Perché per loro voi non contate proprio
niente, contate solo nella misura in cui consumate
l'informazione, siete per loro solo merce. Eppure vi fate in
quattro per una fiction, per una soap opera, un serial, molti si
dimenticano persino dei loro figli. Riprendo il concetto
che fa riferimento alla distinzione tra la TV
pubblica e quella privata, questa separazione è ideologica,
nonché falsa. Lo spazio dell'etere dovrebbe appartenere a
tutti, al diritto di un popolo di sentirsi dignitosamente
rappresentato, ma questo popolo oggi non c'è più è stato
estirpato, sottratto alle sue
radici.
Un popolo che ha perduto i propri
pensieri, copia le idee, si fotocopia. Oggi l'interno e
l'esterno non sono più separati, i mass media parlano attraverso
la nostra bocca.
La TV ha preso il posto di Dio, ma questo Dio
liberista è molto più pericoloso del primo, quello con la barba
bianca, poiché non ci fa più percepire il puzzo
dell'inquisizione, delle carni umane bruciate. Il tanfo della TV
è inodore, insapore, tuttavia la sua lordura, la sua volgarità è
predominante, ha dissolto ogni purezza, ha spazzato via qualsiasi
illusione del riscatto, ha tolto persino la possibilità di
diversificare una possibile
alternativa.