Libero

XENTHYA

  • Donna
  • 59
  • brescia
Ariete

Mi trovi anche qui

ultimo accesso: più di un mese fa

Ultime visite

Visite al Profilo 5.642

Bacheca

Questa Bacheca è ancora vuota. Invita XENTHYA a scrivere un Post!

Mi descrivo

Non ho nulla da dire, e molto da fare

Su di me

Situazione sentimentale

-

Lingue conosciute

-

I miei pregi

chiarezza

I miei difetti

chiarezza

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. intelligenza
  2. flessibilita'
  3. umiltà

Tre cose che odio

  1. *
  2. *
  3. *

I miei interessi

Vacanze Ok!

  • Prendo l'auto e parto

Vacanze Ko!

  • Villaggio turistico
  • Passioni

    • Lettura
    • Viaggi

    Musica

    • Blues

    Cucina

    • Piatti italiani
    • Mediorientale

    Libri

    • Narrativa
    • Saggi

    Film

    • Storico
    • Fantascienza

    Libro preferito

    La consolazione della filosofia

    Meta dei sogni

    Africa mediterranea, India

    Film preferito

    K-Pax, Matrix, orgolgio e pregiudizio,

    ELFO

     

    Battiato - Passacaglia

    :-) grande!

    Che una cosa impossibile accada, non solo è molto probabile ... è SICURO!

    "Il curioso caso di Benjamin Button"

    Per quello che vale non è mai troppo tardi, o nel mio caso, troppo presto per essere quello che vuoi essere. non c'e' limite di tempo, comincia quando vuoi, puoi cambiare o rimanere come sei, non esiste una regola in questo possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio spero che tu viva tutto al meglio spero che tu possa vedere cose sorprendenti spero che tu possa avere emozioni sempre nuove spero che tu possa incontrare gente con punti di vista diversi spero che tu possa essere orgogliosa della tua vita e se ti accorgi di non esserlo spero che tu trovi la forza di ricominciare da zero.

    Monologo sulla vita

    "Il curioso caso di Benjamin Button"

    Vite

    Chi è ciascuno di noi se non una combinatoria d'esperienze, d'informazioni, di letture, d'immaginazioni? Ogni vita è un'enciclopedia, una biblioteca, un inventario d'oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili. Italo Calvino*

    FIABA CINESE -

    Paradiso e inferno :) Fantastica ! Dopo una lunga e coraggiosa vita, un valoroso samurai giunse nell'aldilà e fu destinato al paradiso. Era un tipo pieno di curiosità e chiese di poter dare prima un'occhiata anche all'inferno. Un angelo lo accontentò. Si trovò in un vastissimo salone che aveva al centro una tavola imbandita con piatti colmi di pietanze succulente e di golosità inimmaginabili. Ma i commensali, che sedevano tutt'intorno, erano smunti, pallidi, lividi e scheletriti da far pietà. "Com'è possibile?" chiese il samurai alla sua guida. "Con tutto quel ben di Dio davanti!" "Ci sono posate per mangiare, solo che sono lunghe più di un metro e devono essere rigorosamente impugnate all'estremità. Solo così possono portarsi il cibo alla bocca" Il coraggioso samurai rabbrividì. Era terribile la punizione di quei poveretti che, per quanti sforzi facessero, non riuscivano a mettersi neppure una briciola sotto ai denti. Non volle vedere altro e chiese di andare subito in paradiso. Qui lo attendeva una sorpresa. Il paradiso era un salone assolutamente identico all’inferno! Dentro l’immenso salone c’era un’infinita tavolata di gente seduta davanti ad un’identica sfilata di piatti deliziosi. Non solo: tutti i commensali erano muniti degli stessi bastoncini lunghi più di un metro, da impugnare all’estremità per portarsi il cibo alla bocca. C’era una sola differenza: qui la gente intorno al tavolo era allegra, ben pasciuta, sprizzante di gioia. “Ma com’è possibile?”, chiese stupito il coraggioso samurai. L’angelo sorrise: “All’inferno ognuno si affanna ad afferrare il cibo e portarlo alla propria bocca, perché così si sono sempre comportati nella loro vita. Qui al contrario, ciascuno prende il cibo con i bastoncini e poi si preoccupa di imboccare il proprio vicino”. Paradiso e inferno sono nelle tue mani. Oggi.

    La distanza

    Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli: "Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?" "Gridano perché perdono la calma" rispose uno di loro. "Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?" disse nuovamente il pensatore. "Bene, gridiamo perché desideriamo che l'altra persona ci ascolti" replicò un altro discepolo. E il maestro tornò a domandare: "Allora non è possibile parlargli a voce bassa?" Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore. Allora egli esclamò: "Voi sapete perché si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro. D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perché? Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano, solamente sussurrano. E quando l'amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano." Infine il pensatore concluse dicendo: "Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare."

