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kevinkart

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Profilo BACHECA 39

kevinkart più di un mese fa

Negativo 

Un bianco e nero sputato 

forte e trasparente allo stesso momento 

importante e da seppellire come un escremento 

da filtrare con lenti prismatiche 

da bere come una pozione fatale 

e ci cammino dentro 

strascicando i piedi controvoglia 

spalmando sorrisi simili a paresi 

simulando interessi e finte passioni 

il sole mi scalda il ventre 

le nuvole mi beffeggiano con la loro bellezza 

l'indifferenza è un brivido che scuote 

una lastra d'acciaio gelido al mio interno 

crea attese bramate di una fine lenta a venire 

implacabile come la lama di un boia 

ed ecco i miei vestiti le mie scarpe 

indosso un profumo che mascheri il corpo in putrefazione 

e mi getto nella mischia cercando il mio angolo 

la tana dove poggiare le spalle indifese 

dove dormire tranquillo aspettando la fine 

ricordando l'amore e l'amicizia 

le speranze e le paure 

le tue mani e il tuo sesso 

il corpo e la tua anima... 

e poi non è vero niente di tutto questo 

ma la verità è un'altra storia 

che vorrò delirare in altri momenti e in altri luoghi 

se ne avrò voglia e forza.

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kevinkart più di un mese fa

Ancora Guerra

E di guardar le stelle mai mi stancai
finché in ciel vidi strisce filanti
messager di morte masticar la terra
con alti stridi e boati disumani

Crani schiacciati
macchie di sangue
membra dilaniate
ombre su muri di pelli ustionate

Ancor non basta alla brama nefasta
divorar corpi strade e palazzi
mostrando al creato quanto siam pazzi

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kevinkart più di un mese fa

Corpi celesti e di altro colore

Si incontrarono, così come fanno i pianeti nelle traiettorie prestabilite e vincolate dal magnetismo delle masse e dei corpi.

Si studiarono con diffidenza.

Lei, cometa brillante con lo strascico lungo, multicolore, sfavillante.

Lui, grezzo ammasso di materia che sogna di esser stella e brilla solo di luce riflessa.

Lenti, nel loro incedere millenario, si sfiorano con la mente nel vuoto dell’infinito nulla che li circonda.

Giocano come palle su un biliardo rotolando in silenzio.

La coda di lei spinta da un vento solare carezza il volto di lui.

La forza di lui impegnata al massimo per attrarla a sé

di più, di più, di più 
quasi a toccarsi, quasi a vedersi, quasi a penetrarsi.

Per un attimo sono un corpo solo, una forma lucente visibile da lontano, anni luce.

Un’emissione radio nello spazio ne attesta l’amplesso,
un lampo nel buio ne suggella la fine.

Il viaggio come un pozzo senza fondo, il freddo, il vuoto

e l'eterno che sfuma, stancamente.

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kevinkart più di un mese fa

Fumano
Fumano,
osservo il loro fumare,
quel bastoncino leggero fatto di niente che portano alla bocca dandosi un tono d’importanza.
Come nei gesti dovuti, ponderati, vitali.

Il fumo,
ecco il frutto del fuoco,
si alza in spirali in cerca di cielo,
vuole sparire e mischiarsi alle particelle d’aria ricche d’ossigeno , più felici, meno grigie.

Parlano,
usano lingua e labbra vibrando materia organica pulsante giù nella gola.
Irrorata di sangue e linfa, ricoperta di pelle soffice, liscia come pesche noce, come velluto rosa vivo.

Non è importante interpretare i suoni per me,
ascolto il rumore nell’aria come una musica,
come un idioma sconosciuto, come un ritmico tamburellare.
Mi perdo nel suono,
li fisso senza più vederli.

Mi guardano
aspettano risposte
sorrido
sorridono
capiscono
caffè.

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kevinkart più di un mese fa

La Chiesa c’illumina

Chiesa di S.Luigi dei Francesi, sto entrando e proprio all’ingresso,
curva sullo scalino, una donna:
 “signore signore prenda un santino…” mano tesa e immaginetta sacra in evidenza.

 “so ateo signò” rispondo secco, accelerando.
Entro e mi fermo proprio in fondo sulla sinistra ad osservare i meravigliosi

affreschi del Caravaggio. Di colpo piomba il buio e oscura quei capolavori.
Con pazienza aspetto che qualche turista più sveglio degli altri capisca e trovi
la feritoia per la monetina. La luce è a tempo e il rito va ripetuto spesso.
Mi godo quella bellezza per tutto il tempo necessario.

All’uscita la stessa donna più accorata: “signore signore, prenda un santino…”.

E io “so ateo signò”.

ma allora, se sei ateo che ci sei andato a fare in chiesa?”.

ho provato a convertì er prete! ma nun c’è stato gnente da fà.
E me ne vado baldanzoso, fiero della mia cazzata.

Lo potevo prendere un santino però? Cosa mi costava?

E’ una questione di principio. Mostrarsi stronzo fino in fondo.

Ogni giorno scopro qualcosa in più di me stesso, in fondo andare in chiesa mi fa bene.

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kevinkart più di un mese fa

Goccioline

L'immagine tua più bella?
Quando in quel bagno turco ti sei accoccolata sulla mia gamba piegata
e hai posato le labbra sul ginocchio sorpreso. 
Le goccioline sospese nell'aria, illuminate dai faretti leggeri del soffitto, si sono voltate a guardare. 

Cosa pensavi in quel momento?
Scorrevi i tuoi dubbi? 
Le speranze o le paure erano un elenco infinito difficile da catalogare.
Sapevi già che era un momento irripetibile.
Uno di quegli attimi che valgono una vita e plasmano un ricordo.

E io? 
Lì, con la schiena poggiata sulla parete mosaico,
ad osservarti come fosse un sogno sfocato dai vapori
e dal caldo umido dell’ambiente. 
Se fosse vero vorrei morire ora.
Vorrei finire qui, dolcemente.
Sciogliermi come acqua nell'aria.
Rendermi visibile nei fasci di luce finché luce c'è
e precipitare a terra quando il calore dell'attimo trapassa nel freddo glaciale dell'eterno.

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kevinkart più di un mese fa

Che poi a volte dici maccheccazzo. Ma tanto è inutile, un po' come tutto il resto. pantarei

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kevinkart più di un mese fa

 

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kevinkart più di un mese fa

…dio…quanti piccoli particolari ho dimenticato…

i tuoi guantini di pelle, gli occhi pieni di stelle,

le scale salite affiancati, gli sfoghi smodati

e i salti, gli abbracci, le sterili lenzuola,

l’odore di morte, le giostre filanti,

gli umori odorosi, gli odiosi,

le unghie, le travi,

l’uva e la neve,

te…e me…

…dio…quante cose lasciate cadere senza vedere…

il peluche, il tuo favoloso sedere, un bicchiere,

le corse, la strada, gli affanni, evitar danni,

l’ora, il sole, la luna, la tua schiena nuda,

il pane, la gioia, dolore, il sano sudore

capelli recisi, intenti precisi,

la morte, l’amore,

te…e me…

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kevinkart più di un mese fa

L'arte non è acqua perchè se lo fosse la berrei
nè oro, altrimenti lo vorrei
nè donna che con il cuore investirei

Ma allora, che cazzè?
P.S.
Finito ora di leggere La morte a Venezia, ho capito.
E' la bellezza

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