Prove generali per notti di estate. Ed è qualcosa che mi affascina incredibilmente. Un richiamo speciale, forte, viscerale. L'aria calda, mescolata dal venticello, sulla pelle. E tante stelle. E intorno l'odore del mare. Arriva e riempie le pagine del libro che tento di leggere. E precipito in una sensazione che è reale ma sa di nostalgia. E mi piace parecchio. Oggi mi accorgo di quanto io mi sia dimenticata di me. E non ho nessuna intenzione di ritrovarmi. 

Intuire la luce è già luce. Ed è bellissimo. Una amica mi ha detto che abbiamo l'estate avanti. Ed ha ragione. Mi perdo sempre nelle parole, ancora di più nei pensieri. E all'improvviso mi volto. Le intuizioni non sbagliano mai. 

Fare del male agli altri capita. Capita anche di non comprenderlo. Ma capirlo e crogiolarsene credo sia orribile. E anche quando ci si ammanta dell'aura ineluttabile della stronzaggine. Modestamente dissento. È da sfigati.

Trallallà..

E poi se succede ad una, succede a tutte...

E mi fermo dall'altro lato della strada ad osservare il mondo.

Strani giorni. Giorni strani. Scivolano come gocce impenitenti. Sussurro contro il vento. E ho un disperato bisogno di morderlo. Non ho nulla da dichiarare. Solo un messaggio bislacco da lasciare colare a picco. Nel mio abisso personale. E lasciarsi attraversare da strati di coscienza. Io sono il mio cuore e non ha molto da offrire. Un tempo profumava di mele.