Una sorpresa dai quattro cuori.
Nel prato in cerca di una fortuna in questa primavera non ancora in fiore.
La mano frantuma il silenzio in un mosaico di ricordi.
Mi scruta una canzone da una soffice soglia disegnata di stupore.
Tra i denti la stretta della più dolce attenzione nella distanza.
La confusione e l’impossibilità che graffia di tanto in tanto l’improvviso respiro dai riflessi di sale.
E vedersi come specchi risvegliati nella stessa forgiante grammatica di luce.
Illumina, quanto le ore sanno insinuarsi di vita tra voci e lettere in questo tempo in cui non ho più me stesso ma solo te.
_blankshine_