Fumano
Fumano,
osservo il loro fumare,
quel bastoncino leggero fatto di niente che portano alla bocca dandosi un tono d’importanza.
Come nei gesti dovuti, ponderati, vitali.
Il fumo,
ecco il frutto del fuoco,
si alza in spirali in cerca di cielo,
vuole sparire e mischiarsi alle particelle d’aria ricche d’ossigeno , più felici, meno grigie.
Parlano,
usano lingua e labbra vibrando materia organica pulsante giù nella gola.
Irrorata di sangue e linfa, ricoperta di pelle soffice, liscia come pesche noce, come velluto rosa vivo.
Non è importante interpretare i suoni per me,
ascolto il rumore nell’aria come una musica,
come un idioma sconosciuto, come un ritmico tamburellare.
Mi perdo nel suono,
li fisso senza più vederli.
Mi guardano
aspettano risposte
sorrido
sorridono
capiscono
caffè.