    Abbiamo tutti dentro un mondo di cose: ciascuno un suo mondo di cose! E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch'io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per lui stesso, del mondo com'egli l'ha dentro? Crediamo di intenderci; non ci intendiamo mai! Pirandello.

    Ti affacci timido al mondo, cercando un varco tra le nuvole. Con entusiasmo sei nel tuo costante splendore, spesso la vista è ingannata dal grigiore,e gli uomini gridano _ Dove sei!_ quando non ti vedo il mio cuore ascolta la tua presenzae il tuo dolce parlare sussurra SONO QUI ; tanto potente sei da oltrepassare le dure rocce, quanto delicato da nutrire un fiore. Gli astri sono tuoi servi,danzano per te e tu con loro, e dolcemente dichiari...IO SONO Roxy

    Non esiste realtà se non per atto di volontà non vi sono mondi ma modi diversi di percepirli. La composizione dell'esistenza è data dal nostro livello e stato di coscienza percettiva.

    Luminescenza

    ...E m'immergo in queste acque, giù, giù, nel profondo silenzio..... non più rumore del mondo, non più vociare inutile e sterile, solo calma di quest' esseri abitanti di questo Luogo cosi vicino al cuore e cosi lontano dalla mente, esseri luminescenti, corpi sinuosi e lenti danzano di una musica muta e intensa, al ritmo dell'immenso, ora vicini, ora lontani. mi accompagnano per un tratto e proteggono il mio corso. E' ora di risalire; svuoto lentamente i polmoni, moltitudini di sfere diamantine si disperdono ordinate, i miei occhi intravedono la trasparenza al di là. Ritorno al mondo! Xen

    constatazione Vinciana

    per mettere in discussione la visione del mondo generale occorre prima di tutto mettere in discussione la propria visione personale

    ENTOS

    "Perché è importante avere un alto ideale di bellezza, di luce, di purezza, di potenza, d'amore? Perché questo ideale produce un fenomeno magico: fra noi e il cielo si forma una rete di energie. L'ideale mette in azione delle forze nascoste dentro di noi, le sveglia e le attira a sé. Si verifica una specie di polarità fra noi ed il nostro ideale che, non soltanto serve come termine di paragone, di misura, di modello, di campione, ma agisce anche come fattore magico, mettendo in azione forze della nostra coscienza e del nostro superconscio. L'ideale agisce sul mentale, perché quest'ultimo impari a discernere e a riconoscere ciò che è perfetto; desta e risveglia il calore e l'amore nel cuore, stimola e dinamizza la volontà. Il nostro alto ideale mette, dunque, tutto il nostro essere in consonanza con Dio stesso."

    I CIECHI E L'ELEFANTE

    Al di là di Ghor si estendeva una città i cui abitanti erano tutti ciechi. Un giorno, un re arrivò da quelle parti, accompagnato dalla sua corte e da un intero esercito, e si accamparono nel deserto. Ora, questo monarca possedeva un possente elefante, che utilizzava sia in battaglia sia per accrescere la soggezione della gente.
    Il popolo era ansioso di sapere come fosse l'elefante, e alcuni dei membri di quella comunità di ciechi si precipitarono all'impazzata alla sua scoperta.
    Non conoscendo ne la forma ne i contorni dell'elefante, cominciarono a tastarlo alla cieca e a raccogliere informazioni toccando alcune sue parti.
    Ognuno di loro credette di sapere qualcosa dell'elefante per averne toccato una parte............

    Quando tornarono dai loro concittadini, furono presto circondati da avidi gruppi, tutti ansiosi, e a torto, di conoscere la verità per bocca di coloro che erano essi stessi in errore.
    Posero domande sulla forma e l'apparenza dell'elefante, e ascoltarono tutto ciò che veniva detto loro al riguardo. Alla domanda sulla natura dell'elefante, colui che ne aveva toccato l'orecchio rispose: "Si tratta di una cosa grande, ruvida, larga e lunga, come un tappeto".
    Colui che aveva toccato la proboscide disse: "So io di che si tratta: somiglia a un tubo dritto e vuoto, orribile e distruttivo".
    Colui che ne aveva toccato una zampa disse: "È possente e stabile come un pilastro".
    Ognuno di loro aveva toccato una delle tante parti dell'elefante. La percezione di ognuno era errata. Nessuno lo conosceva nella sua totalità: la conoscenza non appartiene ai ciechi. Tutti immaginavano qualcosa, e l'immagine che ne avevano era sbagliata.
    La creatura non sa nulla della divinità. Le vie dell'intelletto ordinario non sono la Via della scienza divina.

    IMPARARE DA OGNI COSA

    "Non preoccuparti della critica. Se non è vera, ignorala; se è ingiusta, evita di irritarti; se è ignorante, sorridi; se è giustificata, impara da essa."

