella.
Peter Cameron - Un giorno questo dolore ti sarà utile
L'amore è un'ortica che bisogna falciare senza tregua se si vuole fare la siesta sdraiati all'ombra.
(Pablo Picasso)