Mi descrivo
Tutti noi abbiamo commesso l'errore di pensare che qualcun'altro può essere il nostro curatore, il nostro eccitante, il nostro riempitivo. Ci vuole parecchio tempo per scoprire che non è così, soprattutto perchè mettiamo la ferita fuori di noi, invece di curarla dentro.
accendi questa notte di cristalli liquidi il cielo è un crocevia
di mille brividi
di satelliti che tracciano segnali nitidiche seguono la via di
mondi ripidi
chissà se queste macchine che parlano per noici riavvicinano o ci
allontanano
quando sembra di sfiorarsi e invece in mezzo restanodei ponti
levatoi che non si abbassano mai
io non sono di qui io son di passaggioio sono in mezzo al mio
viaggio
sono io che ti invio un messaggio da maggio io vengo e vado
dietro a un miraggio
di un domani che inganna da lontano e porta me lontano da
domani
e che mi stringe a sé in questo tempo avvoltochi c'è oltre mechi
c'è in ascolto
incontrami in questo spazio senza margine nel fondo del display
che fa da argine
a cento secoli volati via come vertigine qualcuno schiacciò play
e fu l'origine
chissà se il cosmo chiuso dentro le tre doppie www
è verosimile o è un facsimile quando sembra di viaggiare e invece
resti immobile
tra i totem e i tabù dell'impossibile maio che mi muovo qui
io oltre frontieraio solo in zona straniera sono io fermo alla
tastiera
ogni sera schermo di vita vera o chimera di essere laggiù là dove
non mi trovo
e non so più come trovare dove adesso vivi tu
che forse sei in ascolto io che parlo da qui
io passo attraverso un blu sconosciuto e diverso
io non so più se vado verso o all'inverso torno se è un sogno o è
l'universo
che un insieme è di mille e mille soli e gli altri e me che siamo
soli insieme
per questo chiamo te da un mondo capovolto
chi c'è oltre me
chi c'è in ascolto
chi c'è con me
chi c'è chi c'è in ascolto
non smettere di trasmettere
“Puoi avere qualsiasi cosa nella vita se sacrifichi tutto per
quella cosa”. Quello che il saggio intendeva dire è che ogni cosa
ha un prezzo, quindi prima di affrontare una battaglia è meglio
decidere quanto si è disposti a perdere. Molto spesso fare quello
che ti far star bene non significa fare ciò che è giusto. E aprirsi
a qualcuno significa abbattere i muri che hai costruito per tutta
la vita. Ovviamente i sacrifici più duri sono quelli che ci
piombano addosso all’improvviso, quando non c’è tempo di escogitare
una strategia, di fare una scelta, o di valutare le potenziali
perdite. Quando questo accade, quando è la battaglia a scegliere
noi e non viceversa allora il sacrificio diventa più grande di
quanto riusciamo a sopportare.