    I 5 SENSI

    "Vista, udito, olfatto, gusto, tatto... i cinque sensi ci mettono in contatto con il mondo intorno a noi. Avete mai pensato che si può udire da lontano e vedere ancor più lontano, ma che bisogna avvicinarsi alle cose per sentirle e per toccarle e che per gustarle è necessario addirittura metterle in bocca? Esiste dunque una gradazione fra i cinque sensi. Udito e vista lasciano l'essere umano più libero, mentre olfatto, tatto e gusto lo legano di più, perché lo costringono ad avvicinarsi agli oggetti e alle persone. Succede spesso, però, che i sensi superiori, vista e udito, conducano l'essere umano verso i sensi inferiori e così gli occhi e le orecchie fanno di tutto per firmare un contratto con il naso, la bocca e le mani. Un uomo è rapito dalla bellezza di una donna, dal suono della sua voce... Si accontenterà forse di guardarla ed ascoltarla? Non cercherà invece di avvicinarsi a lei per respirare il suo profumo, accarezzarla, baciarla?... Ma uno spiritualista sa che può rompere quel contratto, perché, se talvolta rinuncerà ad avvicinarsi alle cose e alle persone per sentirle, gustarle e toccarle, entrerà sempre più in contatto con il loro lato sottile attraverso gli occhi e le orecchie, e sarà più libero."

     

    Omraam Mikhael Aivanhov

    NOI SIAMO CIO' CHE MANGIAMO

    NOI SIAMO CIO' CHE MANGIAMO, e non mi riferisco solo al cibo organico, quello che nutre il nostro corpo.
    non siamo fatti solo di corpo, siamo composti da altre 2 parti fondametali per vivere, mente e emozioni.
    2 parti anch'esse che abbisognano di cibo, un cibo invisibile ai nostri occhi e comunque reale e vitale.
    qual'e' la qualità dei nostri pensieri?
    qual'e' la qualità delle nostre emozioni?
    da quali pensieri ed emozioni voglio essere nutriti?
    come una scadente qualita' di cibo puo essere nociva e dannosa per il nostro organismo cosi avviene per il cibo che nutre la mente e le emozioni.
    spesso non crediamo perche non vediamo, vi assicuro che se state un attimo attenti, se osservate e ascoltate bene dentro di voi riuscite a vedere questo stato di cose.
    anche fuori da noi, intorno a noi capite, se siete attenti e sensi-bili (5 sensi), di cosa il mondo si nutre, ed è evidente in questo momento storico

    I° - Odio, arroganza, intolleranza, potere e prepotenza, insensibilita'.
    II° - Amore, umiltà, tolleranza, potere come possibilità, sensibilita'.

    segue...

    NOI SIAMO CIO' CHE MANGIAMO

    II°

    ora provate a pronunciare il primo gruppo di parole e ascoltatene l'effetto, poi fate altrettanto con il secondo gruppo di parole.

     percepite la differenza?

    faccio un esempio pratico:
    provate a mangiare per un tempo un cibo nocivo per il vostro organismo(ognuno ha le proprie intolleranze, cio che fa bene a me puo' non far bene ad altri)  e osservatene gli effetti (=risultati), cosi fate con un cibo a voi salutare, sperimentatene la differenza ascoltando il corpo.
    Provate e riprovate e riprovate!


    Quanto ho appena scritto non è una verita' assoluta. è una verità per  me che l'ho sperimentata e verificata nel tempo.
    Quindi non pretendo nè volgio che voi mi crediate ciecamente, solo provando e sperimentando possiamo comprendere alcune cose della vita.
    Con tanto tanto tanto amore XEN

    Riflessioni

    "Ci si arricchisce pensando agli altri e lavorando per loro, anche se all'inizio si ha l'impressione che sia esattamente il contrario. Coloro che vivono intorno alle persone colme d'amore, di bontà e d'abnegazione, incominciano sempre con l'abusare di loro pensando che siano un po'sciocche. Però, più il tempo passa, più le apprezzano, e un giorno tutti manifesteranno loro amore. Bisogna solo avere pazienza. Quando mettete una somma in banca, non ricevete subito gli interessi, non è vero? Dovete aspettare. Accade la stessa cosa sul piano spirituale. Lavorate con tanto amore e disinteresse e all'inizio non vedete nessun risultato... ma non dovete scoraggiarvi, perché arriverà il momento in cui la ricchezza vi giungerà da tutte le parti, anche se cercherete di schivarla, non ci riuscirete. L'universo intero farà piovere ricchezze straordinarie sul vostro capo, perché siete voi ad averle attirate. Questa è giustizia!"

    Omraam Mikhael Aivanhov

    Un'altra vita

    aprire il cuore

    "Finché non coltiviamo pensieri amichevoli verso ogni persona che incontriamo, giorno dopo giorno, ci perdiamo la parte più gioiosa della nostra vita. Se davvero potessimo aprire i cuori non sarebbe affatto difficile essere felici.”
    , , , , , , , , , , , , ,