Libero

liberaliberas

  • Donna
  • 22
  • Delfi
Capricorno

Mi trovi anche qui

ultimo accesso: più di un mese fa

Ultime visite

Visite al Profilo 15.495

Bacheca

Questa Bacheca è ancora vuota. Invita liberaliberas a scrivere un Post!

Mi descrivo

Altri menino vanto delle parole che hanno scritto: il mio orgoglio sta in quelle che ho letto" - (J.L. Borges)

Su di me

Situazione sentimentale

-

Lingue conosciute

Inglese, Greco,

I miei pregi

Sono bella come la moglie di un altro.

I miei difetti

Non ho più pazienza

Amo & Odio

Tre cose che amo

  1. L' apollineo
  2. Laparolamia
  3. Sciogliere i nodi.

Tre cose che odio

  1. Non capire e non amare
  2. Volgarità ed arroganza
  3. I glitter nei blog

I miei interessi

Vacanze Ok!

  • Città d'arte

Passioni

  • Lettura
  • Fotografia
  • Ballo

Musica

  • Folk
  • Lirica

Cucina

  • Piatti italiani
  • Greca

Libri

  • Storici
  • Saggi

Sport

  • Nuoto

Libro preferito

La dama e l\'unicorno, Rinascimento privato, Le memorie di Adriano.

Meta dei sogni

Atolli del Pacifico, India

Film preferito

Blade runner. Apocalypse now. Lezioni di piano.

Quando

Quando verrò lascia la luna appesa
al grande albero del tuo giardino...
Quando verrò da te lascerò
i miei silenzi sull'altra sponda
e parleremo d'amore....
Quando verrò da te danzeremo
il tuo tango preferito
su prati fioriti e fiocchi di luna...
Quando verrò da te fuggiremo
il famelico ululato nel tuo casolare..
ed i nostri liberi torrenti
accoglieranno malinconie sopite..
Quando verrò a te....

La nascita di Venere

A. Cabanel

Mestiere di navigare

Sopra questo letto d'acque
così esteso profondo inaspettato
tutto ciò che è incerto naufraga
fino a diventare rifiuto
in una spiaggia aperta all'esilio.
Il mare ha un genio malevolo
soffre di furie
e i suoi capricci gridano pericolo
prendimi sul serio
sono signore padrone di ribellioni
convulsioni e guerre mondiali
posso il meglio e il peggio.

C.N. 

"Le profondità del mare"

Burne-Jones Sir Edward Coley

N.22

Orfeo il confidente interlocutore

per i miti del mio amore, per l'amaro viaggio nelle

tenebre del senso

da lui imparo la discesa e il segreto della risalita

sulla scala degli inferi,

imparo a bere l'universo fino all'ebrezza.

Non lacrime, ma solo gocce di mare

                                                                 FOTO  MIA

Non amo avere il prossimo d'accanto:

Se ne vada lontano e in altitudine!

Come, sennò, potrebb'essermi stella?

(F. W. Nietzsche)

Arte ed Eros

Poesia, prosa e arte comunicano ed esprimono  piacere, gioia e slancio — in sintesi, “eros” (che è intrinseco alla vita stessa) — e realizzano una via di conoscenza specialissima, in cui intuizione, pensiero e desiderio si uniscono, tanto da svelare il mondo nella sua dimensione visibile e nella sua tensione all’invisibile. 

n.18

Ogni giorno torniamo ai nostri corpi:

è un solo frutto

ma il raccolto è una regione

che non ha confini.

Cuore di tenebra J.Conrad

Nel finale di CUORE DI TENEBRA, quando una donna chiede a Marlowe, ormai tornato in patria, dell'uomo che ha amato, chiede cos'ha detto Kurtz prima di morire. Marlowe mente. Risponde che ha chiesto di lei, mentre in realtà non ha pronunciato nessuna parola dolce e nessun pensiero prezioso. Kurtz ha detto solo:"L'ORRORE".Si pensa che l'ultima parola pronunciata da un moribondo sia il suo pensiero ultimo, il più importante, quello fondamentale. Che si muoia pronunciando ciò per cui è valso la pena vivere. Non è così. Quando uno muore non viene fuori nulla, se non la paura......visi che esprimono lo strazio, lo schifo ed il rifiuto di finire in modo orrendo, nel peggiore dei mondi possibili. Nell'Orrore.

Il prato

"Quel fiore è succhiato dalle api nelle sue parti più sensibili. Il sole

che ha fatto sbocciare quattro ore fa le margherite, ora le corrompe.

 Quell'albero è infestato da un formicaio. Questo da lumache.

Quella pianta ha troppo caldo. Questa troppo freddo. Troppo secco.

Troppo umido. Troppa luce. Troppa ombra. Ogni prato è un ospedale.

E un ospedale fa più pena di un cimitero. "       

 Dal film "Il prato" dei fratelli Taviani. A sua volta tratto

dallo "Zibaldone" di G. Leopardi (....certo è che il non essere

sarebbe per loro assai meglio che l'essere.) 

 Bologna 22 aprile 1826.

La linea d'ombra J.Conrad

La strada sarebbe stata lunga. Tutte le strade che portano dove il cuore desidera sono lunghe. Ma questa strada l'occhio della mia mente poteva vederla su una carta,professionalmente,con tutte le difficoltà e le complicazioni tecniche. In fondo,tutto si riduceva a questo. O  si è marinai o non lo si è. Ed io non dubitavo di esserlo.                                              J.Conrad,  La linea d'ombra

Fratelli Taviani : i registi da me più amati

Contatore

, , , , , , , , , , , , ,